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LETTERE AL DIRETTORE

11 FIRMATARI * REPLICA A SINDACO IANESELLI: « PISTA CICLABILE A POVO, NON SI PROCEDA CON L’ABBATTIMENTO DEI 15 “CELTIS AUSTRALIS” »

Scritto da
13.10 - mercoledì 9 novembre 2022

Gentile sindaco dott. Franco Ianeselli, Consiglio Comunale e Circoscrizionale di Povo,

“Siamo ancora qua…eh già!”

Parafrasiamo un verso di Vasco per riprendere un discorso iniziato con l’invito a piantare degli alberi per compensare le emissioni dei grandi eventi e che ora vorremmo continuare per degli alberi che verranno abbattuti in favore di una pista ciclabile.

Apprendiamo infatti, con non poche perplessità, che i 15 alberi (Celtis australis) che costeggiano la strada provinciale “Via Castel di Pietrapiana” verranno sacrificati per realizzare una pista ciclabile che, se pur con nobili fini, rimane pur sempre una lingua di asfalto.

Ci siamo chiesti se qualcuno dei decisori si sia mai seduto sulla panchina sottostante le chiome a prendere il fresco l’estate durante una passeggiata o ad ascoltare il canto degli innumerevoli uccellini che lì si posano e nidificano. Noi l’abbiamo fatto e vi assicuriamo che la loro voce racconta più di tante lettere di protesta.

Inoltre appare incomprensibile la decisione della Circoscrizione di non piantare neppure dei nuovi alberelli lungo la pista nel tratto tra Gabbiolo e Povo.

Considerando che siamo in piena emergenza climatica e che il consumo di suolo ha raggiunto valori intollerabili, con un gruppo di genitori ci siamo (nuovamente) messi a fare due conti per determinare il valore dei servizi ecosistemici che i 15 alberi ci forniscono.
L’analisi è stata svolta in modo da essere il più esaustiva e veritiera possibile e vuole essere un supporto alle decisioni che si vorranno prendere oltre che permettere di fare le dovute considerazioni anche su eventuali compensazioni che si vogliono mettere in atto.
Nell’analisi non si sono valutati alcuni elementi come: i benefici sociali, l’incremento del valore immobiliare, i benefici sulla salute umana e gli effetti sulla biodiversità.

I servizi ecosistemici sono i contributi diretti e indiretti degli ecosistemi al benessere umano. Essi sostengono direttamente o indirettamente la nostra sopravvivenza e la qualità della vita.
Gli alberi “fuori foresta” svolgono innumerevoli funzioni e maggiormente è sviluppata la chioma e maggiori sono gli effetti benefici:

attenuano l’effetto “isola di calore”;

permettono lo stoccaggio di CO2;

abbattono la concentrazione di inquinanti in atmosfera;

riducono la velocità del vento;

proteggono gli edifici e conseguentemente permettono di ridurre il consumo di energia;

regolano i deflussi idrici delle piogge;

purificano l’acqua;

riducono l’impatto acustico;

incrementano la biodiversità;

migliorano il paesaggio;

stimolano stili di vita più salutari e attività fisica.

Inoltre è noto che i due terzi della pianta si sviluppano sotto suolo e che la ricomposizione della complessità delle varie forme di vita richiede circa 300 anni una volta depauperate. Appare evidente quindi che il danno, nell’abbattere un albero, è immenso.

In base al contesto in cui vegetano gli alberi (contesto urbano-rurale, adiacente ad una strada ad alta percorrenza ed a dei servizi ecc.) si sono fatte le dovute considerazioni e quantificazioni riassunte in Tabella 1 con l’ausilio di alcuni software in grado di determinare il valore economico ed ambientale dei benefici apportati dagli alberi e dalla foresta urbana, di cui un esempio è il CITYgreen© prodotto da American Forests che lavora in ambiente Gis, oppure il modello i-Tree sviluppato dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati uniti.

 

 

Tabella 1 – Valutazione dei servizi ecosistemici per ogni singolo albero

In base all’analisi svolta la realizzazione della pista ciclabile e il conseguente abbattimento delle alberature causerà una perdita di servizi offerti dalla natura pari a 310,64 euro/anno per ogni singolo albero per un totale di 4.659,6 euro/anno
Ipotizzando che i 15 Celtis australis possano vegetare in salute per almeno altri 30 anni si ottiene un valore di 139.788,00 euro di servizi offerti all’uomo dai 15 alberi.

A questo punto suggeriamo:
di non procedere con l’abbattimento dei 15 Celtis australis ma di adottare scelte maggiormente coraggiose a favore del contesto naturale;
di adottare scelte progettuali basate sulla natura (a tale proposito UNITN ha tra le offerte didattiche dei dottorati di ricerca sull’argomento);
di realizzare la rete di piste ciclabili su un progetto strategico e organico su tutta la città volto a favorire la mobilità leggera;
di compensare la perdita di naturalità legata alla realizzazione della pista ciclabile con la rinaturalizzazione di aree urbane di estensione adeguata;
di realizzare corridoi ecologici adeguatamente progettati nei punti maggiormente critici del territorio;
Nel caso non si potesse fare altrimenti almeno di ripiantumare una fila alberata adiacente a quella attuale di Celtis australis che permetta di realizzare il progetto senza impattare eccessivamente nel lungo periodo sull’area.

*

Primi firmatari

Paola Carlucci
Giulia Pieropan
Davide Simonini
Ivan Cinti
Aude Maleval
Samantha Depaoli
Denise Eccher
Barbara Zennaro
Lorenzo Facchinelli
Mara Alice Ferrieri
Chiara Visintainer

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