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ZENI (PD) – INTERROGAZIONE * PONTE DEI CROZI – VALSUGANA (TN): « UN TEMPORALE HA COLPITO IL VECCHIO TRATTO DI VALSUGANA, COME METTERE IN SICUREZZA IL VIADOTTO? »

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15.34 - venerdì 25 giugno 2021

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) – Il forte temporale che ha colpito il vecchio tratto di Valsugana il 23 giugno scorso ha reso evidente la necessità di intervenire ulteriormente per mettere in sicurezza la zona dove è stato deviato il traffico in seguito ai lavori di risistemazione del viadotto dei Crozi.

In sintesi questa è l’assunto alla base di una interrogazione del consigliere del Pd Luca Zeni (testo in allegato) in cui il consigliere argomenta: “È bastata una forte piovuta per formare delle vere cascate d’acqua e detriti che hanno invaso il vecchio tratto di Valsugana risistemato. Del resto, la formazione in quel punto di rivi d’acqua nei mesi caldi e colate di ghiaccio d’inverno è un fenomeno conosciuto e osservato negli anni da tutti coloro che percorrono abitualmente il ponte dei Crozi”.

Zeni, pertanto chiede alla Provincia e all’Assessore competente come intendano affrontare il problema relativo a tali calamità e aggiunge se sia immaginabile deviare l’acqua o predisporre una copertura oppure se non sia anche necessario chiudere la deviazione almeno nei giorni di pioggia e nel periodo invernale.

Considerando che i lavori di sistemazione del ponte dovrebbero durare ancora quasi un anno -conclude il consigliere- è necessario immaginare e mettere in pratica qualche rimedio per evitare che possa succedere qualcosa di irreparabile.

 

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Interrogazione n.
Come mettere in sicurezza la deviazione per i lavori sul ponte dei Crozi

Per permettere i lavori della sistemazione del viadotto dei Crozi, lungo la statale 47 della Valsugana è stata modificata la viabilità sistemando e riasfaltando un tratto della vecchia Statale. Il traffico pesante continua a percorrere l’unica corsia disponibile del ponte, mentre le automobili e gli altri mezzi leggeri possono transitare sul vecchio sedime.

La soluzione adottata ha finora permesso quasi sempre uno scorrimento abbastanza regolare del traffico verso Padova. Il forte temporale che ha colpito la zona il 23 giugno ha però rese evidente la necessità di intervenire ulteriormente. È bastata una forte piovuta per formare delle vere cascate d’acqua e detriti che hanno invaso il vecchio tratto di Valsugana risistemato. Del resto, la formazione in quel punto di rivi d’acqua nei mesi caldi e colate di ghiaccio d’inverno è un fenomeno conosciuto e osservato negli anni da tutti coloro che percorrono abitualmente il ponte dei Crozi.

Per fortuna il nubifragio degli scorsi giorni, pur creando una situazione di oggettivo pericolo per i veicoli in transito, è durato poco e non ha causato danni a persone o cose, ma sicuramente nei prossimi mesi il fenomeno si ripeterà e diventerà ancor più pericoloso nei mesi freddi.

Considerando che i lavori di sistemazione del ponte dovrebbero durare ancora quasi un anno è necessario immaginare e mettere in pratica qualche rimedio per evitare che possa succedere qualcosa di irreparabile.

 

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Tanto premesso

interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente

per sapere come si intende affrontare il problema relativo alla caduta e alla formazione di autentiche cascate d’acqua e detriti e, nei mesi freddi, di ghiaccio provenienti dal fronte roccioso che sovrasta il vecchio sedime della statale 47 della Valsugana, se è immaginabile deviare l’acqua o predisporre una copertura oppure se sarà necessario chiudere la deviazione almeno nei giorni di pioggia e nel periodo invernale.

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.

 

cons. Luca Zeni

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