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LANCIO D'AGENZIA

TRANSDOLOMITES * CIRCONVALLAZIONE TRENI: GIRARDI, « LA NOSTRA PROPOSTA, INTUBARE IL TRATTO DI FERROVIA DALLA PERIFERIA DI TRENTO ALLA STAZIONE »

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07.07 - sabato 1 gennaio 2022

Prendiamo spunto dalla recente proposta resa pubblica con la quale viene esternata la proposta di creare una collina a copertura dei binari della ferrovia a nord di Trento precisamente nell’area che separa Roncafort da Canova.

Concettualmente riteniamo che la proposta sia più che sensata e che da soluzione puntuale essa la si possa immaginare spalmata su un’area più vasta al fine di generare una ricaduta ed una riqualificazione urbana che giunga al cuore della città di Trento avendo come cuore pulsore la stazione dei treni.

Qualche anno fa Transdolomites, sempre per la stazione FS di Trento, invitava pubblicamente a prendere in considerazione l’esempio della stazione ferroviaria di Coira (CH). In quella cittadina abbiamo un esempio interessante di intermodalità in quanto la stazione sulla piastra sovrastante ospita i bus per il trasporto extraurbano. E’ situata sopra i binarie da essa si accede ai binari per mezzo di scale mobili e ascensori che servono direttamente ogni marciapiede.

Ribadito il fatto che la circonvallazione ferroviaria per i treni merci sia necessaria per deviare il traffico merci dall’area cittadina , quello di immaginare il trasporto delle merci sottoterra non riguarda solo Trento ma è presa in considerazione anche altrove. Ad es. nella vicina Svizzera, fonte LINK nel 2021 è stata approvata la proposta del trasporto merci sotterraneo. Terra di visioni la Svizzera, visioni però che sono l’ingrediente essenziale per concretizzare le scelte. Progetto visionario e futuribile che prevede la realizzazione di una sorta di metropolitana merci sotterranea nel cuore della Svizzera. Il Consiglio degli Stati, vale a dire la Camera dei Cantoni (la maggiore delle due istituzioni che compongono il Parlamento elvetico) ha approvato senza voti contrari la Legge che costituisce il quadro giuridico per poter realizzare un’opera di questo tipo. Investimento stimato in 30 miliardi di Euro in un orizzonte temporale stimato per il 2050 e spalmato su 500 km di rete sotterranea per il trasporto merci.

Occorre puntualizzare che non si tratta dell’approvazione del progetto e del suo eventuale finanziamento, ma solo del via libera formale alla possibilità di realizzare e gestire un’infrastruttura innovativa e finora non prevista nel quadro legislativo che regola tutta la materia dei trasporti. L’unico promotore interessato a quest’opera è la società Cargo sous terrain (CST) costituita sia da figure istituzionali come Ffs Cargo e La Posta sia da numerosi operatori privati che appartengono a vari settori, dai trasporti al commercio, dalle telecomunicazioni all’energia

In Svizzera non si tratterebbe di realizzare una rete ferroviaria sotterranea bensì un sistema automatizzato. Se ci confrontiamo con io programma elvetico vien da dire progettare nel modo corretto la circonvallazione ferroviaria dei treni merci a Trento in sé è un progetto di modesta entità.

Ma torniamo alla proposta di intubare il tratto di ferrovia dalla periferia di Trento alla stazione.

Invece di prevedere la realizzazione o implementazione di impattanti barriere fonoassorbenti, e allo stesso tempo interrare l’attuale stazione ferroviaria, la nostra proposta è quella di lavorare in superficie intubando la linea con una copertura a verde e in parte vetrata ad es sul tratto posto al di sopra dei marciapiedi di attesa ai binari.

Un simile esempio lo possiamo studiare nel progetto di Stoccarda i Germania  vedi immagini al livello di imbarco e sulla copertura esterna) ove la stazione resta al suo posto ma la cucitura della città si ottiene lavorando fuori terra.

Consigliamo anche di andare in Spagna per ammirare quale salotto sono diventate anche alcune stazioni in Spagna; non centri commerciali ma oasi di verde e di servizi. Lo stesso effetto lo si potrebbe immaginare ed ottenere anche per Trento dove la diventerebbe un vero salotto cittadino, il cuore pulsante della città.

In superficie si potrebbe creare un nuovo polmone verde, ricreativo, di socializzazione e che tra l’altro darebbe la garanzia di non edificabilità ( cosa che invece avverrebbe sicuramente se si interrasse la linea con il procedere degli anni)

Operazione che è possibile proprio perché ci troviamo a operare in un ambiente in assenza di produzione di emissioni inquinanti che invece si hanno in caso di tunnel stradale.
Questo perché il treno a trazione elettrica è mobilità elettrica per eccellenza.

Ed ancora, una stazione che resta in superficie è più sicura in caso di emergenze e rischio inondazioni. Nel caso di Trento, la vicinanza tra l’altro del fiume Adige dovrebbe far seriamente riflettere da questo punto di vista. A ciò aggiungiamo la frequenza dei casi ove i nubifragi sempre più frequenti e violenti sono causa di allagamenti di metropolitane e stazioni sotterranee ferroviarie.

Quali conclusioni ci teniamo a trarre nella scia di quanto si sta discutendo in Trentino in tema di mobilità?

Che Il nostro contributo di idee è in controtendenza con quanto spesso si legge in Trentino a riguardo di ferrovie.

In Trentino si è diffusa da tempo una pericolosa epidemia che consiste nella smania di proporre di mettere sotto terra vari tratti di ferrovia soprattutto nei centri abitati.
Invece di ragionare sulla creazioni di condizioni di intermodalità che contribuiscano ad un migliore coordinamento tra i servizi di mobilità pubblica con interscambio ferro-gomma o accessibilità a piedi e bici alla ferrovia , il sotterrare ha troppo spesso la giustificazione di fluidificare il traffico automobilistico.

Questa non fa altro che creare le condizioni per agevolare l’uso dell’auto privata alimentando di conseguenza le condizioni per un costante aumento di traffico. La crescita di questo fenomeno viene di conseguenza “ contrastata” a suon di circonvallazioni “ perché si dice di traffico non se ne può più”. E allora avanti con nuovi parcheggi, bretelle e bretelline e via di seguito.

A parte il fatto che sotterrare ha costi importanti, quello che noi proponiamo è di guardare al di là delle nostre montagne. Ancora una volta la Svizzera è di esempio dove le ferrovie urbane ed extraurbane soprattutto quelle di montagna sono un fiore all’occhiello del quale sono fieri. Lì la ferrovia è quel soggetto che piace essere mostrato al mondo. Il treno, assieme al paesaggio è il soggetto più fotografato dai turisti è lui il motivo per il quale ci si reca in quelle località per soggiornare. In Trentino si seppellisce e con la ferrovia anche il Trentino stesso.

 

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Massimo Girardi
Presidente di Trandolomites

 

In allegato le foto del progetto areale ferroviario di Stoccarda.

 

 

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