Il Blocco studentesco Trento risponde alle accuse del consigliere Lucia Coppola. Ieri mattina siamo venuti a conoscenza delle accuse contenute in un’interrogazione di un consigliere provinciale della lista di sinistra, Futura 2018.
Questa interrogazione ci fa innanzitutto sorridere; infatti, i nostri manifesti sono stati accusati di razzismo, sessismo e di discriminazione; tutti messaggi che i nostri manifesti non contengono assolutamente, come si può verificare sulla nostra pagina Facebook.
L’interrogazione che da una persona di una determinata parte politica che pare non avere di meglio da fare che accusare ingiustamente un’associazione studentesca che è sempre stata (fin dalla sua nascita) punto di riferimento per centinaia di studenti trentini.
Rimandiamo al mittente le accuse, affermando che i nostri manifesti, come visibile a tutti contengono solo proposte per migliorare le vita scolastica degli studenti.
Vogliamo inoltre informare la consigliere Coppola che i nostri manifesti vengono affissi anche nella altre scuole trentine, come il Galilei, il da Vinci, l’Enaip, il Rosmini e le Iti: tutti istituti dove vi è la presenza dei nostri militanti e simpatizzanti e dove loro operano quotidianamente a fianco degli studenti contro problemi quotidiani come il libro elettronico, il contribuito volontario, l’edilizia scolastica e l’alternanza scuola – lavoro.
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Blocco studentesco Trento