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LANCIO D'AGENZIA

TRANSDOLOMITES * PROGETTO FERROVIA AVISIO: PRESIDENTE GIRARDI: « SÙBITO LA REALIZZAZIONE, IL TRENTINO È ANNICHILITO E INCAPACE DI PARTORIRE UNA VISIONE DI FUTURO » (VIDEOINTERVISTA OPINIONE)

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15.46 - giovedì 13 maggio 2021

 

 

 

Conferenza stampa, giovedì 13 maggio 2021 – Progetto Ferrovia Avisio subito

Chi governa adotta la strategia del perdere tempo confidando che i proponenti si stanchino. Tirano a campare anche qui confidando nel fatto che la gente con il passare del tempo dimenticherà.
Purtroppo per loro Transdolomites non si stanca, non dimentica anzi è qui a ricordare alcune cose importanti a coloro che sedendo nelle Istituzioni provinciali hanno cercato di rimuovere con un colpo di spugna. Siamo qui presenti ad alzare la voce pretendendo il rispetto delle Istituzioni provinciali e dei Comuni nelle quali si sono manifestate legittime indicazioni di indirizzo sul tema della Ferrovia Avisio. Chiediamo il rispetto della sovranità delle Istituzioni che significa rispetto della volontà e della sovranità dei cittadini.

Prefazione
Il 26 aprile 2021 correva il ricordo dei 125 anni di esercizio della Ferrovia della Valsugana. Circa 6 mesi per la realizzazione di progetti, poco meno di 2 anni di lavoro; dal giugno 1894 al 26 aprile 1896 x 65 km di linea.
Ferrovia Ora-Predazzo, iniziata nell’inverno 1915 –16, entrò in funzione solo nel febbraio 1918 malgrado l’importante variazione del progetto da Cavalese a Predazzo che la fece deviare sul fondovalle .
Tramvia Trento-Malè , I lavori di costruzione della tranvia furono avviati il 1º aprile 1907 e il 15 luglio 1909 le prime elettromotrici effettuarono un viaggio di prova fra Mezzolombardo e Trento, mentre il primo treno con passeggeri a bordo, destinato agli azionisti, circolò sull’intero tragitto Trento-Malé il 13 settembre dello stesso .
Ferrovia Mori-Arco-Riva, Nel marzo 1890 iniziarono i lavori. L’inaugurazione della ferrovia si tenne il 28 gennaio 1891.
Settembre 1891 la Giunta comunale di Trento approva una delibera per chiedere al governo centrale la concessione per avviare gli studi per il collegamento tramite rotaia di tutte le valli trentine con il capoluogo. Gennaio 1892 da Vienna giunse l’approvazione e nella primavera 1892 si avviarono i rilievi.
Provincia Autonoma di Trento, 2008 ( da Metroland ) al 2021: parole, promesse e nemmeno una traccia di progetto.

