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VACCINI TRENTINO: M5S, REGOLARIZZAZIONE CHIESTA SOLO DA 600 GENITORI

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10.04 - sabato 2 settembre 2017

(Fonte: Filippo Degasperi) – Interrogazione. Deroga alla data delle vaccinazioni per l’accesso agli asili nido. Le minoranze che siano etniche, sociali o di qualsiasi altro tipo vanno difese in quanto, soprattutto in campo sociale, rappresentano un problema di carattere etico che la politica deve aiutare a risolvere.

Apprendiamo che solo 600 genitori hanno chiamato il Cup o si sono presentati allo sportello per la richiesta di contatto per regolarizzare la posizione dei propri bambini in merito alle vaccinazioni.

L’assessore Zeni ci tranquillizza affermando che non vi è stata la corsa alle vaccinazioni che qualcuno prevedeva. Le procedure, secondo l’assessore Zeni, vengono attuate in modo tempestivo per evitare che vi siano bambini, che dovrebbero accedere agli asili nido, non lo possano fare in quanto non in regola con la normativa delle vaccinazioni.

Sappiamo che chiedere una deroga significa essere accusati di illegalità, illegittimità ma nello stesso tempo non possiamo rimanere insensibili a chi non ha potuto, che secondo l’assessore Zeni sarebbe una piccola minoranza, regolarizzare la propria posizione riguardo alle vaccinazioni per la dilagante confusione e per la mancata informazione.

Si fa presente che nella Provincia Autonoma di Bolzano, la cui sanità l’assessore Zeni ha già denigrato per carenza di sistemi informativi, l’azienda sanitaria ha provveduto ad informare tutte le famiglie attraverso una lettera inviata a domicilio sullo stato vaccinale di chi rientra nelle disposizioni ministeriali e sulla procedura di prenotazione da seguire per eseguire le vaccinazioni mancanti;

 

 

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Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere:

  •  se l’assessore alla sanità preveda di attuare una procedura secondo la quale entro 10 giorni dall’inizio della frequenza degli asili nido si dovrà informare l’Apss su chi è vaccinato e chi no: in quest’ultimo caso entro ulteriori 15 giorni i genitori saranno convocati ed entro altri 15 dovranno essere effettuate le vaccinazioni mancanti. In caso contrario scatterà l’esclusione prevista dalla legge nazionale.

 

 

 

 

 

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