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LANCIO D'AGENZIA

TRANSDOLOMITES * MOBILITÀ E TURISMO: GIRARDI, « INVESTIRE IN TRASPORTI PER REALIZZARE LA PIÙ GRANDE PERLA DOLOMITICA E ALPINA AL MONDO »

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09.08 - sabato 27 giugno 2020

Investire in trasporti per realizzare la più grande Perla dolomitica e alpina al mondo. La gente riprende a muoversi con prudenza ma con progressiva crescita su treni , metropolitane autobus . Come adesso riconoscono anche i virologi, i luoghi a rischio non erano i mezzi di trasporto pubblico ma erano altri: l’83% dei contagi si sarebbero contratti negli ospedali, nelle Rsa e nelle abitazioni dei positivi in quarantena domiciliare. Usando le minime precauzioni viaggiare sui mezzi pubblici è dunque sicuro ed è è un efficace contributo al contenimento delle emissioni inquinanti prodotte dal traffico.

A proposito di inquinamento un campione rappresentativo di cittadini europei che hanno risposto al sondaggio realizzato da YouGov per conto della NGO Transport & Environment and the European Public Health Alliance ritiene che non si debba tornare ai livelli di inquinamento pre-emergenza sanitaria, sintomo che buona parte della popolazione è consapevole di quanto l’inquinamento dell’aria sia una delle sfide fondamentali per il prossimo futuro.

Il futuro si pianifica contrastando la mobilità che si basa sull’uso dell’auto privata investendo con sempre maggiore determinazione in servizi ed infrastrutture di mobilità pubblica.

Ad avvalorare il sostegno in questa direzione il 17 luglio 2019 , in occasione del suo primo discorso da presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen ha messo nettamente la sostenibilità al centro della sua visione dell’Europa. L’obiettivo molto sfidante che ha posto la von der Leyen, è appunto la neutralità carbonica del continente, zero emissioni di CO2, al 2050.

Per raggiungere questo obiettivo è stato lanciato lo European Green Deal, un patto verde europeo per orientare gli investimenti comunitari verso attività più sostenibili e accompagnare il continente in una giusta transizione energetica e garantire che il passaggio da un’economia basata sull’utilizzo di combustibili fossili ad un modello decarbonizzato possa risultare sostenibile anche dal punto di vista sociale. Un piano di investimenti sostenibili che in questo inizio 2020 è stato indicato in mille miliardi in dieci anni.

Più di una sono le azioni che sono all’ordine del giorno dell’agenda europea tra le quali il Next Generation EU un nuovo strumento per la ripresa da 750 miliardi che rafforzerà il bilancio dell’UE con nuovi finanziamenti raccolti sui mercati finanziari per il periodo 2021-2024.

L’accordo definivo che dovrà regolamentare obiettivi e le modalità di concessione dei finanziamenti e/o prestiti prevede un calendario dei lavori sono al gennaio 2021, ma sin da oggi è importante che gli Stati membri dell’U.E ( per Stati membri si intende non solo il gruppo dei 27 ma anche Regioni, Province) siano in grado di comprendere la grandi opportunità legate a tutta questa serie i azioni e attivino un percorso progettuale il linea con le politiche programmatiche europee tra le quali a pieno titolo figurano il turismo ed i trasporti. Questa è l’occasione per mirare a progetti ambiziosi . Confidare su quelli di basso profilo significa non avare colto il significato della sfida che ci aspetta e delle opportunità che potrebbero derivarne.

E’ su questo ordine di consapevolezza che a partire dalle Dolomiti sino ad arrivare alle Alpi dobbiamo produrre una visione ed una progettualità cha faccia comprendere in casa nostra ed a Bruxelles che il progetto Transdolomites è un progetto locale ma allo stesso tempo al 100% europeo

Esso si propone di realizzare una visione su come costruire uno scenario innovativo di mobilità dolomitica e più in avanti alpina alternativa all’utilizzo dell’auto e tutto ciò attraverso l’intermodalità tra trasporto pubblico locale, ferrovia, piste ciclabili, impianti di risalita, rete dei sentieri.

 

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Partiamo da due concetti di base;

1) l’Associazione Perle delle Alpi. Il marchio Alpine Pearls riunisce 21 località turistiche delle Alpi impegnate a promuovere vacanze ecocompatibili e soluzioni di mobilità innovative a tutela dell’ambiente.

