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UIL SCUOLA – TRENTINO * ISTRUZIONE: « È EVIDENTE COME 25 ANNI DI PROVINCIALIZZAZIONE ABBIANO PIEGATO LA SCUOLA ALLE VOGLIE DELLA POLITICA DEI PARTITI»

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18.20 - mercoledì 17 aprile 2019

La Scuola necessita di interventi urgenti!

UIL Scuola: La Scuola chiede il cambiamento. È necessario: modificare la Legge sulla Scuola, attivare misure straordinarie per tutto il personale scolastico, aprire la stagione dei rinnovi contrattuali

Siamo giunti quasi al termine dell’anno scolastico ed il personale della Scuola attende, con malcelata impazienza, che il cambiamento cominci a mostrare il suo volto.

La scorsa settimana UIL Scuola ha inviato una lettera, di carattere politico sindacale, al Presidente della Giunta Provinciale ed all’Assessore competente ed una di carattere tecnico al Dirigente generale del Dipartimento.

Oggi è stata inviata una terza, necessaria, Nota al Presidente dell’APRaN.

In sintesi riportiamo le richieste avanzate: alcune necessitano di modifiche di legge sulla scuola, altre il tempestivo avvio dei rinnovi contrattuali.

Sull’autonomia scolastica

È evidente come 25 anni di provincializzazione abbiano piegato la Scuola alle voglie della politica dei partiti: sperimentazioni metodologiche invasive; controllo sulla mobilità dei Dirigenti Scolastici; valorizzazione dei docenti tutt’altro che trasparente; valorizzazione solo di alcuni profili professionali sono degli esempi.

UIL Scuola chiede sia aperto tempestivamente un tavolo di confronto sulla introduzione del Sovrintendente all’Autonomia della Scuola. Comunità educante e autonomia scolastica debbono essere le finalità di una rinnovato ordinamento: di una nuova Governance.

In questa ottica è necessario rivedere e separare i diversi compiti dei tre organi della scuola: Consiglio dell’Istituzione, Dirigenza Scolastica e Collegio dei Docenti.

Oltre a ciò: siano definitivamente cancellati gli ambiti territoriali e la cosiddetta “chiamata diretta”; siano tolte le rigide previsioni metodologiche imposte all’interno del Piano Trentino Trilingue.

Di Fiore: “Il potere provinciale deve ripristinare un limite invalicabile: le comunità educanti, in rete sono dei mondi da rispettare, da custodire, da valorizzare”.

Precariato e stabilizzazioni.

Sul fronte delle stabilizzazioni e del rischio di perdita di personale con grande competenza, acquisita in anni di servizio, vi sono delle vere emergenze. In ragione del fatto che nelle altre regioni il concorso riservato è già in corso, spingendo a parteciparvi diversi docenti della provincia di Trento, preoccupati per i tempi di avvio delle diverse procedure provinciali. UIL Scuola chiede vengano approvati, a brevissimo, i bandi di concorso, riservati ai docenti della Scuola Primaria, a quelli della Secondaria abilitati e non, ai colleghi della Formazione Professionale e a tutto il personale ATA.

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UIL Scuola chiede sia notevolmente incrementata la presenza di assistenti educatori provinciali in progressiva sostituzione del personale esterno, contrattualizzato attraverso convenzioni con società private.

Rinnovo contrattuale.

In queste ore la UIL Scuola ha inviato all’APRaN la richiesta di apertura di un tavolo tecnico volto a fornire indicazioni condivise (Agenzia e OOSS) sulle modalità applicative di alcune norme contrattuali che hanno generato confusione e/o diversa applicazione. Si prosegua con la negoziazione volta a raggiungere un nuovo accordo contrattuale per tutto il personale della Scuola.

UIL Scuola chiede:

X i Dirigenti Scolastici: a) superamento delle fasce di complessità attraverso una drastica riduzione. Modifica – abrogazione della clausola di salvaguardia; b) contrattazione dei criteri inerenti la mobilità; c) procedure trasparenti volte al reperimento del personale Ispettivo o destinato ad incarichi speciali.

X i Docenti: a) valorizzare la qualità e la peculiarità del lavoro dei docenti, oggi vittima delle logiche burocratiche e quantitative imposte da chi non conosce la Scuola; b) rimettere al centro il lavoro d’aula: i capaci e i meritevoli, ancorché privi di mezzi, debbono poter raggiungere i più alti gradi dell’istruzione; c) una Scuola dell’integrazione, volta all’inclusione, deve investire sulla propria capacità di dare Risposte Educative Speciali ai bisogni educativi speciali. Un investimento deve essere fatto sia dal punto di vista della formazione, sia da quello della massima diffusione delle buone pratiche; d) attribuire risorse per il riconoscimento degli scatti di anzianità già maturati.

X i Docenti della Formazione Professionale: armonizzare il profilo del personale docente della formazione professionale a quello dei propri colleghi della Scuola a carattere statale.

X il Personale non Docente: a) rivedere i mansionari dei diversi profili: l’applicazione del testo vigente ha creato notevoli disagi e differenze applicative; b) valorizzare tutti i profili, partendo dal ruolo del collaboratore scolastico: “per chi suona la campanella?”; c) attribuire risorse per il riconoscimento delle progressioni di carriera maturate.

Per far tutto questo è necessario uno stanziamento “ad hoc”: il personale scolastico è in grande sofferenza anche perché 10 anni di blocco contrattuale lo ha relegato all’ultimo posto di tutto il comparto pubblico. Un esempio: le quote aggiuntive provinciali di fatto sono ferme dal 2004. Vi è stato un leggero ritocco nel 2008-2009. Tutto qui.

UIL SCUOLA chiede al Presidente Fugatti di seguire l’esempio del Presidente Kompatscher: è di pochi giorni fa l’impegno del presidente della Provincia di Bolzano di stanziare, attraverso la prossima manovra provinciale di assestamento e la finanziaria per il 2020, un fondo apposito per i rinnovi di comparto.

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