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URZÌ (FDI) * GRANDI ELETTORI: « IL PATT DI MARCHIORI HA COLPITO SOTTO LA CINTURA IL TRENTINO, VOTANDO SOLO NON TRENTINI »

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09.16 - venerdì 21 gennaio 2022

Oggetto: grandi elettori, il Patt di Marchiori ha colpito sotto la cintura il Trentino votando solo non trentini – Urzì: “Condivisibile invece l’appello di Ossanna: confronto sui temi”

Un colpo sotto la cintura agli interessi del Trentino quello del Patt di Marchiori con l’ordine impartito ai propri consiglieri regionali (non sappiamo se poi rispettato nel segreto della cabina) di non votare per la Lega e di scegliere solo il delegato altoatesino della Svp da mandare a Roma per l’elezione del nuovo Capo dello Stato.

Incredibile che un partito che fa della tutela dell’autonomia del Trentino il suo mantra si affidi a chi non è trentino ed anzi nutre un’aperta opposizione alla collaborazione con il Trentino per essere rappresentato.

E’ l’ultimo episodio dello stato confusionale all’attuale guida del Patt.

Un autentico peccato per un partito che laddove ha condiviso la scelta a favore del territorio governa e con pieno successo, anche con Fratelli d’Italia, come a Riva del Garda.
A proposito di concretezza. “Lavorare sui temi”: è obiettivo che Fratelli d’Italia dichiara di condividere pienamente quello lanciato in queste ultime ore dall’assessore regionale del Patt Lorenzo Ossanna in relazione al futuro degli schieramenti per le alleanze verso le elezioni provinciali 2023.

Ed è esattamente solo su questi, i temi, che Fratelli d’Italia sta lavorando intensamente sul territorio in questi mesi. Il tema è la partecipazione alla gestione dell’autonomia, lo sfruttamento e la condivisione delle sue opportunità che non riguardano solo una parte dello schieramento politico ma tutti i trentini.
Di certo la presa di posizione di Lorenzo Ossanna, alla vigilia dell’annunciato ma non ancora fissato congresso del Patt, segna in ogni caso un altolà agli irrigidimenti del pasdaran Simone Marchiori che non perde occasione per fare l’occhiolino al Campobase schierato a sinistra ed a Lorenzo Dellai, con un torcicollo che lo costringe a guardare solo al passato ed agli assetti spostati a sinistra che hanno ingessato il Trentino e di cui Fratelli d’Italia non nutre alcun rimpianto.

Non ci faremo toccare quindi dalle ossessioni nostalgiche ed ideologiche di Marchiori, capace di dispensare patenti a tutti senza guardare al percorso che lo ha portato alla grave crisi del Patt.

Un peccato perché il Patt sarebbe un partito portatore di valori e la cultura tradizionali che sono anche l’ossatura dell’identità del nostro partito.
Il segretario del Patt Marchiori non perde occasione per scaricare le sue frustrazioni su Fratelli d’Italia non affrontando mai un tema per confrontarsi con esso ma facendone solo questione di poltrone. Dovrebbe piuttosto interrogarsi sui risultati della sua gestione. Se il dibattito all’interno al Patt è aperto evidentemente questo è il frutto di errori che il segretario di quel partito nasconde attraverso la demagogica opposizione rivolta a Fratelli d’Italia.

Sino all’ordine di non votare come grande elettore del futuro presidente della Repubblica il leghista e di appoggiare solo il non trentino Noggler.
Uno sgarbo anche verso l’assessore del Patt Ossanna che con la Lega in Regione ci governa ma soprattutto verso il Trentino che Marchiori vorrebbe appaltare ad esterni, alla faccia della patente di autonomismo che si attribuisce.

Non siamo usi mettere il naso nelle questioni interne ad altri partiti e non lo faremo nemmeno questa volta, pur auspicando che il Patt ritrovi la sua strada. Non ci faremo distrarre dal nostro obiettivo: risolvere i problemi dei trentini, confrontarsi sulle soluzioni, sui temi, non scivolando sui pretesti. Perché il Trentino ha bisogno di fatti e risposte alle domande, non incertezze, nostalgie e polemiche che non possono che ulteriormente indebolire il Trentino nei riguardi dell’Alto Adige nell’ambito della regione. E la delega consegnata da Marchiori per l’elezione del Capo dello Stato a chi non è trentino è quanto di più inedito potessimo sentire. Un colpo basso al Trentino.

 

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Alessandro Urzì
Consigliere regionale e commissario provinciale Fratelli d’Italia del Trentino

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