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LETTERE AL DIRETTORE

DOTT. ANDREA MERLER * AMMINISTRATIVE: « IL TEMPO DELLE PROMESSE ELETTORALI STA PER TERMINARE, SI PASSERÀ AD UNA NUOVA FASE DOVE A CONTARE SARANNO I FATTI »

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05.00 - mercoledì 16 settembre 2020

La campagna elettorale è da sempre caratterizzata da tante belle promesse alle quali dobbiamo affidarci prima di dare la nostra fiducia ad una coalizione, ad un partito o ai singoli candidati.

A volte però qualcuno ci regala anche delle autentiche boutade che devono essere decodificate dagli elettori. Molte di queste potrebbero anche apparire credibili, altre abbisognano di avere veramente una grande fede, come se nel 2020 ci affidassimo ancora ai miracoli dei nostri politici.

In ordine temporale la prima che mi viene in mente è senza dubbio quella dell’annuncio dell’imminente concerto di Vasco Rossi. Parrebbe un’autentica bufala se non fosse invece che una trattativa sembra sia veramente in corso. Molti fans del rocker di Zocca sarebbero certamente contenti di vedere la sua esibizione e forse si dovrebbe anche ricordargli che quando non era così tanto famoso il Trentino lo aveva accolto al Parco di Rovereto. La speranza quindi c’è e va perseguita.

La seconda è la stanza dedicata allo smart working. Oserei dire che è fin troppo banale affermare che con il mutamento dell’organizzazione del lavoro ci servirebbe una stanzetta in più.

Chi la pagherebbe questa stanza? Il Comune? Facile poi pontificare quando si ha un figlio solo, ma chi ha due o tre figli è consapevole che la stanzetta in più serve in primis per ricreare spazi idonei per le loro crescenti necessità, non certo per lo studiolo riservato al lavoro agile del padre o della madre.

La terza è la raccolta di sigarette, cartacce o di altri residui nelle vie della città per attirare l’attenzione sul senso civico. Bella iniziativa, già vista anche nella precedente campagna elettorale del 2015, ma il problema è che passato il periodo non ho mai visto candidati proseguire con il proficuo raccolto. Spero di sbagliarmi, ma anche questo è un film con un finale già scritto.

La quarta è dedicata alla raccolta differenziata. Si sa che i trentini sono persone che pretendono tanto e che non ci basta il porta a porta che funziona da anni e molto bene a Trento, coadiuvato ovviamente dai controlli dei nostri sempre solerti vigili, perché adesso abbiamo anche candidati che controllano i bidoni dell’indifferenziato per farsi un selfie da postare sui social. Chapeau, per qualche voto in più si mettono le mani ovunque Covid o non Covid …

La quinta è la strenua difesa del genere. Vale per chi preso dalla foga della candidatura non si accorge nemmeno di non essere l’unica candidata donna e addirittura millanta che ciò non sia mai avvenuto in tutta la storia delle competizioni elettorali. Per fortuna non è così, ma il messaggio che si lancia alle donne di dedicarsi di più alla politica lo trovo comunque molto importante.

Infine c’è il messaggio di quello che fa dell’ignoranza e della scurrilità un vanto pubblico e dispensa fango gratuito su tutti e in particolare sul genere femminile. In Italia dobbiamo persino subire questi paradossi assurdi dove la competenza non viene quasi mai considerata e invece certi personaggi quantomeno discutibili diventano famosi persino a livello nazionale.

Potrei raccontarne anche tante altre, ma è meglio fermarsi qui e per fortuna il tempo delle promesse elettorali sta per terminare e si passerà finalmente ad una nuova fase dove a contare saranno i fatti e non più le chiacchiere.

 

*
dott. Andrea Merler

Esperto in sicurezza sul lavoro

 

Foto: archivio Opinione

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