Gentile direttore,
mentre in Parlamento si discute la legge sulla Gestazione per Altre/i come reato universale e le Procure (vedi Padova) impugnano gli atti di nascita con doppia maternità, l’unico strumento che sembra resistere a tutela delle famiglie omogenitoriali è l’adozione in casi particolari, ovvero la stepchild adoption.
Questo strumento, però, pur con il pregio di assicurare tutela a bimbe o bimbi che diversamente non vedrebbero riconosciuto un genitore, presenta diverse problematiche, soprattutto se lo si osserva con il punto di vista dei diritti dei minori.
Vi è ad esempio la possibilità che nelle more dell’adozione la coppia si separi. E che il genitore d’intenzione lasci la famiglia e non si occupi materialmente o moralmente dei figli.
Oppure, come purtroppo più spesso accade, che il genitore legale a quel punto si rifiuti di prestare il consenso all’adozione che non può quindi avvenire.
Vi è infine la possibilità peggiore, ma che purtroppo fa parte delle possibilità e casualità della vita, che nelle more dell’adozione il genitore legale muoia, e il minore si ritrovi orfano senza il riconoscimento legale dell’altro genitore.
Non parliamo di casi impossibili, lo abbiamo visto di recente a Milano (https://www.gaypost.it/due-papa-muore-atto-nascita) dove per fortuna il Tribunale ha preso atto della particolare situazione.
Così come ne ha preso atto di recente il Tribunale per i minorenni di Trento (Sentenza 2/2023 dello scorso 21.07.2023), prima che avvenisse l’irreparabile, in una situazione in cui il padre legale ha gravi problemi di salute e il Collegio guidato dal Presidente dott. Giuseppe Spadaro (che già aveva fatto diverse pronunce innovative presso il Tribunale per i minorenni di Bologna) ha garantito in tempi brevi tutela al minore, di appena 3 anni, nel suo preminente interesse, compatibilmente comunque con i tempi necessari per un’istruttoria attenta e scrupolosa, definendo l’adozione da parte del genitore intenzionale.
Ma non sempre è così, ed è evidente che il diritto di un minore a vedere riconosciuta la figura genitoriale che si occupa di lui/lei fin dalla nascita non può dipendere dalla sensibilità del singolo Tribunale o Giudice.
È urgente dunque che il Parlamento approvi una legge che tuteli tutti/e le bambine e i bambini di questo Paese, nel loro preminente interesse, e come peraltro già chiesto in modo netto dalla Corte Costituzionale nel 2021 con le Sentenze 32 e 33.
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Avv. Michele Giarratano
Bologna