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LETTERE AL DIRETTORE

ALESSIO ZANONI (PD RIVA DEL GARDA – TN) * TERRITORIO: « LA CITTÀ PERDE TEATRO -PALAZZETTO E PARTE LAVORI ADEGUAMENTO DEL PALAFIERE, E TRENTO FA IL PIENO DI OPERE »

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08.44 - martedì 31 gennaio 2023

Documenti agli atti del Consiglio: Carenze colossali, che mi fanno riflettere e pensare che questa convocazione non ha probabilmente alcun significato, alcun valore amministrativo. Politico si, certo, quello si. E dimostra chi e com’è questa Amministrazione, e che idea ha della città, e soprattutto che valore da a questo Consiglio comunale.

Hanno depositato agli atti, nei tempi previsti, 3 pagine senza alcun vero contenuto per poi, a seduta aperta del Consiglio, leggere un documento di 7 pagine che costituiva il testo da votare. Nelle ultime 3 pagine i veri contenuti del protocollo, che prevedono pure il passaggio di proprietà di nuovi parcheggi all’hotel lido oltre che una nuova particella fondiaria.

Inoltre, fatto ancor più rilevante per le dinamiche d’Aula e per le responsabilità che la Giunta stessa intende scaricare sul Consiglio comunale con la condivisione di questo documento (che nella versione depositata nei tempi previsti non era presente!), si riscontrano nel contenuto di questa frase:
…a questo punto si impone una verifica da parte del Consiglio comunale che deve assumersi il carico e la responsabilità delle linee di indirizzo nei confronti della Giunta al fine della stipula di un nuovo Protocollo di Intesa con la PAT che comprenda, di conseguenza, anche gli indirizzi da impartire rispettivamente alle partecipate di PAT, Patrimonio del Trentino Spa e del Comune di Riva del Garda, Lido di Riva del Garda Srl e Lido di Riva del Garda Immobiliare Spa.

Leggendo gli atti ed ascoltando ciò che poi è stato narrato, si riscontrano carenze di ogni genere e grado, di una storia, quella del Teatro e delle altre opere, raccontata in modo né corretto né tanto meno serio. Non la si può raccontare in quel modo. Qui è stata umiliata la città, resa succube di Trento e serva di loro stessi, dei loro voleri. Nemmeno l’Assessore Spinelli è stato trasparente in questo, e mi riferisco alle risposte che lui ha dato in Aula al Consigliere Manica solo il 17 gennaio scorso. Manica giustamente con lui ha usato parole ben più pesanti per definire il suo comportamento. Come si fa a dimenticare un passaggio elaborato negli anni con la città, come si fa a dimenticare le motivazioni! Quelle che sono state condivise con i cittadini, un patto con loro! Il Teatro costituisce un patto con la città, prima ancora che un opera pubblica. Un patto formatosi negli anni; c’è una storia alle spalle in tutto questo! E questa compagine politica, per insensibilità e per il fatto di credere che amministrare sia onnipotenza, la stanno tradendo.

Mi lascia “senza fiato” il silenzio assordante di chi detiene la delega alla cultura, sia a livello locale che provinciale, il loro silenzio conferma la mia tesi iniziale, quella che le parti in causa, per carenza di idee o per incapacità, hanno delegato la gestione del comparto culturale trentino e cittadino ad un soggetto di nome Sgarbi. Rinunciando ad un Teatro che era inserito nella politica culturale provinciale (la “S” culturale) oltre che cittadina. Mandando pure il Mag a carte quarantotto…

Ma su che basi, nel documento posto in discussione, hanno potuto dichiarare che l’interesse generale della collettività è mutato? In città si sono invece espresse solo voci, e per giunta autorevoli, che confermano e dichiarano essere “indispensabili” tali opere: dall’ex Sindaco ed ora Presidente anche di GTS Enzo Bassetti, dal Presidente di Garda Dolomiti Silvio Rigatti, all’ex Sindaco e Senatore Claudio Molinari. Ma anche altri cittadini. Nessuno invece che si sia dimostrato a favore di ciò che questa Amministrazione ha in animo di fare, eccetto le prese di posizione d’ufficio dei gruppi politici di maggioranza; con dichiarazioni politiche più di circostanza che di sostanza. Perché siamo arrivati a questo punto? – promesse da campagna elettorale? – Hanno fatto una Variante urbanistica, la 15, a cantiere in corso; la stessa variante che loro si sono approvati e che, guarda caso confermava il Teatro! Poi hanno fatto una nuova variante progettuale, finita ed approvata solo un mese fa! Ora invece mandano tutto all’aria!!! Ma chi paga questi costi, queste follie amministrative? Per giunta queste nuove varianti hanno avuto il “merito” di bloccare un cantiere in corso per 2 anni nel cuore della città!

