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UILTEC – TRENTINO * DOLOMITI ENERGIA – SICUREZZA SUL LAVORO: « L’INCONTRO DEL 19/10 NON SIA UN’ALZATA DI SCUDI CONTRO LE RICHIESTE DEI LAVORATORI, MA INDIRIZZATO A COMPRENDERE LE LORO RAGIONI »

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10.39 - venerdì 16 ottobre 2020

Permetteteci il titolo ironico. Prendiamo atto della risposta mediatica del rappresentante del Gruppo Dolomiti Energia, ci fa piacere che almeno sui giornali rispondano, coinvolgendo 1.300 lavoratori. Per quanto riguarda la singola società Dolomiti Energia e le sue politiche espresse nel comunicato: “da sempre considera una priorità la tutela delle proprie persone e la loro sicurezza sul lavoro” ne approfittiamo per lodare gli sportellisti che a fine Febbraio 2020 venivano minacciati di lettera di contestazione disciplinare dall’azienda nel caso in cui avessero messo delle mascherine in azienda, mascherine da loro stessi acquistate.

Ricordiamo anche che se non fosse stato per noi non sarebbero state installate le barriere in plexiglass a Marzo, in piena pandemia, perché a dire dell’azienda “creavano distanza con i clienti”. Per finire, ricordiamo che gli sportelli della Dolomiti Energia, nonostante l’rls di Dolomiti Energia e questa organizzazione sindacale ne chiedesse la chiusura da fine febbraio, hanno chiuso il 16 di marzo, addirittura dopo società molto più grandi come Enel che aveva evidentemente problemi logistici ben più ampi dovendo chiudere in tutta Italia. Ancora adesso i lavoratori addetti agli sportelli stanno lavorando in azienda.

Entrando nel merito della discussione dovuta alle presenze in Dolomiti Energia:

Riusciamo, fortunatamente, ancora a vedere, ed anche le lavoratrici e i lavoratori, e abbiamo visto l’aumento di persone negli uffici in presenza, presso le sedi di Via Fersina a Trento ma anche in viale Manzoni a Rovereto.

Le turnazioni di cui abbiamo parlato nel nostro comunicato coinvolgevano prima una platea di soli sportellisti, poi man mano abbiamo assistito all’ integrazione di vari uffici dei quali potremmo fare il puntuale elenco:

– a Giugno sono rientrati lavoratori di uffici che si occupano di mercato senza la benché minima turnazione

– in Agosto sono rientrati lavoratori di uffici riguardanti help desk, reclami, business in via Fersina mediante turnazione che si aggiungevano però ai precedenti

– dal 12 di Ottobre hanno cominciato il rientro una buona parte delle mamme sino ad adesso in smart working fisso, aggiungendosi ai colleghi già presenti. Ancora una volta un aumento.

Non capiamo dunque da dove arrivino le considerazioni di Dolomiti Energia.

Ribadiamo inoltre che l’attività di smart working svolta dai lavoratori non inficia negativamente in alcun modo il loro lavoro, è pericoloso invece aumentare la presenza in sede.

Le nostre richieste sono semplici: tornare alle prevenzioni dei mesi con uguale numeri di contagi in Trentino, quindi ritorno allo smart working per tutti i lavoratori che possono effettuare il loro lavoro da casa.

In questo modo si risolverebbe anche il problema dovuto alla conciliazione famiglia lavoro di coloro che hanno i figli a scuola e tra quarantene, possibili positività e sintomi che impediscono l’accesso alle strutture scolastiche sono già in uno stato di massimo carico.

Ci auguriamo che nell’incontro di raffreddamento previsto per il 19/10/2020 l’atteggiamento, non sia un’alzata di scudi contro le richieste dei lavoratori, ma che sia indirizzato a comprendere le loro ragioni.

 

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Giuseppe Di Chiara Segretario
Settore Elettrico Gas-Acqua ed Ambiente Trentino Alto Adige Südtirol U.i.l.t.e.c. Uil

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