Iniziò così l’avventura di Metroland 2008-2009)
Nel corso dell’affinamento del progetto del Brennero e parallelamente con la redazione del Piano Urbanistico Provinciale era andata consolidandosi l’ipotesi di creare una rete ferroviaria provinciale di collegamento intervallivo in grado di connettere tra loro le principali realtà del territorio e di migliorare l’accessibilità al corridoio del Brennero.
Il progetto denominato “ Metroland “ ha individuato cinque corridoi interni di connessione intervalliva che sono stati recepiti nel PUP con un’esplicita raccomandazione di ulteriore approfondimento demandata al Piano provinciale della Mobilità. ( mai realizzato)
L’intento era quello rafforzare l’integrazione e dello sviluppo bilanciato delle valli il piano in particolare per l’accesso alle località turistiche”
Al termine della lunga Relazione della TPS che nel 2008 venne incaricata di valutare l’idea Metroland , nel capitolo finale che riguarda le “ Considerazioni di sintesi” intervenendo sul ruolo e integrazione del progetto nella rete provinciale di trasporto collettivo invita ad affinare il progetto Metroland ponendosi l’obiettivo di massimizzare l’utenza direttamente servita in modo da contenere i costi di gestione dei servizi su gomma di adduzione alle stazioni e più in generale dei servizi di trasporto pubblico da mantenere in “ parallelo “ a Metroland ( quindi fermate capillari ferroviarie e maggior servizi pubblico su gomma di adduzione alle fermate ferroviarie.
La relazione interviene sul potenziale ruolo di riqualificazione e valorizzazione di ambiti territoriali a valenza strategica, soprattutto turistica, che il sistema potrebbe svolgere attraverso una sua ricalibrazione ( treni meno veloci, percorso più flessibile della linea ferroviaria per riuscire a servire al meglio paesi e impianti di risalita) che lo mettesse nelle condizioni di assolvere alla duplice funzione di collegamento veloce sulle lunghe distanze e di servizio di distribuzione a basso quindi essere interessante valutare la possibilità di integrare nella linea Azzurra un collegamento in superficie fra Riva del Garda e la stazione di Arco, utilizzando ad esempio un sistema LRT (treno-tram), capace di garantire una buona capillarità lungo il percorso.
Un’applicazione analoga potrebbe riguardare, nel caso di adozione di un tracciato maggiormente integrato con il territorio, il comprensorio Fiemme-Fassa da Cavalese a Canazei. L’adozione di una tecnologia treno-tram consentirebbe in questo caso di connetter fra loro tutti i centri turistici e i principali impianti di risalita.

In questo solco si è mossa l’azione di Transdolomites , ossia rendere fattibile Metroland nelle Valli dell’Avisio proponendo per esse un modello sull’esempio svizzero simile tra l’altro a quello della Trento-Malè, Venosta, Pusteria.

Metroland venne annunciato con grande enfasi. Annunciato a ragione come una rivoluzione.
L’amministrazione Dellai si presentò con l’intento di procedere con determinazione sulla ferrovia, Non una mera dichiarazione d’intenti.
La ferrovia avrebbe rappresentato la salvezza della montagna, creare e condizioni per continuare ad abitarla colmando lo svantaggio che essa accumula rispetto alla disponibilità di servizi maggiormente disponibili nelle città . Un bilancio economico che allora si riteneva sostenibile ossia quello di spendere 3,5 miliardi di Euro spalmati sui 30 anni. Se in 10 anni erano stati spesi 2 miliardi di Euro in strade, orientare l’investimento sulla ferrovia negli anni a seguire stava a dimostrare la fondatezza del metodo.
Nel metodo non si nascondeva l’arroganza nei riguardi di chi all’interno di Transdolomites si adoperava volontariamente per dare forza all’idea ferroviaria nelle valli.
Il Treno di Transdolomites? Una riga sulla carta o poco più ebbe a dire L’Assessore Gilmozzi in una intervista rilasciata nel gennaio 2010.
Non passarono inosservate nemmeno le esternazioni del Ing. Raffaele De Col che a Segonzano nell’agosto 2010 ebbe a dire “ scordiamoci il progetto di ferrovia superficiale in Val di Cembra, c’è rischio di frane ed uno sviluppo ci sarebbe solo in galleria.” Un’affermazione che esula dal ruolo del tecnico e che dovrebbero essere proprie del politico.
(Si sono forse dimenticati del fatto che nell’idea di Metroland era previsto un tunnel di 28 km tra Pergine e Cavalese ove il per il solo tunnel l’importo previsto di ottocento milioni di Euro. Nota di Transdolomites)
Il nostro è un sospetto; La figura dell’Ing. De Col ha pesato in modo determinate sul fatto che la ferrovia delle valli dell’Avisio non s’à da fare???
Ma sulla questione della Val di Cembra una risposta la possiamo dare. Già nel 1892, il Comitato Centrale di Treno si era dedicato a seguire due progetti ferroviari per la Val di cembra; quello in sponda destra e quello in sinistra. Le valutazioni furono legate all’efficacia del percorso proposto, economiche e geologiche. La sponda destra venne opzionata perché maggiormente abitata e per la maggiore solidità della struttura.

