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UNIVERSITÀ DI TRENTO * BILANCIO 2019: ” APPROVATO IL PIANO DA 233 MILIONI, INVESTIMENTI PER OLTRE 28 MILIONI NELLA PROSECUZIONE DEI LAVORI A ROVERETO, A POVO E MESIANO “

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20.39 - mercoledì 19 dicembre 2018

Sostenibilità e capacità di sviluppo: i dati restituiscono la fotografia di un Ateneo in salute, capace di affrontare il programma di sviluppo. Investimenti per oltre 28 milioni nella prosecuzione dei lavori a Rovereto, a Povo e Mesiano e per l’acquisto di attrezzature scientifiche, in buona parte finanziato grazie al Bando ministeriale “Dipartimenti di Eccellenza” e a risorse provinciali. Risorse aggiuntive per sostenere i giovani ricercatori e i progetti del Piano strategico. In apertura di seduta un momento di raccoglimento per Antonio Megalizzi e per la giovane dipendente Chiara Lanzingher. Deciso per domani un minuto di silenzio in Ateneo

Un momento di raccoglimento per Antonio Megalizzi e per Chiara Lanzingher, la giovane dipendente dell’Ufficio Appalti dell’Ateneo scomparsa di recente: così si è aperta nel primo pomeriggio la seduta del Consiglio di amministrazione dell’Università, chiamato oggi all’approvazione del bilancio di previsione 2019. Un atto fondamentale di programmazione che ogni anno impegna l’Ateneo e che questa volta trova però la comunità accademica scossa per la scomparsa di Antonio nei tragici fatti di Strasburgo e per la recente perdita di Chiara che ha destato molta commozione.

Domani alle 14.30, in concomitanza con l’inizio della cerimonia funebre per Antonio, in Ateneo sarà osservato un minuto di silenzio.
La seduta di oggi si è tenuta nel Palazzo di Economia per volontà del presidente Daniele Finocchiaro, che in questa sua fase di inizio mandato ha scelto di abbinare le sedute del Consiglio di amministrazione alla visita delle diverse strutture accademiche. Una volontà di ascolto che ha caratterizzato i suoi primi passi istituzionali.

Un bilancio, quello approvato oggi all’unanimità, che conferma la sostenibilità e la capacità di sviluppo dell’Ateneo pur in un quadro generale di contrazione delle risorse. Per quanto riguarda il conto economico, il bilancio di previsione si assesta sulla cifra di 233 milioni, in pareggio tra costi e ricavi, prevedendo l’utilizzo di riserve di patrimonio netto per 12,4 milioni (in parte formate da riserve vincolate costituite in esercizi precedenti).

Gli investimenti – Tra i dati significativi contenuti nel bilancio di previsione, un piano di investimenti da 28,1 milioni, di cui una parte (11,7 milioni) destinati allo sviluppo edilizio e finanziati con contributi in conto capitale da parte della Provincia autonoma di Trento per 5,7 milioni. Fanno parte di questa voce la prosecuzione dei lavori nel compendio Manifattura Tabacchi, gli interventi per i laboratori dei dipartimenti di Matematica, Fisica e Cibio a Povo e nel compendio immobiliare del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica di Mesiano.

Rientra in questo capitolo di investimenti anche l’acquisto di attrezzature scientifiche per 14 milioni, finanziato per 6,6 milioni dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Bando ministeriale “Dipartimenti di Eccellenza” e per 6,9 milioni dalla Provincia autonoma di Trento in particolare per il progetto di ricerca “Infrastruttura di Ricerca per la Biologia Integrata – Irbio” del Dipartimento Cibio.
Le entrate – Per quanto riguarda il finanziamento provinciale i dati previsionali 2019-2021 sono in linea con quanto stanziato nel Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento.

Tra i contributi in conto esercizio si evidenziano i trasferimenti da parte della Provincia autonoma di Trento sulla base dell’impegno assunto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Un totale di 114,7 milioni di euro ripartiti fra una quota base (111 milioni) per dare continuità alle attività già in essere, una quota programmatica (0,9 milioni) per il finanziamento di programmi specifici di sviluppo già definiti in precedenza, oltre a residui di anni precedenti (2,7 milioni) per iniziative progettuali di interesse comune non ancora ultimate.

Con 39,7 milioni di ricavi propri si conferma la capacità dell’Ateneo trentino di attrarre finanziamenti per la ricerca. In questa voce emergono i progetti di ricerca comunitari nell’ambito dei programmi FP7 e Horizon 2020 che da soli portano all’Ateneo 20,8 milioni. Il finanziamento ministeriale per il bando “Dipartimenti di eccellenza” porta 11,4 milioni, mentre si attestano sui 5 milioni i proventi derivanti da ricerche commissionate e da trasferimento tecnologico. La contribuzione studentesca porta invece 18,8 milioni.

Le uscite – Per quanto riguarda i costi, la voce che incide maggiormente è quella per il personale: 57,6 milioni (al netto Irap) per docenti, ricercatori ed esperti linguistici e a 28,2 milioni per personale tecnico amministrativo. Importi stimati nel rispetto dei vincoli stabiliti dal patto di stabilità e dalla normativa.

Gli interventi a favore degli studenti incidono sul bilancio di Ateneo complessivamente per 19 milioni, di cui 9,4 per i dottorati di ricerca e 9,6 per il finanziamento di borse di studio per studenti e studentesse, soprattutto per promuovere e valorizzare la mobilità internazionale.

Altra voce molto significativa nel bilancio è la spesa per sostenere l’attività di ricerca scientifica: 17,7 milioni, compresi gli assegni di ricerca.
Confermati, inoltre, 4 milioni destinati a promuovere iniziative e investimenti previsti dal Piano strategico di Ateneo per il quinquennio 2017-2021, il documento che riflette la visione pluriennale dell’Ateneo e le linee di indirizzo generali che ne guidano le attività. Tra dati di previsione emerge lo stanziamento aggiuntivo di 1,2 milioni alla ricerca scientifica di base e all’inserimento di giovani ricercatori nelle attività di Ateneo.

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