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LETTERE AL DIRETTORE

64 FAMIGLIE DI VARONE (RIVA DEL GARDA – TN) * VIABILITÀ: « LETTERA APERTA A PAT E SINDACO, I CAMBIAMENTI GENERANO DISSERVIZI CHE CI RENDONO LA VITA DIFFICILE »

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20.52 - venerdì 12 agosto 2022

Buongiorno,

siamo un gruppo di 64 famiglie di Varone esasperate dalla modifica della viabilità del nostro centro abitato e dalla mancanza di trasporto pubblico urbano.

Abbiamo fatto pervenire in data odierna la lettera che inviamo in allegato, alle amministrazioni riportate nei destinatari e facciamo pervenire a voi il testo, omettendo le 64 firme e riferimenti dei nuclei familiari che sono state inviate in chiaro agli amministratori.

Chiediamo cortesemente che la cosa possa essere resa pubblica attraverso la vostra testata e che ci possiate così dar voce al fine di evidenziare i disagi e il gravoso disservizio che di fatto ci stanno davvero rendendo la vita difficile.

 

*

Spett.le Comune di Riva del Garda  – alla c.a. Egr. Sindaco Cristina Santi
alla c.a Spett.le Assessore Luca Grazioli
alla c.a. Spett.le Responsabile Ufficio viabilità e mobilità – brighentifiorenzo@comune.rivadelgarda.tn.it
e p.c.
Spett.le Provincia Autonoma di Trento – alla c.a. Preg.mo Presidente Maurizio Fugatti
Spett.le PAT Dipartimento territorio e trasporti,
Spettabile PAT Servizio Gestione strade
Spett.le Trentino Trasporti

Buongiorno,

siamo un numeroso gruppo di famiglie di Varone di Riva del Garda e ci permettiamo di inviare questa nostra lettera al fine di poter evidenziare delle importanti problematiche sorte dal momento in cui è stata attuata la nuova viabilità in data 27.06.2022 e la richiesta di attivazione immediata di servizio di trasporto pubblico urbano speciale per garantire anche il servizio trasporto scolastico. Varone è un abitato che consta di 3700 cittadini ed è principalmente un centro residenziale; l’abitato dista circa 3 chilometri da Riva del Garda che ne è Comune. L’abitato è attraversato da due strade principali Via Delle Cartiere che prosegue diventando Via Venezia e Via Nuova che prosegue diventando Via Ballino, che fungono da collegamento a monte col Comune di Tenno e località limitrofi e a valle con la circonvallazione della Busa, che collega da una parte ad Arco e seguendo a Rovereto, dall’altra a Riva del Garda costa lago e quindi alla gardesana bresciana e veronese

Il nostro centro abitato ha alcune importanti realtà turistiche ed alcune realtà produttive tra le quali la sede di una delle più importanti e storiche della Busa. Proprio a questo si deve lo sviluppo prettamente residenziale dell’abitato che ospita anche i servizi per le famiglie quali servizio nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria che contano circa 370 alunni e studenti. I plessi scolastici di bacino di scuola secondaria di primo grado e la maggior parte di quelli di secondo grado frequentati dai giovani varonesi sono a Riva del Garda. I poli scolastici dell’abitato hanno accesso da una delle Vie sopracitate e cioè Via Venezia che anche per questo è sempre stata percorsa da un elevatissimo numero di vetture: 370 minori, per la maggior parte accompagnati dai genitori in auto a scuola prima di recarsi al lavoro, che li vengono a riprendere all’uscita pomeridiana, che si aggiungono al traffico di spostamento dei residenti dell’abitato e di quelli del comune di Tenno per lavoro, per studio o necessità quotidiane

Purtroppo la strada è sempre stata percorsa ad alta velocità dai fruitori provenienti da nord, da qui, negli anni passati, era partita la segnalazione e la richiesta che molti di noi genitori e residenti avevano posto all’amministrazione per la messa in sicurezza della strada con dossi rallentatori o con controlli della polizia locale in modo da garantire il calmieraggio della velocità di percorrenza. Negli anni passati in Via Venezia è stato posto un semaforo che ne ha migliorato l’attraversamento e si era cercato di garantire la percorrenza dei pedoni nei restringimenti che presenta in alcuni punti della parte nord in intersecazione con Via Delle Cartiere, con la progettazione di un marciapiedi, da realizzarsi con azioni di esproprio che erano in fase esecutiva ma che l’Amministrazione ha recentemente sospeso

