Non vorremmo insistere sull’argomento ma ci troviamo costrette a farlo dopo la sua replica gentile consigliera Dalzocchio. Il nostro non è uno scontro ad personam, come pensa lei, rispondiamo semplicemente alle sue affermazioni citando le occasioni in cui ha espresso il suo pensiero. Queste le sue testuali parole pubblicate sul sito del giornale Adige in data 20 maggio 2021 (l’ora purtroppo non c’era!): “In una situazione del genere, le maestre che ricevono lo stipendio anche a luglio (non in ferie ma a disposizione) e ad agosto, mostrino sensibilità al grido di dolore che coinvolge proprio quelle persone che con le tasse che versano allo Stato contribuiscono al loro stipendio, senza contare il fatto che molto spesso sono anche i genitori di quei bambini che le maestre educano e accudiscono”.
(Per inciso anche noi, con le nostre tasse, paghiamo il suo stipendio di consigliera! Compresa l’ultima rivalutazione di 650 euro mensili)
Noi non manipoliamo il pensiero di nessuno, ci limitiamo semplicemente a tradurre quello che la lingua italiana esprime. Nella frase ” mostrino sensibilità” lei ci esorta e ci spinge in questa direzione e quindi presuppone che tale sentimento sia assente in noi, ergo, lei afferma che siamo insensibili! Se così non fosse, ci scusi, vuol dire che abbiamo male interpretato anche se ci risulta difficile crederlo.
Vorremmo poi specificare che noi a luglio ed agosto non siamo a casa a disposizione come dice lei, ma in meritate e maturate ferie, che come dice la nostra Costituzione, articolo 36, sono un diritto del lavoratore che consente la reintegrazione delle energie psico fisiche. Il nostro datore di lavoro, la Provincia di Trento che lei rappresenta, è diventata inadempiente verso i nostri diritti costituzionali. Ci ha negato una parte delle ferie lo scorso anno (provando a farle sparire con manovre poco chiare) e altrettanto vorrebbe fare quest’anno.
Citiamo dal sito Altalex.com:
” Il datore di lavoro, quindi, tenuti fermi i principi legali che informano la disciplina in esame, è tenuto (rectius, è obbligato), a consentire la fruizione del periodo ferie ai lavoratori, in quanto “debitore” dell’obbligo di sicurezza e di tutela della personalità e della salute psico fisica dei propri dipendenti, giusti il disposto dell’art. 2087 c.c.”…
Continua:
“L’affermazione porta a ritenere che l’omessa fruizione delle ferie costituisca un inadempimento degli obblighi del datore di lavoro, la cui condotta vìola le disposizioni poste a tutela della salute e della sicurezza del lavoratore.”
Non dimentichiamo che il nostro è lavoro di cura ed è stato inserito nella categoria dei lavori gravosi non a caso!
(D.Lgs. 374/1993) “lavori per il cui svolgimento è richiesto uno sforzo psicofisico particolarmente intenso e continuativo condizionato da fattori che non possono essere prevenuti con misure idonee”.
Se le insegnanti a luglio desiderano andare in ferie, non è perché sono fannullone (non la stiamo citando) bensì SFINITE.
Lei dice ancora ” …un piccolo sforzo di responsabilità possa essere chiesto alle maestre delle scuole dell’infanzia,” su “Opinione Agenzia Giornalistica” in data 21 maggio 2021 (pure qui manca l’ora, ci spiace). Anche qui l’italiano non mente: Se non abbiamo senso di responsabilità siamo irresponsabili, giusto?
Le rispondiamo che anche noi, come tutte le altre persone, abbiamo vissuto la situazione del Covid con le nostre paure e difficoltà. Lo status di insegnanti ci ha visto anzi in prima linea e tante di noi si sono ammalate o hanno avuto paura di portare ai loro cari, spesso anziani, il contagio.
Anche noi abbiamo figli o genitori con difficoltà economiche e spesso abbiamo contribuito ad aiutarli con il nostro stipendio! Stipendio peraltro fermo da anni che non si rivaluta automaticamente come il vostro; ricordiamo che nel periodo del lockdown il nostro presidente Fugatti ci ha negato anche la vacanza contrattuale. Ma questo è un altro discorso…
Quindi, anche noi, come tante altre categorie, abbiamo già fatto un GRANDISSIMO sforzo di responsabilità!
