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URZÌ (FDI / TN-AA) * RIFORMA INDENNITÀ CONSIGLIERI: « UN ULTERIORE COLPO MORTALE ALLA REGIONE, LA VOLONTÀ A BOLZANO È FARNE ANCHE UNO STRUMENTO DI FINANZIAMENTO PUBBLICO PROVINCIALE AI PARTITI »

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16.50 - martedì 25 gennaio 2022

Un ulteriore colpo mortale alla Regione: comincia a prendere forma in Commissione speciale di Bolzano per la riforma delle indennità dei consiglieri provinciale dell’Alto Adige e del loro trattamento previdenziale.

Cosa c’entra la Regione? Presto spiegato. La commissione non a caso è nata proprio a Bolzano, dai secessionisti di Suedtiroler Freiheit, ed ha come intenzione quella di separare Trento da Bolzano anche per il trattamento economico dei propri consiglieri. Solo una formalità? No, affatto: sulle indennità si vorrebbe decidere senza dovere rendere conto a nessuno, tantomeno a Trento. Mentre oggi la competenza è regionale.

Una mostruosità giuridica che realizzerebbe un Consiglio regionale eletto non solo con due leggi elettorali diverse ma anche con eletti con le medesime funzioni ma retribuzioni diverse fra Bolzano e Trento. Un altro duro colpo alla Regione. Definitivo. Che ruolo avrebbe più un organismo che non avesse una forma unitaria anche nella stessa retribuzione dei consiglieri e nella forma della loro elezione?
Inammissibile.

Attenzione: la volontà a Bolzano non è di fare una legge per ridurre le indennità ma per farne anche uno strumento di finanziamento pubblico provinciale (bolzanino) ai partiti, di cui a chiare lettere oggi si è discusso in commissione senza troppi convenevoli.

“Un attacco alla Regione, l’ultimo in ordine di tempo, peraltro accompagnato da un disgustoso contorno di autoreferenzialità della politica che non trova di meglio da fare, in un periodo come questo, che discutere come finanziare i partiti invece che come trovare le risorse per finanziare la ripresa. Solo Fratelli d’Italia ha dichiarato la propria indignazione”.

Il caso ora approderà in Regione perché come capogruppo regionale di FdI e membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ho chiesto che il tema sia portato a conoscenza dei capigruppo e della Presidenza del Consiglio regionale “perché si sta compiendo un attacco durissimo e definitivo alla Regione. Non a caso nasce dai secessionisti di Eva Klotz e solo Fratelli d’Italia si è opposta per dire no a separazioni ulteriori fra Trento e Bolzano e finanziamenti ai partiti.

Il silenzio ufficiale sinora di tutte le forze politiche (quasi connivenza) a livello locale (da Sinistra ai Cinque Stelle per finire al PD) di fronte a questa eventualità (sostenuta apertamente da Svp e secessionisti) è sconcertante.

Ho annunciato che Fratelli d’Italia è fermamente contraria all’oggetto dei lavori e continueremo quindi a partecipare alla “commissione speciale” bolzanina solo per fare il possibile per ostacolare queste eventualità e per difendere l’istituzione regionale.

 

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Alessandro Urzì
Consigliere regionale e provinciale di Fratelli d’Italia- Commissario provinciale FdI Trentino

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