Spiace che con un vicesindaco e braccio destra indagata per falso in atto pubblico (e fonte di grave imbarazzo per l’intera amministrazione sinora tenuto sottotraccia) il sindaco di Riva del Garda Cristina Santi abbia invece trovato il tempo di occuparsi del ritiro delle deleghe all’ex assessore Silvio Salizzoni a cui esprimiamo tutta la solidarietà.
Ma abbiamo purtroppo anche la piena consapevolezza che la scelta del sindaco Santi complicherà ulteriormente, invece che agevolarlo, il lavoro della maggioranza del comune dell’Alto Garda a dispetto del gran numero di incompiute da parte dell’amministrazione.
Una decisione, quella del ritiro delle deleghe, non condivisa con Fratelli d’Italia e dettata da appetiti se non bulimia di poltrone (non di FdI evidentemente che le poltrone le rimette) e personalismi interni alla locale Lega rivana e liste civiche di supporto al sindaco che nulla hanno a che vedere con la buona amministrazione come intesa da Fratelli d’Italia che continuerà a mantenere i propri impegni: rappresentare il programma di maggioranza per cui FdI si è impegnato in campagna elettorale e che gli ha permesso di ottenere consenso e di costruirsi la credibilità sul territorio anche attraverso i propri due eletti, Salizzoni e Nicola Santoni.
Nel dispiacersi per i cambi di programma del sindaco Santi, che ha ritenuto spregiudicatamente di bypassare il consenso ottenuto da FdI che invece le aveva permesso di essere eletta, da parte di Fratelli d’Italia solo la preoccupazione che ora sarà più difficile realizzare gli interventi strutturati sul territorio come attesi dai cittadini, rammaricati per il vortice di poltrone finalizzato solo appunto a creare poltrone e non modificare, come avevamo auspicato, l’agenda di governo cittadino concentrandosi sulle priorità invocate da FdI.
Fratelli d’Italia compiacendosi per quanto realizzato sinora dall’assessore Salizzoni con costanza e lavoro sul territorio e per l’assiduo impegno in Consiglio del consigliere Santoni si assume sin d’ora l’impegno a spronare l’amministrazione dandosi obiettivi che sinora complessivamente appaiono purtroppo sbiaditi. Vogliamo che le promesse siano realizzate e ce ne facciamo garanti, a Riva del Garda. I bilanci si faranno poi.
Anzi, l’operazione che non nasce su iniziativa del sindaco ma di cui il sindaco è stata l’esecutrice materiale dimostra come la stessa sindaco (non espressione di un partito) sia ora ancora più debole di quanto non lo fosse precedentemente, ostaggio di scelte delle segreterie locali delle forze che la sostengono, dinamica da cui FdI per coerenza ha sempre voluto smarcarsi preferendo concentrarsi sui problemi reali e quotidiani dei cittadini.
Non un caso che nell’atto del sindaco non ci sia indicata nessuna divergenza di programma, solo equilibrismi politici di quelli che generalmente allontanano i cittadini dalla politica invece che avvicinarli.
Da domani Fratelli d’Italia sarà di nuovo al lavoro sull’agenda politica per cui ha ricevuto il consenso dei cittadini ed ha permesso al sindaco Santi di essere eletto. Ma si sa che in politica la riconoscenza è merce rara.
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Alessandro Urzì
Commissario provinciale FdI Trentino
