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ZENI (PD) – INTERROGAZIONE * COVID – SCUOLA: « LA GIUNTA PAT RITIENE DI DEFINIRE CON CHIAREZZA LE PROCEDURE PER I CERTIFICATI DI FINE ISOLAMENTO? »

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16.19 - venerdì 27 novembre 2020

Il consigliere Luca Zeni ha depositato un’interrogazione, che vuole essere una segnalazione alla giunta di alcune incertezze procedurali rispetto al fine isolamento, in particolare per il rientro a scuola.

La richiesta del Consiglio provinciale di facilitare le procedure sul fine isolamento, con l’indicazione di un automatismo in caso di tampone negativo, sulla base di alcune segnalazioni pervenute, necessitano di un maggior coordinamento tra centro covid, pediatri, medici di base e mondo della scuola, al fine di evitare incomprensioni che si ripercuotono alla fine sulle famiglia.

Con questa interrogazione si intende segnalare questa esigenza, al fine di promuovere un intervento migliorativo in questa fase delicata.

 

*

Trento, 27 novembre 2020

Egr. Sig.
WALTER KASWALDER
Presidente Consiglio provinciale
SEDE

Interrogazione n.
Definire con chiarezza le procedure per i certificati di fine isolamento

Nella gestione della fase 2 dell’emergenza Covid nel corso delle ultime settimane le procedure nella gestione dei positivi, degli isolamenti e delle quarantene, sono via via stati modificati, al fine di rendere più sostenibile possibile il lavoro della centrale covid e la vita delle famiglie.
L’aumento del personale della centrale ha consentito di migliorare una situazione gestionale difficile, anche se non si è riusciti a ristabilire l’utile attività di tracciamento dei contatti a rischio dei positivi, e ci si limita alle quarantene dei familiari.

I ritardi nelle certificazioni di isolamento o quarantena sono stati risolti prevedendo una certificazione automatica, al momento del riscontro della positività, che prevede un isolamento di 21 giorni, ovvero la data massima prevista dai protocolli ministeriali. Si prevede inoltre che, se il referto del tampone effettuato dopo 10 giorni (o dopo 15 in caso di positività) fosse negativo, la data di fine isolamento sarà anticipata.

Questa procedura tuttavia comportava un iter burocratico penalizzante per le famiglie, poiché la persona interessata, una volta ricevuto il referto negativo, doveva attendere la chiamata della centrale covid, di solito il giorno successivo, e l’invio da parte della stessa del nuovo certificato, con data solitamente all’ulteriore giorno successivo. Moltiplicato per migliaia di persone, questo significava perdere migliaia di giorni di lavoro soltanto per motivi burocratici.
Per questo motivo il Consiglio provinciale ha approvato una risoluzione in data 19 novembre, che impegnava la giunta a “automatizzare le certificazioni nella gestione delle persone in isolamento e quarantena, in particolare prevedendo una certificazione di fine isolamento automatica nel caso di tampone di fine isolamento negativo, in modo da non far perdere inutilmente due giorni alle persone interessate”.

Tuttavia è stato segnalato allo scrivente che l’attuazione di questo impegno non si è concretizzata nella predisposizione di una procedura che vede l’invio, insieme al referto di negatività, di una certificazione automatica con una nuova data per il fine isolamento, che anticipa la data prevista nel certificato iniziale.
Si è invece adottata una interpretazione estensiva di una frase inserita nella prima comunicazione di positività e di indicazione dell’obbligo di isolamento dopo 21 giorni: “la durata dell’isolamento potrà essere più breve se il tampone/i tamponi di guarigione effettuato/i risulterà/anno negativi”.

Quindi ora il centro covid ritiene sufficiente tale comunicazione iniziale, e il referto negativo è considerato sufficiente per ritenere terminato anticipatamente l’isolamento. Nei casi di minori invece pare che si richieda ancora il coinvolgimento del pediatra o del medico di medicina generale per la certificazione, e che vi siano in alcuni casi incomprensioni con gli stessi, che non sempre hanno chiarissime le procedure, le quali peraltro sono spesso in divenire.

Vengono segnalate difficoltà in particolare con le scuole, poiché in assenza di un nuovo certificato di fine isolamento, il semplice tampone negativo non viene ritenuto sufficiente per il rientro a scuola o al lavoro. Sono segnalate quindi rimpalli di responsabilità, coinvolgendo anche medici di medicina generale e pediatri, con lunghe discussioni con la centrale covid, che si ripercuotono alla fine su chi deve rientrare a scuola o al lavoro.

 

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A fronte di tutto ciò, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

1) se sia a conoscenza di questa situazione;

2) se non si ritenga più lineare prevedere che il sistema elabori in automatico un certificato di fine isolamento “formale” insieme al referto negativo anche per il caso di studenti;

3) se non si ritenga utile coordinarsi maggiormente con il mondo della scuola, dei pediatri e dei mmg per chiarire le modalità e le competenze relativamente agli aspetti illustrati in premessa.

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.

Distinti saluti.

 

é

avv. Luca Zeni

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