Anche la parte sud, che è costeggiata nella maggior percentuale della sua estensione in entrambi i lati da campi, alcuni dei quali incolti, presenta dei restringimenti e negli anni passati era stata paventata la possibilità di allargamento e di costruzione di marciapiedi come messa in sicurezza dei residenti. Agli inizi di aprile siamo stati convocati dall’amministrazione in assemblea pubblica indetta come “ di presentazione dei possibili interventi” ma li ci è stato comunicato dall’assessore alla viabilità che i progetti erano già stati scelti e che l’Amministrazione avrebbe proceduto senza nessun confronto effettivo con la popolazione, ad alzata di animi siamo allora stati calmati con la promessa di incontri specifici per le varie realtà e così convocati in secondo incontro pubblico in data 15-06-2022 dove è stato comunicato che l’appalto per i progetti scelti era già stato assegnato

Ed eccoci, dopo una settimana lavorativa dall’incontro, catapultati e travolti da una situazione che sta recando danno alla nostra vivibilità, alla nostra sicurezza e alla nostra tranquillità economica e familiare. Come soluzione ai problemi legati alla viabilità l’Amministrazione ha scelto di imporre dei sensi unici su Via delle Cartiere e Venezia che hanno di fatto: allungato i tempi di percorrenza, minimo di 30 minuti rispetto a quelli dei precedenti tragitti, per lo spostamento quotidiano della maggioranza degli abitanti di Varone, che sono 3700, aumentando l’inquinamento ed i costi e spostando gran parte del traffico su stradine tortuose e residenziali, tra l’altro in parte di competenza di altri Comuni che non sono stati coinvolti nelle scelte effettuate, dove i residenti non riescono ad uscire di casa perché non hanno misure di messa in sicurezza dato il traffico, la velocità, le carreggiate ridotte e la mancanza di marciapiedi e segnaletica.

Per tutte queste modifiche ci troviamo difronte alla difficoltà obiettiva per i cittadini, non solo residenti a Varone ma anche nei comuni limitrofi oltre che dei turisti, a circolare in Varone dove è diventato complicato perfino arrivare alla Cascata a causa del traffico convogliato obbligatoriamente su singole direzioni, per non parlare della difficoltà a raggiunge le attività commerciali che stanno non poco soffrendo di questa nuova viabilità aggravando una già difficile realtà data dal momento storico che tutti noi conosciamo, con il rischio di vedere così svanire i servizi che le attività offrono a tutto l’abitato. Inoltre si è venuto a creare una situazione così dolorosa che per noi è difficile capire ed esprimere infatti i tempi di percorrenza si sono allungati anche per i mezzi di emergenza e pronto intervento diretti sia a Varone che a Tenno che, nei casi di urgenza, obbliga i mezzi di soccorso alla scelta della percorrenza in contromano della strada “ più breve”, che è proprio tutta Via Venezia-Via Cartiere con il rischio di incidenti frontali dalle conseguenze davvero inimmaginabili

Infine ma non per ultimo, i sensi unici imposti in Via Cartiere- Venezia hanno privato l’abitato della linea di trasporto pubblico urbano che permetteva il collegamento di Varone a Riva del Garda in andata obbligando gli utenti a percorrere anche oltre un chilometro, anche di percorsi ricavati a bordo strada e delimitati da sola vernice su strade prive di marciapiedi attraversate solitamente ad alta velocità dalle auto, per raggiungere le uniche e minori (sia di numero che di orari) fermate di trasporto pubblico extraurbano il tutto considerando che i fruitori dei servizi sono generalmente anziani, minori, persone fragili, lavoratori, studenti , intere famiglie con minori o mamme con bambini piccoli. Il servizio di trasporto a chiamata nato da pochi giorni sul territorio è un bel progetto di servizio aggiuntivo ma non riveste il ruolo di trasporto pubblico dato che non garantisce né certezza nella corsa né certezza di orario di arrivo e soprattutto non garantisce accesso a disabili e a famiglie con piccoli trasportati in carrozzina