2) il Dolomiti Supersky , il carosello tra piste e impianti più vasto al mondo che sta dimostrando di rivelarsi utile non solo per l’inverno ma anche per l’estate. Uno spazio senza confini

La situazione attuale delle valli dell’Avisio vede il TPL, pista ciclabile, impianti di risalita , rete dei sentieri ,come elementi strategici per il settore del turismo ma , non si parlano. Ognuno cammina per la sua strada.

Questo significa perdere importanti opportunità che potrebbero invece derivare da una maggiore integrazione tra i soggetti citati.
Gli impianti di risalita sono stati costruiti in posizioni finalizzate a rispondere a bisogni puntuali non di sistema con un mondo dei trasporti maggiormente articolato.
Nonostante ciò da qualche anno a questa parte le società degli impianti di risalita hanno compreso di rivestire un ruolo importante nello scenario della mobilità alternativa all’auto.

 

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Il modello che propone Transdolomites.
Si tratta di partire dal modello attuale implementandolo con i tasselli mancanti. Si tratta di individuare le zone ad es. la realizzazione di qualche altro impianto di risalita con partenza dal fondovalle potrà fare sistema con gli altri già esistenti. Un esempio riguarda Moena con la telecabina per Valbona. Soraga con la proposta del collegamento per Passo Carezza che potrà così collegarsi con gli attuali e futuri nuovi impianti sul versante di Nova Levante e Tires che puntano ad una mobilità senza auto per raggiungere il gruppo del Catinaccio.

A ciò aggiungiamo il collegamento ferroviario che da anni auspichiamo tra Trento e Penia di Canazei.

Il ruolo della ferrovia non sarà esclusivo , ossia fine a sé stesso per fare la spola tra i capolinea, ma inclusivo lavorando come un buon sarto.
Lavorando di ago e filo , la ferrovia cucirà un abito le cui parti saranno il TPL su gomma per l’ultimo miglio, la pista ciclabile, impianti di risalita , rete dei sentieri dovrà partire dai servizi di ferrovia.

Se questo focus delle Valli dell’Avisio lo allarghiamo con lo stesso metodo alla regione dolomitica ed alle Alpi Centrali ne risulterebbe una Perla che per la vastità geografica sulla quale potrebbe estendersi risulterebbe la più grande al mondo. Una Perla che comprenderebbe Italia, Austria, Svizzere e Germania che turisticamente potrebbe offrire una realtà internazionale “ senza auto”.

Lo slogan per le valli dell’Avisio potrebbe essere dal Brennero a Penia e magari al Fedaia in cremagliera senza auto.
L’esempio concreto ci viene dall’Anello d’Oro del Pilatus . Il punto di partenza dell’«Anello d’oro» nel cuore della Svizzera centrale è Lucerna che si raggiunge in ferrovia

Si naviga in battello sul lago dei Quattro Cantoni, ad Alpnachstad si sale sulla cremagliera più ripida del mondo e raggiungete la vetta del Pilatus a 2132 metri sul livello del mare. Da questa vetta con la funivia «Dragon Ride» e la cabinovia panoramica si scende verso Kriens. Dalla stazione a valle in cinque minuti di cammino si raggiunge la fermata del bus n. 1 che riporta comodamente a Lucerna.

Imparare da questo esempio svizzero significa fare in modo che l’emozione non sia solo il vivere la montagna , ma che questa emozione abbia inizio con il viaggio che ti porterà a raggiungere la destinazione. Qui sta il concetto del messaggio di Grande Bellezza ove la prima emozione è il come si viaggia.

Altro punto che riteniamo strategico in questo progetto dolomitico è che si proietta in uno scenario collocato in ambiente UNESCO.

La caratteristica delle Dolomiti UNESCO è di essere nove Sistemi dislocati in vari siti che si caratterizzano ciascuno per le proprie peculiarità. Con la nostra proposta dobbiamo e possiamo dimostrare che anche questi Sistemi si possono connettere con tutta la regione dolomitica.

La mappa in allegato che presenta il futuribile sistema ferroviario per il Trentino realizzata da Gabriele Dovolavilla, se integrata con la mappa degli impianti, dei sentieri, le ciclabili, TPL fornisce in modo chiaro l’idea di un territorio connesso capillarmente senza ricorrere all’uso dell’automobile.

Assieme agli studi economici, ambientali e sociali è questo l’obiettivo dello studio che Transdolomites commissionerà in Svizzera.

Abbiamo lavorato a lungo per arrivare a questo obiettivo. Tra luglio-agosto di quest’anno firmeremo il contratto con il Team di Willi Hüsler di Zurigo. Uno studio che per il metodo a cui si affiderà rappresenterà una novità per il Trentino.

 

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Massimo Girardi
Presidente di Transdolomites

 

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