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LETTERE AL DIRETTORE

CARLO ANDREOTTI * AMMINISTRATIVE 2023: « FRANCESCA GEROSA È CANDIDATURA IMPOSSIBILE, LA PROVINCIA AUTONOMA NON PUÒ ESSERE GUIDATA DA FRATELLI D’ITALIA »

Scritto da
19.22 - martedì 17 gennaio 2023

Gentile direttore Franceschi

rispondo alla tua richiesta di una riflessione sulla candidatura Gerosa, senza entrare nel merito di centrodestra e centrosinistra.

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Una Provincia autonoma non può essere guidata da Fratelli d’Italia. Francesca Gerosa Candidatura impossibile. Non conosco personalmente Francesca Gerosa, ma da quello che ho letto sulla stampa, da alcune sue dichiarazioni e dal suo curriculum mi pare di poter dire che si tratta di una persona intelligente, capace, preparata e quindi, come tutte le persone dotate di queste caratteristiche, giustamente ambiziosa.

Nessuna meraviglia quindi che Fratelli d’Italia l’abbia proposta come candidata presidente della Provincia alle prossime elezioni d’autunno. Candidatura sicuramente legittima, ma che appare tuttavia in contrasto con quello spirito di coalizione invocato dal commissario Alessandro Urzì in sede di presentazione.

Le domande alle quali la candidatura Gerosa obbligano a porsi sono del resto piuttosto semplici, come semplici sembrano le risposte.
Fratelli d’Italia, partito che esprime il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, primo partito in Italia e in forte crescita anche in Trentino, è legittimato a proporre una propria candidata alla presidenza? Certamente sì.

Questa candidatura ha la possibilità di mantenere compatto il centrodestra trentino, oggi a guida leghista? Certamente no. Lo si è già constato dalle prime reazioni. Una candidatura Fratelli d’Italia può apportare al centrodestra trentino forze nuove, come gli autonomisti del Patt? Altamente improbabile, per non dire impossibile.

Tale candidatura sarebbe, per così dire, politicamente “neutra” circa l’operato del presidente Fugatti in questa legislatura? Ci pare proprio di no. Non confermare il presidente uscente, qualsiasi sia la motivazione, sarebbe percepito come un giudizio negativo sul suo operato.
Una provincia autonoma come il Trentino, fortemente legato al Sudtirolo, impegnato nel progetto Euregio, potrebbe accettare un presidente targato Fratelli d’Italia? Sarebbe, a dire poco, una contraddizione in termini.

Non va dimenticato che Fratelli d’Italia non ha mai condiviso il progetto Euregio, punto di forza dei programmi delle province di Trento e Bolzano e del Land Tirol, né ha mai partecipato alla riunione congiunta dei tre consigli provinciali di Trento, Bolzano, Innsbruck (Dreier Landtag).
E’ ben vero che la Realpolitik della SVP ha portato quel partito ad astenersi in sede romana sul voto di fiducia alla premier Meloni, ma la presidenza del Trentino è cosa totalmente diversa. A questo va aggiunto che storicamente il voto per le elezioni nazionali in Trentino è sempre stato molto diverso rispetto al voto per le provinciali e con tutta probabilità sarà così anche nell’ottobre prossimo.

Quanto agli autonomisti (siano essi gli autonomisti popolari di Walter Kaswalder- fiocco di neve, siano quelli del Patt) in una logica di coalizione, praticamente obbligata stante la sciagurata legge elettorale maggioritaria, possono anche accettare la presenza di Fratelli d’Italia, ma non potrebbero mai accettare una presidenza di Fratelli d’Italia che nel suo stesso nome cozza inesorabilmente con il concetto di autonomia.
Non è un mistero infatti il forte legame che unisce gli autonomisti trentini al mondo sudtirolese e tirolese e il loro guardare con grande simpatia a Nord, anche a quello oltre confine.

C’è allora da porsi un’ultima domanda? Perché un politico di lunga militanza ed esperienza, come il commissario Alessandro Urzì, ha voluto lanciare la “candidatura impossibile” di una esponente del suo partito? Voleva alzare il prezzo? Voleva attirare maggiore attenzione sulla sua forza politica? Voleva costringere gli alleati a sedersi attorno a un tavolo? Voleva costringere al dialogo un presidente Fugatti piuttosto sfuggente nei suoi confronti? Voleva riaffermare il protagonismo politico suo e del suo partito? Probabilmente un po’ di tutto questo, ma la strada imboccata porta a due uniche soluzioni: o la candidatura Gerosa rientrerà (magari anche fra qualche mese), oppure Fratelli d’Italia si ritroverà isolata e ad ottobre andrà da sola allo sbaraglio. Tertium non datur.

 

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Carlo Andreotti – Trento

Già Presidente Regione Trentino Alto Adige e Giunta provinciale Trento

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