Per quanto siano esteticamente accattivanti i nuovi autobus decorati con una farfalla in stile “Belen”, ciò che abbiamo a cuore è in primo luogo la sicurezza e l’equa valorizzazione della “base” di lavoratori che costituisce l’effettivo motore dell’azienda. Si ripensino dunque gli investimenti e, come Uiltrasporti, non abbiamo dubbi sulla scelta politica di creare una nuova azienda unendo le tre controllate.
Le perplessità, semmai, già espresse nella riunione con i vertici aziendali, riguardano la destinazione delle risorse future di questa nuova realtà del trasporto pubblico trentino e non ci resta che ribadire quelle che per noi sono le priorità.
Abbiamo già chiesto le telecamere su tutti i mezzi (urbani ed extraurbani) per la sicurezza degli autisti e dei capitreno; figure professionali, queste, che negli ultimi anni sono state fin troppo svilite, tanto dagli utenti poco desiderabili quanto dai vertici aziendali, e che vista la responsabilità e il ruolo che ricoprono rischiando ogni giorno la propria incolumità, meritano più rispetto.
Molti Impiegati e meccanici, poi, meritano da anni una retribuzione più sostanziosa, visto l’incremento del lavoro e la riduzione del personale in questi settori. Si eviti, invece, una spartizione delle risorse tesa a incrementare gli stipendi di una dirigenza che con trascurabili sacrifici – il corrispettivo del costo di un solo dirigente – potrebbe rendere possibile la soddisfazione delle richieste di aumenti dell’intera officina.
A tale proposito abbiamo chiesto unitariamente un incontro per discutere di un accordo di secondo livello che non vede rinnovi dal 2001.
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Il segretario generale Uiltrasporti
Nicola Petrolli