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LANCIO D'AGENZIA

UPT – TONINA * APPROVATO ODG PER SVILUPPO TERRITORIALE E TURISTICO DEI SETTORI AGRICOLTURA E AMBIENTE

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16.50 - mercoledì 20 dicembre 2017

Il Consiglio provinciale, riunito in aula per la discussione della Legge di stabilità ha appena dato il via libera all’unanimità ad uno ordine del giorno del consigliere UpT Mario Tonina, nel quale – in accordo coi colleghi di partito Passamani e De Godenz – è stata posta attenzione ad alcune azioni necessarie per favorire lo sviluppo del territorio provinciale a partire dagli importanti settori legati all’agricoltura e all’ambiente, appunto cruciali in chiave di sviluppo sociale, economico e anche turistico del Trentino.

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PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO N. 21

ai disegni di legge nn.

ddl n. 222/XV “Legge collegata alla manovra di bilancio provinciale 2018”; ddl n. 223/XV “Legge di stabilità provinciale 2018”; ddl n. 224/XV “Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2018-2020”

Azioni per lo sviluppo socio economico del territorio

La discussione della manovra finanziaria costituisce una significativa occasione per verificare l’adeguatezza degli interventi nelle diverse politiche di settore e proporre eventuali misure correttive e/o integrative.

A tal riguardo emerge la necessità di focalizzare l’attenzione, fra i tanti temi, sulle problematiche inerenti l’agricoltura e l’ambiente quali settori portanti per lo sviluppo socio economico del territorio, nonché per lo sviluppo turistico.

A tal fine uno dei temi inerenti lo sviluppo sostenibile in agricoltura è quello del risparmio e della tutela della risorsa idrica che oltre ad essere di estrema attualità è uno degli argomenti cardine della Politica Agricola Comunitaria e del Piano di Sviluppo Rurale anche in considerazione dei mutati scenari climatico-ambientali. L’estate appena trascorsa, torrida e siccitosa, testimonia le difficoltà con cui la società e il mondo agricolo in particolare, dovranno confrontarsi nei prossimi anni.

In Provincia, nell’ultimo ventennio, il settore agricolo ha dato un contributo significativo allo sviluppo del territorio, sostituendo gli impianti irrigui a pioggia con quelli microirrigui a goccia, più idonei alla gestione oculata e mirata dell’irrigazione che dovranno sempre di più essere gestiti in modo razionale dato che l’irrigazione delle colture dovrà essere eseguita in relazione ai reali fabbisogni delle stesse.

L’agricoltura di precisione in questo settore, opera in maniera già consolidata sul territorio nazionale; in colture anche più povere rispetto alle nostre (es. mais), è per esempio attivo un sistema di monitoraggio e di gestione dell’irrigazione sulla base dei reali fabbisogni colturali delle piante.

Ciò viene realizzato attraverso sonde e sensori posti ‘in campo’ e la fornitura di assistenza tecnica da parte di agronomi professionisti. Uno degli ostacoli maggiori alla diffusione di tali moderni sistemi di controllo e consulenza in Provincia di Trento pare essere costituito dalla mancanza assoluta di aiuti pubblici, sia sull’acquisto della strumentazione di controllo dei parametri irrigui, che sulla necessaria consulenza tecnica di supporto agli agricoltori.

Un altro tema importante per l’agricoltura trentina e in particolar modo per il sistema frutticolo è rappresentato dalla necessità di una sempre più convinta aggregazione fra produttori per affrontare in modo efficace la competizione derivante dallo scenario internazionale e le sue sfide.

Un approccio competitivo da parte delle realtà trentine potrà unicamente scaturire da un forte radicamento cooperativo e da una decisa capacità di coesione volta alla concentrazione dell’offerta nell’ambito di sistemi produttivi organizzati. Le potenzialità dei regolamenti comunitari susseguitisi nell’ambito dell’organizzazione comune dei mercati agricoli, da ultimo il reg. UE 1308/2013, hanno favorito importanti passi aggregativi delle Cooperative in “Organizzazioni di Produttori” e significativi passi di collaborazione tra “Organizzazioni di Produttori” entro apposite “Associazioni di Organizzazioni di produttori” sia nel segmento “commerciale” che “ambientale”.

Tali percorsi potrebbero essere ulteriormente incentivati a livello locale, dato che hanno prodotto importanti risultati in termini economici e una crescita professionale testimoniata in particolare nel settore della qualità ambientale. Sarebbe necessario quindi favorire processi di collaborazione tra le Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli delle province di Trento e Bolzano promosse dai due rispettivi assessorati all’agricoltura, al fine di garantire sempre maggiore competitività ad un settore strategico per la nostra Regione sia in termini di volumi della produzione che di qualità. Tale finalità dovrebbe essere ritenuta una priorità per le future politiche di indirizzo delle risorse.

Di non meno importanza per favorire lo sviluppo socio economico del territorio in Provincia di Trento, è la necessità di riuscire a mantenere i negozi e gli esercizi situati nei centri periferici e di montagna. La maggior parte dei negozi alimentari ed esercizi pubblici periferici di prima necessità operano, infatti, come unico presidio commerciale dei Comuni e delle località montane e rappresentano, di fatto, un presidio insostituibile, oltre che uno strumento di servizio alla comunità e di relazione sociale.

Tali negozi ed esercizi sono, quindi, fortemente integrati nelle comunità di appartenenza e contribuiscono a garantirne la qualità della vita e la coesione sociale. Ciò emerge con grande chiarezza, se si considera che la popolazione delle valli trentine è sempre più anziana e con limitate possibilità di movimento, soprattutto nel corso della stagione invernale. La coesione sociale e territoriale è da sempre un tratto distintivo del nostro territorio che merita di essere mantenuto e supportato in modo adeguato; proprio in quest’ottica è strategico e irrinunciabile il mantenimento di una diffusa e capillare rete di esercizi e negozi nei centri periferici.

