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TURISMO VALSUGANA: UPT-CONVEGNO S. CRISTOFORO, AUTENTICITÀ E SERVIZI ELEVATI

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11.35 - sabato 30 settembre 2017

(Fonte: Upt, Gruppo consiliare Unione per il Trentino) – «Pensare il turismo: strategie per laValsugana». Tavola rotonda. L’Unione per il Trentino ha aperto la riflessione sul futuro sviluppo turistico della Valsugana partendo da idee ed esperienze degli operatori.

Alta e Bassa Valsugana, ma anche Valle dei Mocheni e Tesino. Una riflessione di area vasta sul turismo di oggi e di domani. Promossa dal Coordinamento UpT Alta Valsugana e articolata in due ore di tavola rotonda al Lido di San Cristoforo.

Tutti concordi sulla bellezza del territorio. Una consapevolezza che comunque va rafforzata. Balneazione, sci, terme, natura, bike, golf, castelli: un territorio che offre un ampio ventaglio di opportunità e che non può essere considerato meta turistica «minore», come ha sottolineato il presidente dell’Apt Valsugana, Stefano Ravelli, visto che dopo Garda e Fassa in Trentino c’è la Valsugana quanto a numeri di presenze e arrivi. Il 50% italiani, l’altra metà stranieri. Equamente divisi tra strutture alberghiere e campeggi.

Qualità la parola chiave che ha attraversato il dibattito: chiedere qualche euro in più al turista, ma offrirgli autenticità e servizi elevati.

Indirizzi di saluto porti da Fabio Margoni, segretario organizzativo Alta Valsugana, Renzo Lenzi, Coordinatore Alta Valsugana, Annalisa Caumo, già operatrice turistica in Spagna e vicepresidente del Parlamentino dei territori, e dal consigliere provinciale e capogruppo Gianpiero Passamani, che hanno sottolineato come la Valsugana e le sue valli laterali abbiano un profilo ambientale e paesaggistico di valore, rappresenti una porta aperta verso il Nord-Est italiano, e sia necessaria una sempre maggiore unità di intenti tra operatori.

L’economista dell’Università di Trento Michele Andreaus ha ricordato come dal vicino Alto Adige si può importare una maggiore identità territoriale, attraverso gestione diretta, di gente del posto, delle strutture turistiche. Come la politica debba rivelarsi più capace di decidere. Come si debba puntare sul collegamento ciclopedonale da Civezzano a Pergine.

Il fatto che tra Pergine e il Lago di Caldonazzo ci sia un cavalcavia, che la SS 47 rasenti le spiagge e che la scorsa estate lavori sulla linea ferroviaria abbiano danneggiato cicloturisti e campeggiatori la dice lunga su come serva lavorare sulla coscienza del valore turistico della zona.

Come esponente del Comitato Castelpergine, il professor Andreaus ha anche ricordato che la sottoscrizione popolare per l’acquisto ha già raggiunto 700 persone singole e mezzo milione di euro. Una sottoscrizione che sta rappresentando un innovativo esperimento sociale.

Sul fronte ricettivo, soddisfatti tutti gli operatori dell’estate 2017, stagione da incorniciare. Bene gli alberghi (presente Walter Arnoldo, presidente Asat di Levico, che ha proposto l’idea di un museo dell’acciaio al posto dell’Acciaieria di Borgo e di portare la bandiera Arancione a Levico), bene i bed & breakfast (con il marchio di qualità, triplicati negli ultimi 10 anni, ha ricordato la presidente provinciale Stefania Angeli).

Molto bene anche le «Vacanze in Baita», molto diffuse in val dei Mocheni, Lagorai e Tesino. Franco Ferrai e Marika Sammartano hanno proposto agevolazioni per il recupero delle baite e interventi per lo sgombero neve delle strade per una maggiore fruizione invernale di questo tipo di vacanza.

Stefano Casagranda, imprenditore nel settore noleggio bike e e-bike, guarda con fiducia a un progressivo sviluppo del settore in collaborazione con le strutture ricettive e all’esperienza altoatesina di allestimento di noleggi nei vecchi capannoni a ridosso delle linee ferroviarie e delle stazioni.

Valore aggiunto della Valsugana, le terme. Per quanto riguarda quelle di Levico, la presidente di Levicofin Donatella Bommassar ha ricordato il progetto di ampliamento presentato alla Provincia Autonoma di Trento, il prolungamento della stagione termale, l’interesse per il wellness e i 70 dipendenti delle Terme, che ne fanno una vera e propria «industria dell’acqua» per la valle.

Luca Decarli, Presidente Apt Piné-Cembra, ha ricordato come le Apt non debbano essere viste dagli operatori come organi burocratici e come il Trentino non debba sentirsi, per l’offerta turistica, un «fratello minore» del vicino Alto Adige.

Conclusioni affidate al consigliere provinciale Pietro De Godenz, che ritiene la Valsugana in grado di garantire un’offerta turistica «estiva» che vada da marzo a ottobre, con molte potenzialità. Bene l’impegno della Provincia per l’innevamento garantito in Panarotta.

 

 

 

 

 

Foto: archivio Apt Valsugana

 

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