Inoltre va ricordato che la permuta di allora era estremamente chiara: cessione del Palazzo dei Congressi alla Patrimonio, in cambio il nuovo Teatro. E se il Teatro non arriva? si configura un danno erariale? L’accordo era chiaro e le penali pure. Ora si aggiungono anche i folli costi amministrativi di due anni di varianti volute da loro, ed ora, sempre da loro, cestinate come se nulla fosse. Costi dei quali saranno chiamati a rispondere? Sono costi a carico della collettività. Per ora.

In cambio di che cosa? della Miralago! Ma siamo seri e diciamoci le cose come stanno: se ciò dovesse avvenire, la Miralago diverrebbe di proprietà della Società Lido, società che per il 47% è di proprietà della Provincia! Questo è il dunque! Questo sarebbe quello che porterebbero a casa a fronte
della rinuncia di opere già appaltate del valore di 60 milioni di euro. Opere necessarie per lo sport, fondamentali per la cultura, indispensabili per l’economia fieristica e congressuale.

Allora, parlando di questo tema, aiuta molto semplificare e ragionare come “l’uomo della strada”: se la proprietà del compendio Miralago rimanesse nelle mani della società provinciale, rimarrebbe nelle disponibilità dell’Ente pubblico nella sua accezione più ampia. Ma allora, quale senso ha che sia della Lido invece che della Patrimonio? Se pubblica è, pubblica rimane. La Miralago è collocata a Riva del Garda e la Provincia mica la può portare a Trento. O qualcuno pensa che la Patrimonio la possa vendere? Ma se c’è un diritto reale che glie lo impedisce! E poi vogliamo pensare che ancora una volta la Provincia voglia essere matrigna con Riva? Vendere la Miralago sarebbe folle, sia che lo facesse la Provincia, tanto quanto lo facesse il Comune.
Quindi cosa significa questo? Ma vi faccio un paragone: chi mai si preoccupa a Trento di sapere se il parco di piazza Dante è di proprietà della Provincia o del Comune di Trento?

Il cittadino qualunque, l’uomo della strada, da questa operazione in salsa rivana capisce che qui la Provincia ci toglie tre opere già finanziate, delle quali due già in corso, e non ci da nulla in cambio, visto che la Miralago rimane sempre li dov’è. E adire il vero, ma questo l’hanno già rilevato anche le associazioni ambientaliste, piuttosto che sulla Mialago venga realizzato un centro acquatico come qualcuno della Giunta vorrebbe, meglio rimanga tutto fermo come lo è ora!

Unico risultato che questa Giunta porterà a casa a questo punto è la perdita delle opere già finanziate totalmente e già in corso di esecuzione. Questo faranno! La città perde il teatro, il palazzetto, e gran parte dei lavori di adeguamento del Palafiere, per non avere in cambio nulla in più rispetto a quanto di concreto già oggi la città possiede.

Ed intanto la città di Trento fa il pieno di opere; c’è una sproporzione gigantesca del comportamento della Provincia verso la nostra Città ed in generale verso l’Alto Garda. Da noi l’unica opera in corso, la Loppio – Busa, è quella messa in cantiere ancora dalla Giunta precedente! Così come l’altipiano di Pinè incassa 50 milioni, che guarda caso sono la somma che grosso modo Riva del Garda perde, quale indennizzo per la mancata promessa legata alle Olimpiadi, ma a danno della nostra città. Infatti se si pensa che per tutti i Comuni del Trentino sono stati destinati dalla Giunta provinciale circa 20 milioni di euro per opere pubbliche, non trovo altra giustificazione al riguardo. Questa è la triste verità che scaturisce dall’azione politica di questa Amministrazione cittadina che non vuole bene alla sua città, ma che sa solo piegarsi ai voleri della Giunta provinciale che porta in dote il suo stesso colore politico.

 

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Alessio Zanoni

Consigliere comunale Pd Riva del Garda – Trento

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