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WWW.VATICANNEWS.VA * ANGELUS PAPA: « CON GESÙ SUL MARE DELLA VITA E SENZA PAURA, DIO VUOLE SALIRE SULLA BARCA DELLA NOSTRA ESISTENZA »

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15.54 - domenica 6 febbraio 2022

Il Papa: con Gesù sul mare della vita, senza paura/ Dio vuole salire sulla barca della nostra vita, anche quando non abbiamo nulla da offrirgli, e aprire nuove possibilità. Così il Papa all’Angelus questa mattina in piazza San Pietro. Quando viviamo la “notte delle reti vuote” e la delusione di non vedere i risultati sperati il Signore ci chiede di salire sulla nostra barca per annunciare il Vangelo al mondo.

 

 

 

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

“Dio non vuole una nave da crociera, gli basta una povera barca sgangherata, purché lo accogliamo”. Commentando il Vangelo odierno sulla pesca miracolosa, quando Gesù sale sulla barca e invita Pietro a prendere il largo e gettare le reti dopo una notte di pesca andata male, il Papa all’Angelus invita a non cedere al pessimismo e alla sfiducia, ma ad ospitare Gesù nella barca della vita senza paura. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

La notte delle reti vuote
Spesso, come Pietro, viviamo la ‘notte delle reti vuote’, la delusione di impegnarci tanto e di non vedere i risultati sperati. Quante volte anche noi restiamo con un senso di sconfitta, mentre nel cuore nascono delusione e amarezza. Due tarli pericolosissimi.

Come duemila anni fa Gesù sale sulla barca tornata a riva vuota dopo una notte di fatiche e delusione. É la barca della nostra vita – ricorda Francesco – che quotidianamente lascia le rive di casa per inoltrarsi nel mare delle attività, quando “ogni giorno cerchiamo di portare avanti progetti e vivere l’amore delle nostre relazioni, ma restiamo con un senso di sconfitta e nel cuore nascono delusione e amarezza”.

La barca vuota, cattedra di Gesù
Proprio quella barca vuota, simbolo delle nostre incapacità, diventa la “cattedra” di Gesù, il pulpito da cui proclama la Parola. Questo ama fare il Signore: salire sulla barca della nostra vita quando non abbiamo nulla da offrirgli.

“Gesù – aggiunge il Papa – vuole entrare nei nostri cuori e riempirli con la sua presenza, servirsi della nostra povertà per annunciare la sua ricchezza, delle nostre miserie per proclamare la sua misericordia. É il Dio della vicinanza che vuole salire sulla barca della nostra vita, così com’è. Da qui l’invito a non cedere al perfezionismo:

A volte ci sentiamo indegni di Lui perché siamo peccatori. Ma questa è una scusa che al Signore non piace, perché lo allontana da noi!

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