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LETTERE AL DIRETTORE

AUTONOMISTI POPOLARI * AMMINISTRATIVE 2023: BALSAMO, “ NELLA POLITICA TRENTINA SPLENDONO STELLE DI GRANDEZZA, ACCANTO AD ALTRE MINORI E METEORE “

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09.47 - sabato 16 luglio 2022

Ho letto e riletto il fondo di Dellai dell’11 luglio e merita un approfondimento di merito e di sostanza. Nel firmamento della politica trentina splendono molte stelle di prima grandezza accanto ad altre minori accompagnate da meteore che, casualmente, attratte dalla situazione, lo solcano e a volte ci raggiungono provocando distruzione. Tra le prime riconosco Alcide Degasperi, Enrico Pancheri, Bruno Kessler, Walter Micheli; personaggi di prima grandezza, dotati di virtù e principi di alto profilo. Persone che hanno lasciato un solco indelebile.

Purtroppo sono stati sostituiti da ben altre figure di profilo politico inferiore, con scarse attitudini alla gestione e amministrazione della res publica. Oggi ne paghiamo le conseguenze sia localmente che centralmente. Dellai ringrazia prima il fato che ha fatto rieleggere Napolitano e Mattarella che poi accusa di accompagnare un governo che non corrisponde agli impegni assunti con gli elettori.

Concordo con l’accusa, non certo con la rielezione. Gli Italiani non sono un “popolo bue” e se la stagione del populismo d’accatto è sulla via del tramonto lo certifica la caduta rovinosa del grillismo; non è certo colpa del popolo se aveva creduto in loro, essendo quel voto una ribellione popolare (non populista) verso una classe politica di basso livello, di uomini che anteponevano gli interessi personali alla funzione pubblica, al bene comune. Dellai, questo, sembra averlo dimenticato. Ora, nel dramma nazionale, si sforza di descrivere il centro come l’unico luogo in cui i conflitti possano essere governati e risolti. Purtroppo, oggi, appare più il luogo di raduno degli insoddisfatti, dei politici scontenti, di quei personaggi che non riescono a capire come mai non vengano loro riconosciute le ‘capacità’, l’innata propensione a sfornare vere idee riformiste.

Nella sua nota Dellai si scaglia contro la distruzione progressiva del Bene Comune, contro la mancata affermazione dei diritti, contro la dissipazione delle risorse a opera di personaggi che pensano solo a vantaggi immediati per chi ha potere negoziale. Dimentica però che quei personaggi sono figli e nipoti della sua ‘era’. Negli ultimi lustri questo modo di gestire, fatto anche con “premi e bonus Margherita”, ha prodotto danni incalcolabili cui oggi si sta cercando, stante le poche risorse, di porre rimedio. Il diserbo integrale del Sait, il NOT, la fine delle Casse Rurali e la saturazione della cooperazione, visto che di cooperazione le è rimasto ben poco sono, a perenne memoria e accusa, le principali distorsioni.

Creare un nuovo Centro di aggregazione politica, vista la caratura anche politica dei personaggi che la veicolano, non la vedo come la soluzione dei problemi, ma la riproposizione di una modalità politico/gestionale che la storia ha sconfessato.

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Per Autonomisti Popolari
La Segretaria Barbara Balsamo

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