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LETTERE AL DIRETTORE

DONATELLA CONZATTI (IV) * REPLICA A DORIGATTI: « NON ACCETTO CHE IL DIBATTITO INTERNO AL PD SI CELEBRI INSULTANDO GLI ALLEATI »

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10.36 - lunedì 14 novembre 2022

Tra le righe dell’importante contributo del Presidente Dorigatti, leggo alcune parole “contro” che non posso condividere. Rispetto il dialogo interno di un partito, come il PD, che vive una fase congressuale. Rispetto questo percorso che pure sta rendendo più difficile il potenziamento in Trentino dell’Alleanza democratica per l’autonomia e la ricostruzione di una guida solida e capace per la nostra Provincia autonoma.

Ciò che non comprendo e non accetto è che il dibattito interno al PD si celebri insultando gli alleati o i potenziali alleati. Con toni aspri che non si riservano nemmeno agli antagonisti politici di destra destra. Insulto che il Terzo polo trentino – Italia Viva Azione – non usa di metodo.
Quanto al merito. Italia Viva e Azione hanno sempre avuto una collocazione politica chiara, un terzo polo baricentro e mai alleato con sovranisti, populisti o euroscettici.

Sin dalla nascita e ad ogni appuntamento elettorale, il nostro posizionamento trentino è stato conclamato con i comportamenti: con Ianeselli e Valduga alle amministrative di Trento e Rovereto, con Alleanza democratica per l’autonomia al Senato per le ultime elezioni politiche, con l’Alleanza allargata al tavolo che prepara il prossimo appuntamento delle provinciali 2023.

Non si capisce inoltre che necessità ci sia in Dorigatti di confondere il piano provinciale con quello nazionale, piano quest’ultimo dove i posizionamenti derivano da altre dinamiche non ultima l’aver confuso Conte per “leader dei progressisti“.
Ulteriore considerazione. Pare evidente che dal 2013 con la ribalta urlata M5S, il sistema non sia più bipolare (destra – sinistra) ma tripolare e che dal 2019, con la nascita del terzo polo, il sistema sia quadripolare.

Evidente anche come non esista più il “centrodestra” ma una “destra destra” che, purtroppo, tenta di governare il paese avendo preso la maggioranza dei voti e la maggioranza dei seggi in Parlamento.
Avendo presente questo nuovo quadro politico, mi chiedo che tipo di danno possa manifestarsi se l’alleanza tra le opposizioni riformiste e progressiste (non populiste), si rinforza con menti e talenti di cultura popolare liberale ed europea? Indebolire la (momentaneamente) vittoriosa destra destra, attraendo forze nel campo democratico repubblicano, come può essere letta come un problema? Dare voce e risposta a chi si riconosce in una politica ”draghiana”, seria ed equilibrata, non è un compito importante per quella nostra politica che vuole ricostruire il paese?

Ultima chiosa personale per Matteo Renzi e Carlo Calenda. Li conosco personalmente. Entrambi, oltre ad ogni ragionevole dubbio, sono politici capaci. Tra i più talentosi conoscitori di geopolitica e solidi nelle competenze (ce ne fossero molti altri di politici così!). Negli anni sono cresciuti personalmente, tecnicamente, politicamente ed hanno costruito, creato, innovato. Hanno scelto la loro strada, quella riformista. Non fanno politica contro ma politica per.

Il PD celebri il proprio congresso, è importante. Lo faccia, se può, con tempi compatibili agli appuntamenti maggior dialogo politico: le elezioni. E, se mi posso permettere, eviti di farlo contro coloro che ha già scelto come alleati trentini o contro i potenziali alleati, come mi auguro sarà il Patt. Perché i pericoli ci sono, li vedo e li condivido. Vedo anche quelli di sgretolamento per incuria dell’Autonomia trentina. Vedo l’incapacità, già conclamata dopo pochi giorni, della destra di gestire fenomeni complessi.
Ma se vediamo le medesime complessità, il nostro compito non può che essere comune e generativo.

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Donatella Conzatti

già Senatrice e Coordinatrice regionale Italia Viva

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