L’attività dei negozi di montagna è stata sino ad oggi supportata da un efficace sistema di contribuzione pubblica da parte della PAT, che riconosce a tali esercizi un contributo a titolo di aiuto “de minimis”, non eccedente quindi la soglia di 200.000,00 euro su tre esercizi finanziari.

Con deliberazione della Giunta provinciale n. 942 di data 16 giugno 2017, il contributo per la permanenza di tali esercizi di dettaglio di generi alimentari e di prima necessità operanti in zone montane è stato rideterminato in euro 10.000,00, anziché euro 9.000,00 (cfr. art. 7 dei criteri e modalità per l’attuazione dell’articolo 61, comma 2 lettera a e comma 3 della Legge Provinciale 30 luglio 2010 n. 17).

Peraltro nell’ambito di tali attività ci sono esercizi che forniscono servizi alla popolazione che altrimenti dovrebbero essere reperiti nei centri maggiori o forniti direttamente dal settore pubblico. Si tratta, in altri termini, di Servizi di Interesse Economico Generale (Sieg), che l’Unione europea consente di agevolare e supportare in misura superiore ai livelli di “de minimis” ordinario, secondo il cosiddetto regime di “super de minimis” previsto dal Regolamento UE 360/2012.

Tale regime garantirebbe anche a singole imprese di mantenere una pluralità o totalità di negozi siti in montagna e/o in zone marginali senza per questo doverne derivare un pregiudizio economico eccessivo. Si pone quindi l’esigenza di riconoscere tramite concreti atti di supporto che i negozi di montagna compartecipano ad una missione di servizio pubblico, esercitando una funzione sociale a presidio dei territori e delle comunità trentine.

Si precisa inoltre che sempre per incentivare azioni volte allo sviluppo del territorio montano, sono stati presentati e approvati in Prima Commissione consiliare, due emendamenti finalizzati ad aumentare gli stanziamenti stabiliti in bilancio sulla missione 09 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente), programma 05 (Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione). L’obiettivo dei proponenti era quello di assicurare maggiori risorse sia sul capitolo 806400-004 – Investimenti per le aree protette finanziati tramite Psr cofinanziato-, previsti e richiesti da Parchi e Reti per mantenere l’attuale livello di operatività e quindi per poter attivare i bandi PSR (sulle misure 4.4.3., 7.1.1, 7.5.1., 7.6.1. e 16.5.1), che sul capitolo 806400-002 – Altri investimenti per la conservazione della natura anche tramite incentivi provinciali – garantendo in questo modo adeguati stanziamenti di bilancio sul 2020, necessari per poter avviare gli accordi di programma triennali.

Proprio a tal proposito si evidenzia che nel 2018 sono previsti i rinnovi triennali degli accordi di programma in scadenza (Parco Naturale Locale Monte Baldo e Rete Riserve Alpi Ledrensi) e che sono in fase di programmazione avanzata l’attivazione dei nuovi accordi di programma triennali per la costituzione della “Rete di riserve Lagorai”, della Rete di riserve “fiume Brenta” e del “Parco Agricolo Bassa Valsugana”.

Visto il Capo VI del ddl n. 223/XV “Legge di stabilità provinciale 2018”

Visto il Capo VI del ddl n. 222/XV ” Legge collegata alla manovra di bilancio provinciale 2018″

Vista la missione 09

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impegna la Giunta provinciale

ad utilizzare gli ulteriori stanziamenti previsti sulla missione 09, a seguito dell’approvazione degli emendamenti di cui in premessa o, in caso di mancata approvazione della proposta emendativa, gli stanziamenti comunque previsti a bilancio sulla medesima missione, per garantire l’attivazione dei bandi PSR sulle misure 4.4.3., 7.1.1, 7.5.1., 7.6.1. e 16.5.1, per rinnovare gli accordi di programma triennali in scadenza nel 2018, nonché per l’attivazione dei nuovi accordi di programma triennali per la costituzione di nuove Reti di riserve;
a favorire, secondo criteri e modalità definiti dalla Giunta provinciale, l’acquisto, da parte delle aziende agricole e dei Consorzi Irrigui, della strumentazione di controllo dei parametri idrici delle colture attraverso l’eliminazione del vincolo della spesa minima ammissibile per tale tipologia di attrezzatura tecnica di precisione e a prevedere forme di finanziamento dell’attività di assistenza tecnica specialistica, fornita da tecnici agronomi abilitati di legge, sulla gestione dell’irrigazione;
a promuovere e finanziare seminari o corsi di formazione rivolti agli agricoltori e alla popolazione per la sensibilizzazione rispetto alle tematiche del risparmio e della gestione razionale della risorsa idrica;
a favorire, supportare e incentivare tramite apposite misure premiali, processi di collaborazione e/o fusione tra le organizzazioni di produttori ortofrutticoli della provincia di Trento, nonché ulteriori iniziative di tipo strategico in ambito commerciale e/o ambientale da attuare anche a livello regionale;
a incrementare l’ammontare del sostegno economico riservato agli esercizi commerciali che svolgono attività di multiservizi qualificabili come SIEG nelle aree montane e periferiche;
a realizzare gli interventi di cui ai punti precedenti attraverso l’utilizzo degli stanziamenti sulle corrispondenti missioni.

 

Il Consigliere provinciale

Mario Tonina

 

 

Il Consigliere provinciale

Pietro De Godenz

 

 

Il Consigliere provinciale

Gianpiero Passamani

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