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LETTERE AL DIRETTORE

CONFINDUSTRIA – TRENTO * INCIDENTI SUL LAVORO: MANZANA, « LA SICUREZZA LA SI PORTA AVANTI ANCHE NEL RAPPORTO CLIENTE-FORNITORE, CON REMUNERAZIONI CONGRUE »

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05.05 - venerdì 22 aprile 2022

È da tempo che medito di condividere il mio pensiero in relazione agli incidenti sul lavoro. Onestamente, speravo di farlo durante una “tregua”, ma questo pare proprio non sia possibile. È evidente che ogni incidente è una tragedia immane e che non ci sono giustificazioni in relazione a questi accadimenti.

Ma il tema non è il silenzio della Giunta provinciale di Trento, come sostengono le organizzazioni sindacali. Il tema è cosa facciamo noi, tutti noi, imprese e organizzazioni sindacali per fare in modo che questi incidenti non accadano. Io credo che non sia nemmeno un tema legato ai controlli ed al rispetto delle regole.

Non mi si racconti che ad ogni sopralluogo gli ispettori trovano le imprese fuori regola e le sanzionano. Ho un’esperienza sufficiente per farmi dire che la gran parte delle problematicità rilevate in quelle occasioni hanno carattere burocratico-amministrativo e ben poca sostanza. Ma su questo nulla si può eccepire, ci sono delle regole amministrative e queste, come tutte le altre, devono essere rispettate.

Ma in relazione alla sostanza delle cose, fermo il fatto che il rispetto delle regole, oltre che un obbligo di Legge è anche un obbligo morale ed i controlli vanno potenziati e ben focalizzati per essere incisivi e supportare lavoratori ed imprese in un percorso di miglioramento continuo in relazione ad una cultura della vita e della salute, dalle ispezioni non ci si può attendere nulla di eclatante se non per acclarate, palesi o reiterate violazioni.

Si perché, prima di ogni altra cosa, il tema della sicurezza sul lavoro, sulla strada, nello sport ed in ogni altra situazione è un tema di cultura di rispetto per la vita e la salute. Di strada ne è stata fatta ma tanta ne rimane da fare. E la sicurezza sul lavoro la si porta avanti nel remunerare in modo corretto il lavoro, e non mi riferisco solo agli stipendi: mi riferisco al come nel rapporto cliente-fornitore il lavoro debba essere correttamente e congruamente remunerato. Soltanto in questo modo si potrà utilizzare ogni accorgimento utile per evitare e/o mitigare l’effetto nefasto di un incidente.

Nei giorni scorsi, ci si chiedeva cosa può fare l’Università di Trento per il proprio territorio. Tra le tante cose si è risposto: formare i formatori. Ecco un ambito specifico dove ogni investimento, ogni accortezza, ogni attenzione sarà la benvenuta nella salvaguardia della vita e della salute. Non credo che serva convocare o attivare nuovi tavoli. Facciamolo, se si ritenesse necessario, ma voglio ribadirlo forte e chiaro: la prima responsabilità sta alle imprese, parimenti con le organizzazioni sindacali, che si possono auto-convocare per discutere e ragionare su questo importante tema.

Scaricare il problema ad altri non è di alcuna utilità. Se dall’elaborazione di proposte concrete risultasse utile o necessario un qualche intervento normativo o altro che riguarda la politica lo si potrà richiedere e anche “pretendere” con l’autorevolezza che le parti sociali si riusciranno a dare.

 

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Fausto Manzana

Presidente Confindustria – Trento

 

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Foto: da archivio Carabinieri Trento

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