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ZANELLA (FUTURA) * COVID – ZONA ROSSA: « MENTRE LE SCUOLE AVVENTATAMENTE (FORSE) RIAPRIRANNO, LE RSA CONTINUANO A RESTARE BLINDATE »

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17.52 - venerdì 26 marzo 2021

Il Presidente Fugatti ha deciso di riaprire nidi, scuole d’infanzia ed elementari da lunedì, anche se siamo ancora in zona rossa. Una decisione demagogica che cavalca le difficoltà delle famiglie. Una decisione che confligge con quella annunciata dal Presidente Draghi , che riaprirà le scuole (fino alla prima media) dopo le vacanza di Pasqua. Scelta di buon senso, quest’ultima, per abbassare la circolazione del visus e riaprire il 7 aprile in sicurezza.

Proprio sul rientro in sicurezza dovrebbe lavorare la Giunta, garantendo che si riapra con gli e le insegnanti vaccinati/e, con disponibilità di FFP2, di test salivari per i più piccoli, con il tracciamento e la messa in quarantena rapidi e magari con la possibilità di tenere alcune lezioni all’aperto.

Invece Fugatti preferisce creare un conflitto istituzionale con Roma. Rischiamo che le famiglie, illuse di mandare i figli a scuola lunedì, domenica sera ricevano l’ennesima comunicazione dell’ultimo minuto di tenerli a casa. Tanto organizzarsi all’ultimo minuto è diventato lo sport nel quale i genitori e gli insegnanti hanno sviluppato maggiore dimestichezza in questo ultimo anno. Genitori e insegnanti messi per l’ennesima volta gli uni contro gli altri: è ora di smetterla di alimentare tensioni sociali e lavorare con pragmatismo e lungimiranza per il bene della collettività.

Mentre le scuole avventatamente (forse) riapriranno, le RSA continuano a restare blindate. Ora, se i residenti sono praticamente quasi tutti vaccinati, perché ostinarsi a tenerle chiuse alle visite?! Si solleciti Roma perché approvi le linee guida inviate ancora a febbraio al Comitato Tecnico Scientifico, perché la situazione di solitudine e deperimento psico-fisico degli anziani e degli altri residenti delle RSA è insostenibile.

Perché dovrebbe essere più rischioso un parente che va a fare visita a un singolo ospite, piuttosto che un operatore sanitario non vaccinato, che assiste durante un turno decine e decine di ospiti? Davanti a questo paradosso non ci sono scusanti per non riaprire le RSA alle visite, seppur con le dovute precauzioni (mascherina, igiene delle mani e visita solo al proprio caro). Forse, invece, andrebbero sollecitati Governo e Parlamento a imporre l’obbligo vaccinale agli operatori sanitari, anche alla luce dei continui cluster di CoViD-19 che si verificano di continuo in Italia nelle strutture sanitarie e nelle RSA. Di questo sarebbe bene che si occupassero Presidente e assessora.

 

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Paolo Zanella

Consigliere provinciale del Trentino e regionale Trentino-Alto Adige/Südtirol FUTURA 2018

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