Egregio direttore Franceschi,
mi permetto di condividere con lei un auspicio per i prossimi due mesi. Da addetto ai lavori mi auguro che i sondaggi prossimi venturi, perché lo sappiamo che arriveranno nuovi sondaggi a movimentare questa campagna elettorale, siano proposti da società credibili e professionali, dotate del necessario know how e, soprattutto, della indispensabile credibilità per svolgere un importante funzione di informazione della popolazione.
Non vorrei rivedere quelle inguardabili caselle contenenti partiti non più esistenti (UPT ?), percentuali senza decimali, e, soprattutto, risultati confezionati ad arte per far risultare decisiva questa o quella forza politica, meglio ancora se ad oggi inesistente.
Per carità di patria non mi esprimo sui protagonisti di quest’ultima improvvisata avventura e sulle loro carriere politiche pregresse, semplicemente mi auguro che la prossima volta si attengano ai basilari principi metodologici del sondaggio classico, evitando risultati farlocchi e, francamente, imbarazzanti.
La realtà è davanti a noi ed il prossimo sondaggio serio che uscirà non potrà che certificare un clamoroso successo di una delle due coalizioni, uno scialbo risultato della seconda e una serie di comprimari che, per scelta o per imposizione altrui, arriveranno al meritato scranno in Consiglio provinciale con fatica e sudore. La prego di diffonderli puntualmente, direttore, in attesa del 8 settembre, data dalla quale le testate trentine dovranno fare i conti con la terribile par condicio e, se vorrà, di pubblicare anche questo mio invito alla serietà, che vuole solo far capire a taluni soloni che le burle si fanno a carnevale, non all’inizio dell’estate. Dal canto mio, se vorrà , la disturberò ancora con qualche riflessione preelettorale.
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Carlo Mazzoni
Trento