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UILSCUOLA – TRENTINO * COVID: DI FIORE, « IL 7 GENNAIO SI RIAPRE ALLE “SUPERIORI”, LO SI DEVE FARE CON ATTENZIONE ESTREMA ALLA SALUTE DELLE PERSONE »

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19.44 - lunedì 21 dicembre 2020

Di Fiore: “L’unica vera Scuola, è quella aperta e partecipata. Lo si deve fare, però, con attenzione estrema alla salute delle persone. Chiusura, 50%, 75%: noi non siamo pandemiologi, annunci + programmazione”.

Oggi, 21 dicembre, lungo doppio incontro con Assessore all’Istruzione – Dipartimento – Sindacati. Un unico punto all’ordine del giorno: le percentuali e le modalità di riapertura delle scuole, il 7 gennaio.

L’Assessore ha confermato quanto apparso sulla stampa locale: per mantenere aperture certe, evitare retromarce o incappare in nuove chiusure, la Giunta provinciale ha avanzato al Ministero la richiesta di poter riaprire la scuola del secondo grado al 50% (anziché il ventilato 75% nazionale). UIL Scuola è intervenuta per avanzare alcune istanze di cambiamento.

 

 

Tavolo di informazione – concertazione. Se da sempre il coltivare buone relazioni sindacali è strumento di superamento delle difficoltà, in tempi di pandemia la condivisione – concertazione è necessaria. Le nostre assemblee sindacali, le diverse e-mail e telefonate ricevute testimoniano la situazione di grande insofferenza che le persone di Scuola stanno vivendo. È necessario concertare strategie e scelte (per quanto di nostra competenza), prima che insofferenza e incertezza sfocino in reazioni tanto forti, quanto frammentate – parcellizzate – difficili da ricomporre ad unità.

 

 

Scuole aperte e tutela della salute

Più e più volte, UIL Scuola è intervenuta con richieste precise a tutela della salute dei lavoratori. A giugno abbiamo chiesto presidi sanitari in ogni scuola o gruppi di scuole; a settembre abbiamo preteso test immediati gratuiti per tutto il personale; ad ottobre abbiamo denunciato la mancata disponibilità di mascherine FFP2; a novembre abbiamo chiesto siano considerati anche i lavoratori della scuola tra quelli che per primi dovrebbero avere disponibilità del vaccino. Vogliamo la Scuola aperta, perché “a scuola ci si è, non ci si va”: chiediamo agli Assessori alla Sanità e all’Istruzione un maggior impegno sulla precisione di indicazioni e procedure da seguire a Scuola.

 

 

La Scuola della ripartenza.

UIL Scuola si è sempre posta a tutela della Scuola vera, quella aperta e popolata dalle persone: ben lontana dagli storytelling ministeriali. “La scuola è scuola solo a scuola”: scrive la nostra segreteria regionale.

30 – 50 – 75%: prima di dare i numeri, lo chiediamo a chi ci governa, si abbia chiaro che ad ogni misura corrisponde un duro lavoro di riorganizzazione da parte di tutti: dirigenti, segreteria, docenti e … famiglie!

Si riparta a gennaio con i numeri che saranno ritenuti sostenibili dalla nostra situazione provinciale nel suo complesso (non siamo pandemiologi, non ne abbiamo competenza!), ma lo si faccia avendo fin da subito un bell’obiettivo (importante anche dal punto di vista simbolico): la completa riapertura per il secondo quadrimestre.

 

 

Ripartenza e qualità della Scuola.

Data per certa la riapertura il 7 gennaio, una riapertura ridotta, UIL Scuola chiede – pretende che le classi di allievi non siano smembrate. Sarebbe irragionevole, privo di ogni fondamento pedagogico e didattico. Di Fiore: “Si deve operare per turnazioni, prevedendo l’alternanza di presenze a scuola, ma sempre nel rispetto dell’integrità del gruppo classe: perché la scuola è relazione, è socializzazione. Anche delle conoscenze.”

 

 

Calendario scolastico.

Si è appena accennato alla possibilità di un allungamento delle lezioni sino al 30 giugno. NO! Non in Trentino, in considerazione del fatto che moltissime sono le Scuole aperte, altre lo sono per la presenza degli insegnanti. In buona sostanza: le persone hanno continuato a lavorare, ed in difficoltà. Cosa regaliamo, un aumento di orario di lavoro? Chiediamo che il Ministero, applicando la dovuta flessibilità organizzativa regionale, permetta il riaggiustamento del calendario scolastico, in relazione delle diverse situazioni che si sono sviluppate.

 

 

Lotta al Precariato. Concorsi riservati

Con soddisfazione abbiamo appreso dalla stampa che la Finanziaria provinciale approvata pochi giorni fa, preveda nuove misure per il superamento del precariato: nuovi concorsi riservati a chi opera nella scuola in Trentino. Bene.

Ora è necessario fare in modo che tutte le prove concorsuali avvengano nel modo più trasparente ed oggettivo possibile: concorsi per soli titoli, culturali e di servizio. Se si vogliono o si debbono inserire anche delle prove, che queste siano mirate a graduare le persone. Non ad escluderle.

UILScuola chiede siano stabilizzate tutti i lavoratori che operano nella scuola da più di tre anni (molte ne hanno dieci e più). Sono docenti, amministrativi, tecnici, ausiliari che permettono alla nostra scuola di funzionare e di essere di qualità.

 

 

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Pietro Di Fiore

 

 

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