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VERGNANO REPLICA A CATTOI * CRISI MARANGONI: ” LA POLITICA NON PUÒ LIMITARSI A USARE I SOLDI DEI CITTADINI PER RALLENTARE LA DELOCALIZZAZIONE “

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08.51 - giovedì 31 maggio 2018

La Lega non è diversa dagli altri partiti. Leggo con stupore le parole dell’Onorevole Cattoi, eletta nelle fila della Lega, che auspica l’intervento di Giunta e Trentino Sviluppo nella crisi Marangoni. Pare una chiara apertura di una nuova stagione di finanziamenti a pioggia sulle imprese.

La campagna elettorale provinciale sta iniziando e abbiamo già sentito qualche roboante promessa di “pulizia del clientelismo” da parte del carroccio trentino.

Però, all’atto pratico, assisteremo, e la Cattoi ne è solo il germe iniziale, ad una continuità nei metodi neppure accompagnata da un cambiamento dei soggetti finanziati.

Certo, il tema del lavoro è complicato, e mi rendo conto che la fantasia di chi professa autostrade e asfalto non possa andare oltre il sostegno con soldi pubblici ad aziende che producono pneumatici e che li bruciano nel proprio inceneritore.

Salvare posti di lavoro è un impegno primario della politica, ma occorre essere realisti.

Marangoni sta effettuando scelte imprenditoriali precise. Delocalizzazione e aggressione di mercati emergenti, con necessità di contenere i costi, obbligano tutte le aziende a porsi nel mercato in forma competitiva.

La politica non può limitarsi a usare i soldi dei cittadini per rallentare questo processo.

Occorre creare presupposti di crescita interna, esportabile all’estero, ma soprattutto stabile sul territorio.

La mobilità è cruciale, parlando di Marangoni, visto che detiene una fetta importantissima del mercato industriale.

Occorre che la Politica – quella con la “P” maiuscola – disegni il territorio al fine di creare un mercato interno stabile nel tempo.

La mobilità potrebbe occupare un numero di lavoratori immensamente maggiore di quelli ipoteticamente si perderebbero in aziende novecentesche.

E gli stessi lavoratori oggi a rischio licenziamento avrebbero rinnovate opportunità ed assorbiti dalle nuove imprese.

Un processo che darebbe, inoltre, la possibilità alle aziende di riconvertirsi e avere una nuova vita nei prossimi anni.

Sono argomenti che si dibattono da anni, ma che all’atto pratico vengono sempre messi in un angolo per favorire metodi industriali non più utili.

Certo, è più semplice chiedere qualche decina di milioni al contribuente ai possibili nuovi governatori.

Naturalmente minacciando licenziamenti di massa.

E i nuovi, o vecchi, governatori non aspettano altro, chiedendo in cambio un bel pacchetto di voti.

Cose già viste 5 cinque nni fa, cambia solo il soggetto politico.

 

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Paolo Vergnano
Movimento 5 Stelle, Rovereto

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