Il senso ed il valore delle Mozioni
La mozione è un atto consiliare di indirizzo politico, un documento tipico che ogni consigliere può presentare per promuovere un dibattito e una deliberazione dell’Assemblea su qualsiasi argomento che si ritenga essere di interesse per il Consiglio provinciale.
Con la presentazione di una mozione, pertanto, non si intende solo conoscere la condotta politica della Giunta su di un particolare problema ma si vuole anche contrapporre l’indirizzo politico del Consiglio a quello seguito, o che sta seguendo, la Giunta. In altre parole la mozione provoca un giudizio dell’intero Consiglio sull’attività della Giunta e vincola politicamente la stessa al comportamento e agli indirizzi specificati nel documento approvato. Fonte https://www.consiglio.provincia.tn.it
Il Presidente del Consiglio ha il compito di tenere in evidenza gli impegni assunti con le mozioni e di informare di eventuali scadenze i soggetti tenuti agli adempimenti previsti. Periodicamente chiede informazioni al Presidente della Provincia circa lo stato di attuazione delle mozioni che impegnano l’Esecutivo.

In Italia, la mozione è un testo sottoposto al voto in un’assemblea elettiva (Camera, Senato, Consiglio regionale, ecc.) teso ad indirizzare la politica del Governo (o della Giunta, nel caso degli Enti locali) su un determinato argomento.È quindi il principale strumento dell’attività di indirizzo politico degli organi rappresentativi nei confronti del potere esecutivo.
Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Mozione#

Perché focalizzare l’attenzione sul ruolo delle mozioni?

Per ricordare gli Atti delle Istituzioni trentine.
A seguito di un periodo di mancato confronto tra la PAT e Transdolomites , una prima svolta si ebbe con la Mozione N. 38 del 12 giugno 2014 del Consiglio provinciale per iniziativa dell’allora Vice Presidente Diego Mosna.
“Acquisita l’evidenza che il Progetto Metroland non appare ad oggi realizzabile, a causa della contrazione del bilancio provinciale che comporta un ridimensionamento nel piano delle opere pubbliche, si sta manifestando da parte della Giunta provinciale, e in particolare del Presidente Rossi e dell’Assessore Gilmozzi, un’attenzione seria e costruttiva nei confronti dell’operato e delle proposte dell’Associazione Transdolomites.

Ciò porta a ribadire la centralità dell’investimento su rotaia, ma in un quadro di maggior
sostenibilità economica e ambientale. Si stanno gettando le basi per una nuova modalità di rapporto tra Associazione e Provincia che, conseguentemente, apre ad una collaborazione con i comuni di Fassa, Fiemme e Cembra. “
Da qui, la posizione all’unanimità scaturita in Consiglio della P:A:T
“IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
impegna la Giunta provinciale
1. ad avviare nel più breve tempo possibile lo studio di fattibilità di una ferrovia che colleghi Trento con le valli dell’Avisio, approfondendone, tra l’altro, gli aspetti finanziari;
2. a coinvolgere nella redazione dello stesso le istituzioni del territorio e le associazioni di cittadini costituite per questo scopo, in particolare valorizzando l’attività di studio ed approfondimento realizzati in questi anni dall’associazione Transdolomites.

Dalla fine del 2016 alla primavera 2018 le petizioni sono state discusse e deliberate in mozioni da parte dalle seguenti amministrazioni;

Comunità della Valle di Cembra, Comunità Territoriale Valle di Fiemme, Comun General de Fascia,
Comune di Pozza di Fassa, Soraga, Moena ,Predazzo, Ziano, Cavalese, Castello-Molina, Capriana,
Altavalle, Cembra Lisignago, Giovo, Segonzano e Trento.

Le dichiarazioni e le promesse degli ultimi anni

L’attenzione sul tema della ferrovia Avisio sino al 2019 è stata viva.
Nel 2018 inserita nel programma di coalizione per le ultime elezioni provinciali si presume che queste “ promesse “ generino anche un consenso da parte dell’elettorato. Ma se questi impegni vengono accantonati, allora non si parla più di promesse bensì di un metodo volto a imbrogliare i cittadini. I Consiglieri Luca Guglielmi, Gianluca Cavada, Alessandro Savoi per la coalizione di centro destra sono a conoscenza dei contenuti del programma elettorale del loro Gruppo?

