L’avv. Barbara Balsamo della Lista Autonomisti Popolari, nella nota stampa lanciata in fresca mattina (ore 9.21) da Opinione Agenzia Giornalistica, a proposito del licenziamento Pruner, dichiarato illegittimo dal giudice del lavoro, afferma testualmente “Questo accanimento sul caso Pruner ignora che il Presidente Kaswalder, proprio perché la cosa era delicata e riguardava un dipendente del Consiglio, prima di assumere una decisione per lui difficile, sofferta e dolorosa, data la sua storia personale e politica, come quella dello stesso Pruner, ha raccolto i pareri della dirigenza del Consiglio stesso.”
Benissimo, l’avv. Balsamo fa chiarezza individuando la responsabilità del « licenziamento Pruner» anche ai vertici amministrativi del Consiglio provinciale che hanno valutato la legittimità del licenziamento, sapendo le conseguenze del danno di immagine e materiale nei confronti Consiglio medesimo qualora quel provvedimento fosse – come è stato – dichiarato illegittimo.
Chi possiede cultura giuridica in materia di lavoro sa perfettamente che Walter Pruner, pur essendo stato assunto per un incarico fiduciario, è a tutti gli effetti un dipendente pubblico, e come tutti i dipendenti (pubblici e privati) soggetto alle norme contrattuali e di legge che regolano il rapporto di lavoro.
Quindi, l’ “assoluta genericità̀ e infondatezza” del provvedimento di licenziamento adottato dal presidente Kaswalder porta la responsabilità anche del dirigente del personale e del segretario generale del Consiglio provinciale.
La chiamata in correità dell’avv. Balsamo nei confronti dei vertice amministrativi del Consiglio provinciale è pertinente e dimostra come spesso la burocrazia (oggi davvero nell’occhio del ciclone) non operi secondo i principi di legalità, buon andamento, imparzialità (art. 97 Costi, comma 3).
Se per il presidente Kaswalder resta aperto un indubbio problema politico, per i vertici amministrativi del Consiglio provinciale sono ipotizzabili censure di ordine professionale con possili conseguenze di danno erariale.
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