News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE

CIA REPLICA A PICCOLI * ELEZIONI TRENTO 2020: « FACCIA ATTENZIONE NOTAIO, A CAMPAGNA ELETTORALE FINITA L’ESERCITO DEI CORTIGIANI POTREBBE RIVELARSI UNA GRANDE ILLUSIONE »

Scritto da
07.55 - martedì 18 agosto 2020

Gentile direttore, in virtù dello spazio dedicato dall’agenzia da Lei diretta ad ospitare un nuovo intervento del candidato notaio Paolo Piccoli contro il sottoscritto, sono a inviare la mia risposta, certo che possa trovare spazio per garantire il diritto di replica.

Ringrazio e auguro buona giornata.

Claudio Cia

 

*

Ennesima replica al candidato-notaio Piccoli, ormai stalker politico.

Mi ritrovo mio malgrado, come ormai quasi ogni settimana da quando ha annunciato la sua candidatura, nell’ennesimo botta e risposta con il notaio Paolo Piccoli, ormai diventato una sorta di stalker politico. Inizialmente ha provato a sostenere che non avrei dovuto candidarmi (alla faccia dei diritti costituzionalmente garantiti), per poi passare a dire che il ruolo di consigliere provinciale mi garantirebbe una sovraesposizione mediatica (cosa impossibile per via delle norme sulla par condicio che anzi, limitano quella che sarebbe la “normale” presenza mediatica dei componenti del Consiglio provinciale) e ora arriva anche a immedesimarsi nei miei elettori per indicare cosa dovrebbero pensare!

Mentre è molto bravo nell’individuare pregi e difetti altrui (sì ha ragione, non era l’assemblea Federcoop, ma l’assemblea per il 120° bilancio SAIT… nulla cambia al senso del discorso, visto che parlavamo della visibilità mediatica garantita dall’evento), a precisa domanda Piccoli risponde divagando come un fiume in un letto senza argini che alla prima pioggia è destinato a spazzare via tutto il paese, lasciando chi è travolto dalla piena senza casa e – nel nostro caso – senza risposte. Infatti alla precisa questione posta nella mia ultima lettera – sempre in risposta ai suoi attacchi – Piccoli divaga, ricordandoci che “Franco Ianeselli che ha solidi valori umani, di coesione e giustizia sociale, che nulla hanno a che vedere con nostalgie da Inquisizione”. Apprezzo con viva sincerità che il notaio definisca “nostalgie da Inquisizione” i valori (dalla famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna, alla tutela della vita in ogni sua fase, al contrasto all’ideologia gender, ecc…) per i quali la Democrazia Cristiana si è sempre contraddistinta nel panorama politico italiano. Devo però rimarcare che Piccoli, nell’elogiare la sua creatura politica, parla di “solidi valori umani”. Ebbene, a molti pare invece che la coalizione che rappresenta le sinistre unite a sostegno di Ianeselli (di cui il notaio sembra ormai il portavoce) si caratterizzi invece per un umanesimo secolare, ovverosia quella credenza tipicamente liberal secondo la quale i cristiani sarebbero degradati a mero strumento per rendere la società più buona, una società materialistica che trova nel valore del consumo, del divertimento e dell’egoismo, la sua massima espressione. Ecco allora che nella città del Concilio, ben sono contento di appartenere all’Inquisizione, se dall’altra parte si trovano coloro che ritengono la religione cristiana e i suoi valori utili solamente al fine del “voto confessionale”.

Mi dispiace notare ancora una volta come la candidatura abbia montato la testa di uno stimato professionista che arriva a dichiarare che “la mia reputazione (…) per quel che percepisco (…) sta crescendo ogni giorno che passa”. La febbre da campagna elettorale, purtroppo, pare essere più contagiosa del Coronavirus, ma per essa non esiste cura. Faccia attenzione, il notaio, allo sballo che provoca la giostra dei cavalli in movimento, e che ad ogni passaggio sembra mostrarci una folla festante all’esterno: a campagna elettorale finita e a giostra ferma, l’esercito dei cortigiani potrebbe rivelarsi una grande illusione, con il rischio di rimanerci molto male.

In conclusione, mi sento di rimandare al mittente l’accusa secondo la quale il mio agire politico non sarebbe caratterizzato dallo “spirito di servizio alla comunità” perché la mia candidatura sarebbe condizionata ad ottenere una ben precisa poltrona. Ricordo al notaio che se c’è una poltrona che è rimasta per mesi sulla graticola, a causa delle scelte per le elezioni comunali a Trento del movimento di cui sono Segretario politico, è proprio la mia carica di Assessore regionale agli Enti locali, a dimostrazione che – il sottoscritto – non rincorre le cariche o le poltrone, ma il bene della sua comunità.

 

*

Cons. Claudio Cia
Segretario politico di AGIRE per il Trentino e candidato a sostegno di Marcello Carli

Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.