«L’onorevole Carla Ruocco ha appena annunciato la presentazione di un emendamento al decreto Milleproroghe volto a spostare a giugno prossimo la scadenza delle moratorie sui prestiti bancari, cioè la norma, scaduta a dicembre scorso, che ha consentito di congelare le rate di vecchi crediti. Si tratta di un passo in avanti, ma è solo una parziale, buona notizia: abbiamo già chiesto, infatti, che tutti i provvedimenti sulle garanzie statali per i finanziamenti siano allungati sine die fino al termine della pandemia. Insomma, la proroga a giugno non basta, restano a rischio insolvenza quasi 700mila aziende con un crac, in prospettiva, da oltre 27 miliardi di euro».
Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. Secondo i dati del Centro studi di Unimpresa sono 694.894 le imprese che, a partire dal 2020, avevano sospeso le rate di prestiti bancari per un importo complessivo di 27,1 miliardi. La norma sulle cosiddette moratorie dei finanziamenti concessi dalle banche era stata introdotta con il decreto legge “Cura Italia” (articolo 56) nella primavera del 2020, ma quella misura è scaduta alla fine dello scorso dicembre e non è stata rinnovata per evitare una procedura dell’Unione europea per aiuto di Stato illegittimo.
Le norme sui prestiti bancari, tra moratorie e garanzie pubbliche, valgono 247, 6 miliardi di euro. L’aggravarsi della pandemia potrebbe tornare ad acuire la crisi economica e, conseguentemente. creare problemi alle aziende sul fronte dei rimborsi dei prestiti erogati dagli istituti di credito. A giugno, inoltre, scade inoltre la norma sulle garanzie pubbliche per i nuovi finanziamenti: finora, grazie al paracadute dello Stato, sono stati erogati prestiti garantiti a 2,5 milioni di soggetti per un importo complessivo di 220,5 miliardi: di questi 22,9 miliardi, erogati a 1,1 milioni di soggetti (piccole imprese e partite Iva) sono operazioni fino a 30.000 euro, mentre i restanti 197,5 miliardi si riferiscono a crediti di importo superiore, erogati a 1,4 milioni di soggetti (prevalentemente medie imprese).
Complessivamente, le norme sui prestiti bancari valgono 247, 6 miliardi di euro, dei quali poco più di 27 miliardi relativi alle moratorie accordata a 694.894 imprese; 220,5 miliardi sono, invece, prestiti garantiti dallo Stato, così ripartiti: 22,9 miliardi, erogati a 1,1 milioni di soggetti (piccole imprese e partite Iva) sono operazioni fino a 30.000 euro, mentre i restanti 197,5 miliardi sono crediti di importo superiore, erogati a 1,4 milioni di soggetti (prevalentemente medie imprese).