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LETTERE AL DIRETTORE

“CITTADINI UNITI PER IL TRENTINO” – ONDA * SEGGIOVIA BORGO LARES: « CAMBIAMENTI CLIMATICI, L’ASSESSORE FAILONI RITIENE SIA IL MOMENTO DI CAMBIARE INVESTIMENTI NEL TURISMO?

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10.30 - sabato 6 agosto 2022

La situazione sociale e ambientale che stiamo vivendo sta chiaramente presentandoci scenari forse impensabili fino a qualche anno fa, anche se preannunciati e da buona parte della comunità scientifica.

La tempesta Vaia del 2018 e successivi violenti e oltremodo diffusi attacchi di bostrico, la perdurante siccità in corso, i conseguenti razionamenti dell’acqua potabile e altre emergenze non solo legate al nostro territorio provinciale, la guerra in corso in Europa, quanto sta accadendo sui ghiacciai delle Alpi con la chiusura degli accessi a molteplici montagne simbolo del turismo internazionale (monte Bianco, monte Cervino) e la tragedia che ha colpito il Trentino con il crollo della Marmolada devono portarci a rivedere tutte le nostre scelte di indirizzo del turismo dell’immediato domani e l’offerta che il Trentino propone agli ospiti: per essere responsabili e coerenti dovremmo modificare anche scelte recenti nel tempo.

In questo scenario ormai da tutti definito drammatico risulta invece incomprensibile quanto sta avvenendo nel proseguo delle pratiche che dovrebbero portare all’ampliamento dell’area scibile di Bolbeno. Si trattava di una scelta già fortemente discutibile qualche anno fa, ora insistere assume i contorni dell’incredibile, una caduta di immagine dell’intera politica economica e urbanistica della Provincia e del Comune interessato.

A Bolbeno si prevede di costruire un nuovo impianto di risalita con l’estensione e il potenziamento della area sciabile. Un progetto che va ribadito è insostenibile anche perché comporta il potenziamento dell’impianto di innevamento artificiale e il servizio di illuminazione della pista stessa. Da poco tempo sono state approvate le prime delibere che daranno attuazione a questa prospettiva. Il costo previsto è di 6.371.470,95 euro.

Appare chiaro come questo sia il momento di investire nella massima sobrietà possibile, utilizzare in modo oculato qualunque nostra risorsa, specie nel campo energetico e nell’uso dell’acqua. I tempi dei progetti faraonici sono terminati anche perché i costi futuri di gestione di scelte sbagliate ricadranno sulla collettività e specialmente sulle giovani generazioni. In tempi più che brevi.

Si tratta di un tracciato lungo 750 metri, una superficie totale delle due piste di mq. 73,042, un dislivello di 200 metri e lunghezza di 760. Si dovranno costruire ben 11 nuovi pozzetti per permettere il funzionamento di 17 generatori della neve a ventola che andranno a sommarsi ai 27 esistenti. Accanto allo spreco di acqua e energia elettrica porteremo in zona un diffuso inquinamento acustico con buona probabilità diffuso anche di giorno oltre che nelle auspicabili, ma sempre più rare notti fredde.

Dagli attuali 23.854 mc di acqua si passerà a 40.904, l’80% di incremento, ma si potrebbe arrivare come scritto nelle previsioni a 47.520 mc, il raddoppio. Incredibile. Invece di risparmiare si investe in maggiori consumi di risorse sempre più rare e costose.

A questo già allarmante dato si aggiungono sofferenze che riguarderanno la salute di chi vi abita: si andrà ad incidere sul benessere fisico e psichico delle persone dovuto al rumore diffuso e persistente che dovranno subire per almeno 30 giorni anche consecutivi, rumore che si diffonde su tutta la Busa di Tione.

Con un metro cubo di acqua, mille litri, si possono produrre in condizioni ottimali non più di 2,5 mc. di neve artificiale, si prevede che saranno necessari nel corso della stagione fino a 100 – 120.000 mc. di neve. Il costo di un metro cubo di neve così prodotta prima della guerra era sui 3 euro, da oggi in poi si presume raddoppierà.

Per soddisfare le attuali esigenze dell’area sciabile di “Bolbenolandia” si è stimato un volume complessivo che raggiunge i 59.641 mc. corrispondenti a 23.857 mc d’acqua come minimo, con calcoli che seguono i parametri da PGUAP. Il consumo idrico arriverebbe a 40.904 mc.

Riguardo i consumi dai dati sembra che non si sia consumata energia né gasolio. Nulla viene invece specificato riguardo i consumi della seggiovia sia in inverno che d’estate.

In presenza di questa sintetica analisi e delle valutazioni presenti non ritiene l’assessore sia venuto il momento di cambiare radicalmente gli investimenti nel settore turistico?

Non si ritiene che oltre ai costi della costruzione delle nuove infrastrutture e ampliamenti, sia necessario investire da subito in politiche di reale sobrietà e bloccare l’avanzante consumo di suoli ancora liberi? Non ritiene sia necessario da subito evitare ulteriori costi di gestione di simili opere, costi che ricadranno sulla collettività e specialmente sulle generazioni future?

Chiediamo agli organi politici se non ritengano sia venuto il momento di bloccare questo iter procedurale e di investire in una riconversione immediata dell’intera area oggetto dal progetto e offrire alla collettività un ambiente rinaturalizzato e di alto valore per scopi ricreativi?

 

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Cittadini Uniti per il Trentino – ONDA

Aldo Collizzolli – Luigi Casanova

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