(Fonte: Giacomo Bezzi) – Giù le mani dalle donne. Di oggi la notizia di uno straniero che a Trento si sarebbe rifiutato di farsi identificare da un agente della Polizia di Stato perché donna, rivolgendosi a lei in modo oltraggioso.
Piena solidarietà a tutte le forze dell’ordine che quotidianamente si trovano a dovere affrontare sempre più difficoltà nello svolgimento del proprio servizio, nel caso specifico la solidarietà è doppia considerato che l’essere donna in divisa rappresenta oggi una sfida.
Un continuo confronto con persone provenienti da paesi nei quali la donna non ha alcun diritto, che ribellandosi ai principi cardine della nostra Costituzione vogliono affermare questo principio anche sul nostro territorio.
La violenza va sempre condannata a prescindere dal sesso degli individui che ne sono vittima, va però evidenziato che i casi di maltrattamento sulle donne sono in continuo aumento.
Questo stato di cose dovrebbe far riflettere chi sta al Governo ed ha la responsabilità di favorire una maggiore rappresentanza del genere femminile all’interno delle istituzioni.
Fatti come quello di oggi, dove un agente viene aggredita verbalmente solo perché donna, sono anche il frutto dell’esigua presenza di donne all’interno delle istituzioni.
Mi sono battuto in Consiglio provinciale affinché fosse approvato il Ddl sulla parità di genere, una legge che permetterebbe alla donna di essere rappresentata all’interno delle istituzioni in pari misura all’uomo, di avere pari opportunità di accesso nelle amministrazioni pubbliche, incidendo in tal modo in maniere più significativa nel governo della società.
