“C’è l’interesse delle compagnie low cost, come EasyJet e WizzAir; e poi quello di grandi gruppi mondiali, a cominciare da Lufthansa e AirFrance. Su Alitalia, nonostante sia commissariata da mesi, si è scatenato l’appetito del mercato.
È la dimostrazione che un operatore aereo che ha il cuore in Italia è importante e può essere remunerativo. La partita andava gestita diversamente, magari già nel 2008. Sono stati buttati 10 anni, che sarebbero stati sufficienti per risanare quello che a nostro giudizio rappresenta un pilastro per il nostro Paese.
Lo è per il turismo e lo è per il made in Italy, lo è per i viaggi degli imprenditori italiani all’estero e lo è per chi vuole venire in Italia a investire.
Adesso stiamo regalando un gioiello agli stranieri ed è un gran peccato assistere a questa disfatta”.
Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.