Trento è pronta all’ ”invasione alpina” con la città addobbata a festa per accogliere tutte le persone che parteciperanno all’adunata.
Anche la Provincia chiude i battenti per la giornata dell’11 maggio, per evitare che all’afflusso degli alpini si aggiungesse anche quello dei dipendenti provinciali.
Ovviamente rimangono aperte le strutture collegate alla “protezione civile” quindi i Vigili del Fuoco permanente, rafforzati nei numeri e nei turni e la Centrale Unica d’Emergenza, chiamata a rispondere a tutte le chiamate del 112 che ci saranno in questi giorni di festa.
Il problema sollevato dalla Uil Fpl sulla Centrale Unica d’Emergenza è la presenza risicata di personale (ad oggi gli operatori in servizio sono 12) e la richiesta di assumere più personale per equipararsi ai numeri di Bolzano (presenti 21 operatori).
Vero che la Provincia ha già in cantiere 2 nuove assunzioni, ma lo specifico profilo di “operatore di centrale” necessita di una formazione, con esame finale, che viene effettuate presso al Centrale Operativa di Brescia, e quindi l’operatività piena di questo personale avviene solamente dopo un periodo di circa un mese.
C’è inoltre la problematica, non ancora risolta, dei turni di servizio massacranti, con riposi cancellati e periodi di lavoro continuativi superiori ai 10 giorni.
La Uil Fpl chiede di potenziare la Centrale Unica d’Emergenza con l’assunzione di nuovo personale in analogia a quanto fatto a Bolzano, in tempi brevi, e con uno specifico riconoscimento economico che valorizzi la professionalità di questi operatori che tutti i giorni rispondono alle chiamate d’emergenza del Trentino.
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La Segretaria Provinciale
UIL FPL Enti Locali
Marcella Tomasi