Giuseppe Varagone Segretario Provinciale della UIL FPL Sanità ribadisce che dopo la Regione Toscana e l’Emilia Romagna, con oggi anche la Regione Marche ha destinato più di 20 Mln di euro al Personale della Sanità Pubblica e Privata coinvolto nella gestione dell’ emergenza COVID-19 con un accordo tra la regione e le sigle sindacali di categorie.
Invece in Provincia di Trento continuiamo a sollecitare il Presidente della Giunta Fugatti a convocare urgentemente un tavolo con la presenza delle sigle sindacali per riconoscere un compenso economico ai lavoratori della Sanità Pubblica e Privata Trentina coinvolto nella gestione dell’emergenza COVID-19.
A noi preoccupa il fatto che già si inizia a parlare di una fase 2, come è giusto che sia ma, non vorremmo che il Personale Sanitario chiamato EROE in questi 2 mesi passi in secondo piano. Ricordiamo che dal Governo Nazionale sono stati stanziati più di 12 Mln di euro per fare fronte alla straordinaria emergenza COVID-19. Di questi soldi hai lavoratori non è arrivato ancora nulla!!!!
Riteniamo inadeguato e deludente il comportamento dell’Assessore alla Salute e alle Politiche Sociali Segnana perché non dimostra vicinanza e interesse al Personale Sanitario che rappresenta ma, si limita durante la diretta ad evidenziare i numeri dei contagi e il numero degli aventi diritto al Bonus alimentare, non intendiamo contestare ciò ma, potrebbe incaricare un funzionario della Provincia, mentre Lei a nostro avviso dovrebbe prendersi l’onere di far riconoscere il giusto compenso ai lavoratori impegnati in questa emergenza e la gestione delle politiche sanitarie messe in campo.
Ci viene continuamente richiesta la necessità di effettuare i Tamponi a tutto il personale coinvolto, cosa che ancora non viene fatta.
Ci segnalano ancora una volta la carenza di mascherine FFP3 nelle rianimazioni di Trento e Rovereto e nell’ Unità Operativa di Pneumologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento.
Riteniamo indispensabile che al Personale che opera nel Pronto Soccorso e nelle Radiologie vengano forniti di mascherine FFP2 o FFP3 e non di quelle chirurgiche. Questa situazione mette a rischio di contagio questi Professionisti, in quanto affluiscono utenti per altre patologie e al momento della presa in carico presentano sintomi di infezione COVID-19.
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Giuseppe Varagone
Segretario Provinciale UIL FPL Sanità