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LETTERE AL DIRETTORE

ALESSANDRO GHEZZER * PARCO PANEVEGGIO – S. MARTINO: « OK LA DI POSIZIONE DI SAT CONTRO LA NUOVA STRADA CAMIONABILE, DEVASTEREBBE L’HABITAT DEL GALLO CEDRONE »

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16.31 - domenica 17 maggio 2020

Ho letto con piacere la netta presa di posizione di SAT, per bocca del suo presidente Anna Facchini, contro la nuova strada camionabile nel Parco di Paneveggio – Pale di S. Martino che andrebbe a devastare un importante habitat del gallo cedrone. Una domanda però sorge spontanea: si tratta dello stesso sodalizio che, mentre si allarma per le sorti del tetraonide in Primiero, sul versante di Fiemme ha promosso la trasformazione delle malghe in ristoranti e progettato nuovi sentieri in aree protette per l’osceno progetto speculativo “Translagorai”? E’ una schizofrenia incomprensibile. Per assecondare i “valorizzatori” la SAT si è addirittura inventata la stramberia del “bivacco gestito” a Malga Lagorai, pur di camuffare all’opinione pubblica il nuovo ristorante da 40 posti in una zona di altissimo pregio ambientale e paesaggistico a quasi 2000 metri di quota. Una stramberia che non esiste neppure nella legge provinciale che definisce chiaramente i bivacchi “strutture non gestite né custodite” (L.p. 15/03/1993 n. 8).

Non contenta di stravolgere la semantica e, cosa ben più grave, una malga storica come Malga Lagorai entrata nell’orbita degli interessi turistici del Cermis, la SAT ha progettato anche quasi 20 km di nuovi sentieri in aree protette ZPS (zona di protezione speciale), ZSC (zona speciale di conservazione) e Habitat Natura 2000, per collegare i nuovi “punti tappa” farlocchi previsti dal progetto (Malga Lagorai, Malga Cadinello di sopra, Malga Valmaggiore, Malga Valsolero di sopra, Malga Miesnotta, Malga Conseria) mai esistiti nella vera Translagorai perché il percorso si snoda sui crinali molto più in quota. Ma ci sono altre bizzarrie singolari: mentre la SAT centrale si fa paladina tardiva del gallo cedrone, i vertici della sezione locale del Primiero si sono dichiarati più volte favorevoli a mezzo stampa ai raduni di jeep e agli eventi musicali dentro il Parco a 2200 metri di quota (come il concertone di disco music di Moroder), un dirigente si è prestato perfino a redigere positive valutazioni di impatto ambientale (VIA).

Dopo l’incredibile avallo della SAT al progetto Translagorai, un’autentica pagina nera per il sodalizio che va a incidere e compromettere l’ultima area “wilderness” del Trentino, la difesa del gallo cedrone rischia di somigliare, e lo dico con dispiacere, a un tentativo di recuperare la credibilità perduta. Ma non si può essere custodi e sfruttatori dell’ambiente allo stesso tempo.

 

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Alessandro Ghezzer

Bedollo  (Trento)

 

Foto: da Wikipedia

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