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LETTERE AL DIRETTORE

ALBERTO PEDROTTI (TRENTO AL CENTRO) * REPLICA A SEGRETARIO PATT MARCHIORI: « FUORI DAL PARTITO? NON È LUI A STABILIRE COME E QUANDO MA STATUTO E RELATIVO PROCESSO DISCIPLINARE »

Scritto da
00.13 - venerdì 3 marzo 2023

Gentile direttore Franceschi,

allego quanto oggi pubblicato sul quotidiano “Il Nuovo Trentino” (3/3), anche per consentire la visione ai lettori di Opinione.

Alberto Pedrotti

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Riguardo gli eventi degli ultimi giorni, che riguardano il Patt e anche me in prima persona, non avevo fino ad ora commentato nulla. Non è mai buona cosa prendere posizione sulla scorta delle emozioni. L’uscita dal gruppo del Patt in Consiglio comunale, merita tuttavia qualche mia considerazione. La scelta è stata molto dolorosa: per me il Partito Autonomista è stato il “primo amore” in politica; per il suo simbolo, la sua storia, i suoi valori, per i grandi trentini che vi hanno prestato servizio.

Ma quando si fa politica, l’elettore deve venire prima di tutto: era logicamente e chiaramente impossibile pensare di finire il mandato in un gruppo che oggi ha ufficializzato la propria alleanza provinciale con le forze alle quali io mi oppongo a livello comunale. Forse ciò può funzionare in un piccolo Comune, dove i motivi di conflitto con la Provincia hanno scarsa ragion d’essere. Ma non nel capoluogo, dove lo scontro (politico) con la Provincia è quotidiano. Da oggi, la dirigenza del mio partito, avrebbe sostenuto una mia presa di posizione contro il presidente Fugatti? Con quale trasparenza nei confronti degli elettori che mi hanno votato in questa coalizione potevo terminare il mio mandato? La risposta è auto evidente.

Le offese che mi sono sentito in questi giorni, dal traditore alla banderuola, le ho francamente accolte con il sorriso: per i motivi di cui sopra.

Marchiori dice che i fuoriusciti dal Patt non hanno mai avuto fortuna: può darsi. Ma per me, la politica è un impegno che non immagino per la vita, da perseguire fino a quando vi saranno le condizioni per dare il mio meglio. Se non si realizzeranno, chiuderò l’esperienza senza rammarico: quantomeno, non sarò complice di chi ha portato per la prima volta il glorioso Partito Autonomista Trentino Tirolese ad allenarsi con ciò che rappresenta Fratelli d’Italia, facendo rivoltare nella tomba centinaia di autonomisti che ci hanno preceduto. Spiace perché chi ancora crede che ciò non accadrà: semplicemente, senza alleanza, il centrodestra perderebbe le elezioni.

In secondo luogo, per chiudere, il Segretario dice “ci siamo messi fuori dal partito”. Ad oggi sono ancora tesserato a tutti gli effetti del Partito, e non è certo lui a stabilire il come e il quando della mia dipartita, ma lo Statuto e il relativo processo disciplinare, durante il quale sarò felice di mostrare pubblicamente tutte le incongruenze che mi hanno portato, a malincuore, a fare per ora un passo di lato.

 

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Alberto Pedrotti

Consigliere Comunale “Trento al centro”

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