Il Consigliere Pietro Degodenz ( della minoranza in Consiglio) non ha forse abbracciato la causa ferroviaria durante la campagna elettorale? Ebbene che fine hanno fatto in questi anni? Dove sono spariti ? Per il fatto che non si sono impegnati per le loro valli sul fronte dello studio di fattibilità meritano di essere considerati dei traditori, ma in troppi nel Consiglio provinciale hanno pensato bene di starsene dietro le quinte.
Che fine ha fatto il milione di Euro che la Terza Commissione legislativa nel 2013 aveva deliberato per lo studio di fattibilità della ferrovia Avisio? Che fine hanno fatto i centomila Euro stanziati nel 2017 a parziale copertura dello studio di fattibilità?
Ricordo poi le esternazioni del Presidente della Giunta provinciale. Maurizio Fugatti; Le Olimpiadi in ferrovia e la ferrovia Avisio tra le priorità come annunciato a conclusione del percorso di “ ascolto “ delle valli in occasione degli Stati Generali della Montagna e ripreso nella due giorni a Comano Terme in conclusione del citato percorso.
Ma a proposito di ascolto, pesa il fatto delle mail che Transdolomites ha inviato alla Presidenza con la richiesta d’incontro, cui si aggiungono due visite all’Ufficio di Segreteria per lo stesso motivo.

Tutto lettera morta. E non sia mai detto che non abbiamo cercato il dialogo ed il coinvolgimento dell’Esecutivo. Questo vale per chi oggi governa e per chi governava.
Ben altro era il metodo di ascolto ai tempi dell’Imperatore Francesco Giuseppe che , malgrado non si votasse ai quei tempi, ben altra attenzione ebbe nei riguardo delle idee che venivano proposte dal basso. La storia delle ferrovie del Trentino ne è stata la dimostrazione.
Ed ancora in quanto a promesse

La testimonianza che ci ha lasciato la storia la dobbiamo a Paolo Oss Mazzurana, il quale spronò a rimanere liberi da ogni condizionamento nel nostro pensiero come nell’agire. Nel testo “ il progresso al potere “ Gli è solo qui da noi che per lunga abitudine si usa rifiutarci ogni riforma organica, di cui gli altri paesi fruiscono da secoli, e si cerca di contentarci a piccoli e per di più , inconcludenti favori, che di volta in volta si debbono invocare come una straordinaria concessione di benevolezza. Ora l’essere così abituati non è tanto colpa di chi ci ha spinti, quanto di noi che vi ci siamo lasciati spingere.”
“Sempre avanti dunque, con la coscienza di popolo che ha fiducia nel proprio avvenire”

Davanti a queste affermazioni forti, l’Imperatore non fu contrariato, anzi nutrì una grande ammirazione auspicando che ogni città possa avere alla guida altrettanti Podestà di valore come quello di Trento. Questo gli comportò il titolo di Cavaliere di ll Classe dell’Ordine della Corona Ferrea concessogli e consegnatoli direttamente nelle sue mani dallo stesso Imperatore Francesco Giuseppe l.

I nostri cosidetti “ democratici” la considerazione nei riguardi di chi è portatore di visioni e quello di prenderli a pesci in faccia.
Questo è un severo monito che rivolgiamo alle Valli dell’Avisio, al Trentino, addormentato, annichilito su se stesso incapace di partorire una visione di futuro senza dimenticare che dalle grandi crisi si è usciti dando retta ai visionari e che nelle grandi crisi non c ‘è povertà più grande della povertà di uomini visionari. Alzate la testa, prendete in pugno il vostro futuro senza accettare proposte al ribasso che non portano a niente

Per la Ferrovia Avisio chiediamo : Progetto subito

 

*
Massimo Girardi
Presidente Associazione Transdolomites

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