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LETTERE AL DIRETTORE

CUB E SBM – TRENTO * PIACENZA – ARRESTI SINDACALISTI DI BASE: CASAGRANDA E FLAMMINI, « SOLIDARIETÀ AI COLLEGHI, COLPITI DALLE MISURE CAUTELARI »

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18.29 - mercoledì 20 luglio 2022

Dopo che i vari governi di sinistra, di centro-sinistra, di centro, di centro-destra, di destra, tecnici, a pallini colorati, a stelle e strisce, che si sono susseguiti dagli anni ottanta in poi, hanno:

depotenziato lo SCIOPERO, unico strumento di reale autotutela del lavoratori, con norme che ne limitano l’esercizio, tanto nei settori pubblici che privati;
eliminato l’adeguamento dei salari all’inflazione reale;

indebolito indissolubilmente il contratto di lavoro a tempo indeterminato, introducendo contratti precari, diminuendo i salari e gli stipendi, aumentando nel contempo tempi e ritmi di lavoro, nonché l’età pensionabile;

diminuito la tutela reale contro i licenziamenti individuali e collettivi;

introdotto sanzioni penali che puniscono pesantemente i lavoratori che bloccano il flusso delle merci in entrata ed in uscita dai magazzini;

deresponsabilizzato le grandi imprese committenti del settore della logistica integrata (AMAZON in testa), eliminando il vincolo di solidarietà con le società appaltatrici in caso di mancato pagamento degli stipendi,

“incoronato” CGIL-CISL-UIL, quali rappresentanti unici dei lavoratori in ogni luogo di lavoro, i soli titolati a decidere delle sorti e della vita lavorativa di operai ed impiegati,

arrivano le procure della Repubblica a definire gli scioperi (ovviamente solo quelli proclamati dai sindacati di base, combattivi ed autorganizzati) un reato, in quanto configurano tanto l’ipotesi penale della minaccia quanto quello di estorsione, in quanto dichiarati a sostegno di piattaforme migliorative degli scarni Contratti collettivi di Lavoro sottoscritti dalle organizzazioni filo-padronali CGIL-CISL-UIL.

Con queste motivazioni, alle quali si aggiungono quelle di rito per “giustificare” gli arresti (quali l’associazione a delinquere per violenza privata, la resistenza a pubblico ufficiale, il sabotaggio, l’interruzione di pubblico servizio), la magistratura requirente di Piacenza, nei giorni scorsi, ha disposto varie misure cautelari contro i rappresentanti sindacali di base, accusandoli di aver organizzato, nel settore della logistica integrata fra il 2014 ed il 2021, scioperi e blocchi delle merci con l’intento di “estorcere” stipendi più alti e maggiori diritti per i facchini.

Gli scioperi (che, lo ricordiamo, sono un diritto costituzionale) da sempre hanno lo scopo di aumentare le retribuzioni ed i diritti dei lavoratori.

C.U.B. e S.B.M. esprimono totale solidarietà a tutti i sindacati di base ed ai loro rappresentanti e delegati di Piacenza, colpiti dalle gravi misure cautelari avanzate dai pubblici ministeri, e convocano per VENERDI’ 22 LUGLIO 2022 un SIT-IN di protesta alle ore 10:00 davanti al Commissariato del Governo per la provincia di Trento, in Corso III Novembre.

 

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C.U.B. Confederazione Unitaria di Base (Ezio Casagranda)

S.B.M. Sindacato di Base Multicategoriale (Fulvio Flammini)

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