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WHATSAPP: GARANTE CONCORRENZA, PROVVEDIMENTI DATI FACEBOOK E CLAUSOLE

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16.20 - lunedì 15 maggio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Agcm, Autorità garante concorrenza mercato) –  Whatsapp-trasferimento dati a Facebook.

 

1. WhatsApp Inc. (di seguito, anche WhatsApp), in qualità di Professionista, ai sensi dell’art. 18, lettera b), del Codice del Consumo, avente sede legale in California, Stati Uniti. La società, che fornisce servizi di messaggistica, chiamate internet e altre tipologie di servizi digitali per utenti in tutto il mondo, presenta, al 31 dicembre 2013, un fatturato pari a 10,2 mln di dollari (ultimo fatturato sottoposto a certificazione). Nel 2014 la società è stata acquisita dal gruppo Facebook che, nell’ultimo bilancio pubblicato al 31 dicembre 2015, ha registrato un fatturato di 17,9 miliardi di dollari (fonte Sec).

2. Il procedimento concerne la condotta, posta in essere da WhatsApp nei confronti della propria clientela (utenti consumatori), consistente nell’aver indotto gli utenti ad accettare integralmente le modifiche apportate ai Termini di utilizzo dell’applicazione WhatsApp Messenger (di seguito anche WM), in data 25 agosto 2016, con, in particolare, pre-impostata l’opzione di condividere con Facebook alcuni dati personali del proprio account WhatsApp per l’utilizzo dei medesimi da parte di Facebook a fini di profilazione commerciale e pubblicitari. In caso di non accettazione veniva prospettata l’interruzione del servizio.

3. A coloro che erano già utenti dell’applicazione alla data dell’aggiornamento, WhatsApp consentiva, in realtà, di accettarne anche solo “parzialmente” i contenuti. L’utente avrebbe potuto, in particolare, decidere di non fornire l’assenso a condividere le informazioni del proprio account WhatsApp con Facebook e continuare, comunque, a utilizzare Wm.

4. L’esistenza di un’opzione in tal senso non era stata, però, rappresentata nella schermata principale dedicata all’accettazione dei nuovi Termini di utilizzo. Solo nella schermata successiva, alla quale si accedeva cliccando sul link che rimandava alla lettura dei Termini e dell’informativa sulla privacy, l’utente si sarebbe accorto di avere una scelta alternativa che risultava, però, pre- impostata, tramite spunta nell’apposita casella, sul consenso alla condivisione dei dati. Se l’utente avesse voluto continuare ad utilizzare l’applicazione, senza condividere i propri dati con Facebook, avrebbe dovuto deselezionare la spunta.

 

 

*Nota di redazione Opinione:

Trasferimento dati da pagina 57 a pagina 42

Clausole vessatorie da pagina  73 a pagina 102

 

 

 

In allegato il comunicato stampa:

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