(Fonte: Lorenzo Baratter) – Vaccinazioni: si alla sensibilizzazione, no alla coercizione. Il Consiglio provinciale di Bolzano il 7 giugno 2017 (discussione di voto 83/17), ha votato all’unanimità un atto politico sul tema dei vaccini.
Come noto il decreto governativo del 19 maggio 2017 ha deliberato il divieto di accesso per i bambini ad asili nido, microstrutture per l’infanzia e scuole dell’infanzia in assenza delle vaccinazioni previste; i genitori dei bambini soggetti all’obbligo scolastico devono presentare la documentazione comprovante le vaccinazioni; sono previste sanzioni fino a 7.500 Euro e sospensione della potestà genitoriale; il numero di vaccinazioni obbligatorie per i bambini è elevato a 12.
Tali provvedimenti, come è noto, entreranno in vigore con il prossimo anno scolastico. Si osserva contestualmente come dato oggettivo che nei seguenti paesi europei (Austria, Germania, Danimarca, Estonia, Cipro, Finlandia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Gran Bretagna) ed extra europei (Norvegia e Islanda) non vi sono vaccinazioni obbligatorie; vi sono 4 vaccinazioni obbligatorie in Francia; 3 vaccinazioni obbligatorie in Portogallo e in Grecia; 1 vaccinazione obbligatoria in Belgio.
Tutto ciò premesso si chiede alla Giunta provinciale di attivarsi affinché le misure coercitive enunciate in premessa vengano stralciate e opportunamente sostituite da misure idonee a garantire il rispetto delle indicazioni dell’Oms per un’efficace protezione da pericolose malattie infettive – puntando tuttavia alla sensibilizzazione e non alla coercizione – e affinché la campagna di sensibilizzazione da parte degli organi pubblici per aumentare la copertura vaccinale sia ampia ed equilibrata.
In allegato l’interrogazione a risposta orale immediata in aula:
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Foto: archivio Pat
