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URZÌ (FRATELLI D’ITALIA) * COVID: « BOLZANO ADESSO PIÙ RIGIDA DELLO STATO? PER OGNI PROVVEDIMENTO DI CHIUSURA CI ASPETTIAMO UNA MISURA DI SOSTEGNO ECONOMICO AD HOC »

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12.03 - martedì 3 novembre 2020

Nessun provvedimento più restrittivo verso le attività economiche in provincia di Bolzano può essere adottato senza prevedere un parallelo piano di ristori economici per gli imprenditori interessati.

Rispetto alle misure nazionali infatti il presidente Kompatscher ha messo in campo misure fortemente invasive verso numerosissime attività che non rientrano ancora fra quelle limitate a livello nazionale.

Quali sono gli aiuti previsti per i titolari di queste attività? Nessuna certezza su questo, solo quella della chiusura.

Il tema lo porrò giovedì nella seduta straordinaria del Consiglio provinciale (online) richiedendo una calendarizzazione precisa e puntuale dei ristori per ogni attività economica chiusa per non rendere la situazione in Alto Adige ancora più insostenibile di quanto non lo sia già a livello nazionale.

Sarebbe incomprensibile che ciò avvenisse in una provincia che può contare su risorse certamente più generose.

Prima richiesta che porrò è quella dell’immediata eliminazione (a titolo simbolico) della spesa di 400 mila euro per la trasformazione di piazza Magnago in un museo a cielo aperto all’autonomia. Una autocelebrazione in questo momento del tutto fuori luogo.

Soldi che in questo momento dovranno essere investiti in aiuti alle imprese e famiglie.

Ovviamente il tema dei ristori non potrà non affiorare anche in occasione della prossima approvazione da parte del Consiglio provinciale del bilancio 2021/2023, definita dal

Presidente Kompatscher, incomprensibilmente, “un mero atto formale”.

Sarà tutt’altro che un atto formale: il Consiglio provinciale è l’assemblea legislativa a cui spetta l’approvazione delle leggi e adeguarle alle esigenze del momento.

E la principale esigenza in questo momento è quella che dovrà individuare da oggi al futuro le fondamentali iniezione di liquidità e sostegno al lavoro ed all’impresa che la Provincia può e deve mettere in atto perché dopo l’emergenza Covid non ci si trovi a dovere contare le aziende fallite.

Da parte nostra nessuna disponibilità ad approvare in Consiglio documenti di bilancio senza impegni certi. Dalla giunta provinciale non ci aspettiamo solo misure restrittive ma anche le corrispondenti azioni di supporto all’economia, e non solo albergatori o soliti noti ma anche commercianti, artigiani, piccoli imprenditori del terziario…

 

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Alessandro Urzì
Consigliere provinciale Fratelli d’Italia

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