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TRENI TRENTO-VERONA: CIVETTINI, GLI STRANIERI ARRIVANO FINO A BOLZANO CON 2,60 €

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17.00 - martedì 5 settembre 2017

(Fonte: Claudio Civettini) – Treni tratta Trento-Verona, sicurezza e legalità. Trasgressori arroganti padroni incontrollati della situazione. Si programmino controlli mirati contro il bullismo di questi trasgressori. La Provincia vuole cogliere questo grido d’allarme?

Pare decisamente prezioso allorquando i cittadini, anziché limitarsi a generiche lamentele, che pure sembrano giustificate da situazioni e contesti, quelli attuali, ben poco favorevoli sotto molti punti di vista, si attivano in prima persona per segnalare disagi che le Istituzioni hanno il dovere, in quanto tali, non solo di prendere genericamente in considerazione, ma di affrontare e risolvere in modo efficace e, possibilmente, nel più breve tempo possibile.

E’ in questa prospettiva che un cittadino ha scelto di richiamare l’attenzione del sottoscritto, con tanto di documentazione, su un fatto sul quale vale la pena soffermarsi.

Si tratta di foto emblematica scattata da questo cittadino nella giornata di mercoledì 30 agosto che dimostra come sulla tratta ferroviaria Verona-Bolzano, ogni mattina, vi siano purtroppo i soliti furbi; proprio quelli che poi – talvolta – degenerano con atteggiamenti di violenza gratuita verso i controllori, come è stato ad Ala nei giorni scorsi.

Come infatti si può evincere dalla foto, diverse persone di nazionalità di straniera a bordo del treno che parte alle 6.27 da Verona (Regionale 2744), pagano soltanto un misero biglietto Verona-Domegliara dal ridicolo prezzo di 2,60 Euro, per poi “conquistare” l’intero treno e l’intera tratta, chi fermandosi a Rovereto, chi a Trento e via via fin su a Bolzano.

Il tutto a spese dei contribuenti e di chi possiede regolare biglietto o abbonamento. Chi arriva a Bolzano fa così un viaggio di 2 intere ore pagando, di fatto, una miseria.

La situazione, insomma, è sempre la solita: il povero malcapitato controllore trova sia chi il biglietto proprio non ce l’ha, sia chi – avendolo – non l’ha obliterato, oppure possiede un titolo di viaggio scaduto (come si può sempre vedere in foto), perché doveva fermarsi a Domegliara.

Da Domegliara, come noto, il tragitto è lungo e la Pofer difficilmente è presente sul treno per far rispettare le regole. E così accade che questi trasgressori, ignorando o disprezzando leggi e regolamenti, possano continuare ad agire indisturbati.

Ora, poiché quella poc’anzi segnalata è una situazione diffusa e ricorrente, chiara è la necessità della ricerca di una soluzione al fenomeno, che potrebbe essere – per esempio – quella di istituire presidi fissi sui treni più “caldi” rispetto a quanto denunciato, tipicamente quelli del primo mattino.

Alla luce di quanto detto, pare altresì chiara la necessità di investire della questione l’Amministrazione provinciale affinché, mediante i canali ritenuti più opportuni ma in tempi il più possibile rapidi, si decida a risolverla.

Questo, anche e soprattutto per far fronte a quel bullismi dilagante nei soliti trasgressori, dove, ad ogni minimo controllo, scatenano le sempre più numerose e inaccettabili aggressioni ai controllori che, una volta per tutte, non si possono lasciare soli al fronte di questi micro criminali che denotano una volontà di offendere, oltre che i servizi erogati, anche coloro che da trentini o italiano, si comportano correttamente e pagano il dovuto.

 

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Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere interroga il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente per sapere:

 

• Se era a conoscenza di quanto descritto e documentato in premessa circa il fatto che, diverse persone di nazionalità di straniera a bordo del treno che parte alle 6.27 da Verona (Regionale 2744), pagano soltanto un misero biglietto Verona-Domegliara dal ridicolo prezzo di 2,60 Euro, per poi “conquistare” l’intero treno e l’intera tratta, chi fermandosi a Rovereto, chi a Trento e via via fin su a Bolzano – il tutto a spese dei contribuenti e di chi possiede regolare biglietto o abbonamento -, col risultato che chi arriva a Bolzano fa così un viaggio di 2 intere ore pagando, di fatto, quasi nulla;

 

• Se a conoscenza di quanto descritto al punto precedente, quale sia l’input politico dato per la repressione di questi metodi che oltre a creare un danno economico al servizio, offendono coloro che invece pagano il dovuto e si comportano civilmente;

 

• Nel caso vi fosse conoscenza di questi meccanismi e atteggiamenti, se si voglia adottare l’ipocrisia di una ingiusta tolleranza o se vi sia la volontà di perseguire anche questi atteggiamenti;

 

• Nel caso si vogliano perseguire e dare sicurezza agli operatori ferroviari, come, attraverso quali strategie e con quali accordi con le Forze dell’ordine, si intenda reprimere con convinzione questi comportamenti inaccettabili;

 

• Se condivida l’idea che una simile situazione richiederebbe una soluzione, come quella di istituire presidi fissi sui treni più “caldi” rispetto a quanto denunciato, tipicamente quelli del primo mattino;

 

• Entro quali termini e secondo quali modalità, anche interfacciandosi con Trenitalia e con le autorità preposte alla sicurezza, intenda attivarsi per rendere concreta siffatta soluzione.

 

 

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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