In merito all’adesione di più di 7000 famiglie alla vostra iniziativa, visto che i soldi che utilizzerete sono anche nostri, vi chiediamo se davvero avete valutato “i bisogni concreti”(sue testuali parole) e non PRESUNTI, di tutte le iscrizioni. Certamente no, visto che la possibilità di aderire è stata data a tutti, nessuno escluso, ricco o povero, lavoratore e non! Scusate, ma il sospetto che sia solo una campagna alla ricerca di consensi ci ha ben più che sfiorato.
Adesso basta! Siamo stanche anche noi di doverci continuamente difendere da chi vuole farci passare come quelle che rubano lo stipendio di luglio (naturalmente non ci riferiamo a lei).
Chiediamo solo di avere quello che ci spetta, il nostro sacrosanto e meritato riposo!
*
Cinzia Tomasi, Sara Messina, Grazia Modugno, Patrizia Paggiarin, Maria Grazia Margoni, Sara Martinelli, Barbara Armellini, Nadia Deangelis, Alessandra Muck, Patrizia Zuech, Rita Dezulian, Elena Adami, Roberta Bentivoglio, Giulia Fava, Monica Zanotelli, Laura Rizzoli, Enrica Tognotti, Lorena Martinelli, Angela Manfredi, Valentina Zenatti, Clara Gabrielli, Michela Dellantonio, Sonia Ilario, Daniela Pavel, Rosanna Puglisi, Mara Sottoriva, Concetta Scarpa, Roberta Deluca, Giovanna Comina, Cinzia Guadagnini, Michela Tamanini, Bruna Selber, Graziella Almiento, Maria Francesca Zulian, Barbara Demattio, Rosa Brugnara, Paola Vanzetta, Roberta Deflorian, Paola Prighel, Gabriele Libera, Manuela Pecoraro, Patrizia Di Gloria, Sonia Iobstraibizer, Anna Ariovisto, Giovanna Bella, Teresa Roncador, Marta Refatti, Coladonato Francesca, Zanon Giuditta, Francesca Rizzi, Giorgia Sannicolò, Donatella Martini, Gianna Giovanazzi, Elisabetta Cannas, Elettra Argiolas, Potrich Donatella, Casillo Cinzia, Nicoletta Rizzi, Elena Civettini, Elisa Nicolodi, Giovanna Patscheider, Roberta Casagrande, Mariagrazia Paratore, Martina Scoppieri, Franca Piffero, Francesca Dallapè, Miorandi Monica, Arlanch Bruna, Nicolodi Mariella, Citroni Tiziana, Mara Cappelletti, Ilaria Dossi, Marina Petrolli, Ida Stoffella, Paola Molinaro, Anna Cobbe, Lucia Modena, Lara Zencher, Luciana Silvestri, Sara Speranza, Lorenzetti Cristina, Paola Libardi, Ester Tiso, Valentina Santamburlo, Giuliana Corradini, Cristina Regensburger, Maria Ida Ghesla, Pamela Carolini, Morena Campregher, Annarita Corradini, Patrizia Randazzo, Nicoletta Pola, Vettori Francesca, Claudia Calliari, Elisa Valcanover, Emilia Bianchi, Cristina Lorenzetti, Albina Bridarolli, Cristina Carlin, Roberta Folgarait, Annalisa Bella, Luisella Chiusole, Paola Pezzato, Emanuela Dalbosco, Cira Immobile, Luisa Acler, Cristina Vettori, Leila Carrozzini, Elisabetta Barbato, Maria Grazia Mazzarano, Ilaria Tabarelli de Fatis, Claudia Zambarda, Maria Pia Zeni, Claudia Salizzoni, Mengon Dolores, Masnovo Paola e Pozzatti Flora.
***
Nota di redazione: Opinione ricorda ai lettori che – ai sensi della Legge sul “Diritto di rettifica” (Legge 8 febbraio 1948, n. 47, art. 8 ; e Legge 3 febbraio 1963 n. 69, art. 2) – chiunque può inviare una mail di domanda di replica a: segreteriaredazione@agenziagiornalisticaopinione.it
Secondo la Cassazione adempimento dell’obbligo di rettifica può portare non solo a limitare, ma anche a togliere il contenuto della domanda di risarcimento danni per diffamazione a mezzo stampa.
***
https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/opinionews/dalzocchio-lega-scuole-infanzia-apertura-a-luglio-mai-giudicato-le-insegnanti-insensibili-e-irresponsabili-ho-sempre-portato-argomenti/