Tutto questo ha fatto nascere in noi un senso di discriminazione e malcontento sociale, che sta creando disagio nella popolazione: siamo affranti, stanchi, delusi e preoccupati, ci sentiamo cittadini di serie inferiore e feriti nella dignità. Non sentiamo garantiti diritti e servizi essenziali quali il diritto ad essere curati e tutelati in tempi utili in caso di emergenza, il diritto alla sicurezza stradale, il diritto alla tutela della nostra serenità e la salubrità del territorio oltre che il diniego all’ accesso ad una mobilità sostenibile e a servizi legati al benessere delle famiglie. Questa Amministrazione ci parla di sperimentazione senza presentare progettualità diversa se non il mantenimento di troppi sensi unici e la chiusura ulteriore di strade e se si parla di riaperture è solo l’illusione di 20 gg per un tratto di 200 mt; tutte modifiche che ci vengono indicate come sperimentali, ma che temiamo diventino permanenti e che ci stanno mettendo in ginocchio

Ci parlano di ulteriore monitoraggio del traffico che però prevede una partenza di acquisizione dati successiva rispetto a quella delle modifiche sperimentali e del quale non capiamo quindi la rilevanza…e considerando che siamo nel caos urbano a causa di queste modifiche nel mese di agosto, tremiamo all’idea di settembre con il ripristino delle normali attività, con la riapertura dei tre plessi scolastici su Via Venezia e con rientro al lavoro di tutti gli abitanti residenti che in questi caldi mesi sono in ferie. E’ per questo, in vista di Settembre, dato il non idoneo servizio extraurbano, ci ritroviamo costretti a chiedere la più celere attivazione di servizio di trasporto pubblico urbano Speciale che effettui il collegamento in andata verso Riva del Garda, gestito con corse apposite per il nostro abitato che garantiscano il servizio pubblico urbano ad orari certi per l’intera giornata al fine della mobilità sostenibile lavorativa e territoriale e della garanzia di trasporto pubblico urbano per portatori di Handicap e delle garanzie di trasporto family – Distretto famiglia , col ripristino degli orari e delle fermate soppresse al fine di garantire la copertura del servizio adeguata all’abitato, suggeriamo all’uopo la possibilità di realizzare il servizio con l’utilizzo di pullman di dimensioni ridotte ma attrezzati per le esigenze di un servizio di trasporto pubblico urbano (pedane di accesso e spazi interni predisposti); al contempo chiediamo un servizio di trasporto scolastico speciale per i nostri figli al fine di garantire l’accesso agli Istituti scolastici secondari di secondo grado e formativi in autonomia in modo da non comportare il sacrificio familiare di gestione dei tempi lavorativi, l’aspetto economico e il benessere familiare e l’adozione di un sempre più virtuoso progetto di mobilità sostenibile

Alla luce di quanto espresso ricordiamo che sono state più di 1800 delle nostre firme quelle che hanno accompagnato la petizione popolare presentata all’Amministrazione. Non potendo computare gli anziani che non si sono potuti presentare ed i minori che non hanno potuto firmare, 1800 firme sono la quasi totalità dei residenti che con la petizione hanno espressamente suggerito, con punti focalizzati e delineati, gli interventi che potranno apportare la svolta alla viabilità del nostro abitato che, vivendo il territorio, sappiamo poter essere idonei alle esigenze dei residenti e in considerazione di questo chiediamo all’Amministrazione di agire solo dopo la progettualità di un reale concetto elaborato su un piano di mobilità che interessi tutto il territorio, coinvolgendo la popolazione residente ed interessata e le amministrazioni limitrofe e di ripristinare la mobilità esistente fino a prima degli interventi apportati in data 27.06.2022, col mantenimento dei dossi rallentatori, per poterci garantire un sereno e quieto vivere. Rimaniamo in attesa di riscontro e l’occasione ci è gradita per porgere un cordiale saluto.

*

Le Famiglie di Varone (Riva del Garda – Trento)

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