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UIL SCUOLA * PUBBLICO IMPIEGO – RINNOVO CONTRATTO: DI FIORE, « ATTRIBUIRE IMMEDIATAMENTE LE RISORSE ECONOMICHE, RIMEDIARE VELOCEMENTE AGLI ERRORI COMMESSI NEL 2010 E 2014 »

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19.33 - mercoledì 2 marzo 2022

Uil Scuola: siano immediatamente attribuite le risorse economiche accantonate, si costruisca un contratto unico per la Scuola, si apra una nuova stagione delle relazioni sindacali perché la scuola è una comunità. Collegiale

Appena terminato l’incontro che l’Assessore Spinelli ha organizzato convocando le Organizzazioni Sindacali del Pubblico Impiego. Rinnovi contrattuali a poco più di due mesi dalla firma del Protocollo d’Intesa con il Presidente Fugatti: questo l’oggetto dell’incontro. Tanti i temi trattati, anche in considerazione del fatto che erano convocati tutti i comparti, dagli enti locali alla sanità alla scuola.

Per la UIL Scuola è intervenuto Di Fiore, ricordando come il nostro Sindacato, che ha fortemente voluto e ottenuto l’impegno finanziario per i rinnovi, abbia le idee chiare: attribuire immediatamente le risorse economiche, rimediare velocemente agli errori che sono stati commessi nel 2010 e nel 2014.

A questo primo incontro “collettivo”, è necessario dar seguito con un momento di confronto prima dell’invio delle direttive in APRaN. Direttive che dovranno essere chiare negli obiettivi condivisi, ma flessibili nelle modalità per raggiungerli.

Aumento inflattivo e buoni stipendi: la vera ed unica valorizzazione. Una volta assegnati gli aumenti previsti dal Protocollo presidenziale, è necessario proseguire il confronto per far fronte all’emergenza inflazionistica che si sta evidenziando. Negli ultimi tempi molto si è (s)parlato di modifica delle carriere dei docenti: ricordiamo ancora una volta come la vera valorizzazione passa dal rinnovo dei contratti di lavoro. Un contratto bloccato disconosce la qualità del lavoro e colpisce tutti: bravi (tantissimi) e meno capaci (pochi), senza neanche cercare gli strumenti per sostenere e indirizzare quelle poche persone che hanno effettivamente sbagliato mestiere.
Contratto unico per la Scuola. Chiediamo un unico contratto per tutto il personale scolastico: non c’è ragione di avere un contratto per il personale docente ed uno per il personale non docente. Sui diritti fondamentali di lavoratrici e lavoratori non possiamo fare differenze. Mobilità, valorizzazione dell’esperienza lavorativa, congedi e permessi: diritti che debbono essere armonizzati.

Al centro il lavoro d’aula. Serve un contratto chiaro, senza ambiguità, che rimetta al centro il lavoro che si fa in classe: ripristiniamo le indicazioni del contratto nazionale sulle ore da destinare agli organi collegiali. Una Scuola di qualità necessita della massima attenzione al lavoro in classe, con i ragazzi. Sburocratizzazione e snellimento delle procedure debbono essere i primi obiettivi dei rinnovi contrattuali.

Liberare lo spazio per pensare. Le teste ben piene (di procedure) non hanno più il tempo di pensare / studiare / ricercare / scoprire / inventare. Dalle teste ben piene alle teste ben fatte, scriveva Morin. La Scuola che coltiva il pensiero convergente ed il pensiero divergente ha bisogno di personale tutelato e trattato con cura.

Un Contratto per le comunità scolastiche. La triplice emergenza sanitaria, economica e sociale ha messo in chiara luce la necessità di far ripartire il nostro Paese su due potenti pilastri: coesione sociale e buona occupazione. Ma ancor più ha dato un segnale inequivocabile: insieme ce la faremo.
Insieme dobbiamo pensare ad un contratto utile all’intera Comunità Scolastica. In quest’ottica UIL Scuola chiede sia potenziato il sistema delle relazioni sindacali, perché una Comunità vive di confronto, di condivisione, di collegialità. Appare ineludibile reinserire quella parte dell’organizzazione del lavoro, ovviamente non di carattere generale, che ha immediato riflesso sulle condizioni di lavoro delle persone.

Di Fiore: “Al decisore politico chiediamo quindi di avviare tempestivamente il confronto tecnico – politico: ricerchiamo all’interno della via contrattuale la possibilità di valorizzare tutte le persone di scuola. Alla fine di marzo vogliamo avere le direttive in APRaN.
Quanto alle relazioni sindacali c’è chi, in un’ottica prettamente corporativa – non certo unitaria e collegiale, ritiene che anche a Scuola si debbano poter subire e impartire ordini.

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In UIL Scuola – Voce Libera della Scuola – siamo persone libere:
non vogliamo dare ordini, né riceverli!

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