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TRANSDOLOMITES * CIRCOLO CULTURALE DI PANCHIÀ: ” DAL 22 AL 29 LUGLIO LA MOSTRA STORICA DEL PROGETTO DELLA TRAMVIA AVISIANA “

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16.07 - martedì 24 luglio 2018

Il Circolo Culturale Ricreativo di Panchià da domenica 22 luglio a domenica 29 luglio organizza la mostra; “Dal trenino della Val di Fiemme (1917 -1963) al progetto per una nuova ferrovia delle Valli dell’Avisio; dal progetto del 1904 alla proposta per il futuro.”

Transdolomites ringrazia il Circolo Culturale Ricreativo di Panchià per il coinvolgimento nell’iniziativa permettendo di mettere a disposizione della cittadinanza la mostra storica del progetto della Tramvia Avisiana il cui progetto degli ingegneri Stern & Hafferl di Vienna risale al 1904.

La mostra è ospitata nelle ex scuole elementari di Panchià tutti i giorni dalle ore 20,30 alle 22,30 mentre sabato 28 e domenica 29 luglio è visitabile anche in orario pomeridiano dalle 15.00 alle 18.00.

Il progetto della Lavis -Moena rappresenta un importante pezzo di storia ferroviaria poco conosciuta delle valli di Cembra, Fiemme e Fassa.

Il tutto nacque da una riflessione del Podestà di Trento, Paolo Oss Mazzurana ( Trento- 3 aprile 1833 – Trento 15 gennaio 1895) che fu imprenditore e politico trentino.

“ La valli trentine sono bensì percorse da strade, la cui costruzione costò enormi sacrifici, ma questa non bastano più a sopperire alle odierne esigenze di traffico, perché troppo costo e lento è sulle strade il trasporto delle persone e delle merci, cosicchè resta inceppato il traffico locale l’affluenza dei visitatori forestieri, la quale è divenuta ormai la principale risorsa dei paesi alpini. A questo bisogno non possono sopperire che linee ferroviarie….”

Questa citazione è tratta da una lettera inviata il 27 novembre 1891 da Paolo Oss Mazzurana al Consigliere Aulico Giovanelli. In questa missiva Mazzurana caldeggiava la realizzazione di nuove linee ferroviarie ed il potenziamento delle esistenti, quale valido rimedio alla congestione delle vie di comunicazione.

Oss Mazzurana si distinse per la sua lungimiranza e capacità e imprenditoriale e alla fine del gennaio 1892 ottenne l’autorizzazione da parte del Ministero del Commercio di Vienna per avviare lo studio di alcune ferrovie locali a scartamento ridotto. Tra queste , figurò la Trento – Malè.

Le scelte che vennero fatte nel tempo del governo di Paolo Oss Mazzurana costituirono un periodo di “ Risorgimento economico “ per il Trentino, concretezza che ebbe modo di realizzarsi grazie alla creazione di quello che Vittorio Riccabona definì “ il Partito economico”. Infatti oltre alla realizzazione della Trento-Malè, si deve ricordare anche la ferrovia della Valsugana che venne attivata nel medesimo periodo.

Alle tratte realizzate si affiancò l’idea di una ferrovia per la Val di Fiemme a fine ‘ 800 con l’idea progettuale di Mazzurana di un accesso alla Val di Fiemme partendo da Lavis risalendo la Val di Cembra per raggiungere Predazzo.

Idea che dovette confrontarsi con quella invece che in un secondo momento propose Bolzano che guardava con favore all’asse Neumarkt/Egna – Predazzo -Moena.

Il Comitato Ferroviario Trentino, che a suo tempo si era interessato ai progetti delle linee fiemmesi, si fece promotore auspice l’On. Lanzerotti, Deputato trentino, negli anni che precedettero il primo conflitto mondiale, di una serie di studi, per dotare il Tirolo meridionale di una rete ferroviaria a scartamento ridotto da realizzarsi secondo uno schema razionale .

Da qui nacque la proposta di realizzare un complesso ferroviario che non fosse circoscritto all’ambito regionale ma inserito in un contesto più vasto.

In particolare si guardava alla vicina Svizzera, maestra nelle infrastrutture turistiche, che proprio in quel periodo aveva sviluppato una moderna rete di ferrovie elettriche, colleganti tra di loro le più rinomate stazioni di villeggiatura, specialmente nella parte orientale della Confederazione.

Si venne in tal modo affermando l’idea di una trasversale ferroviaria a scartamento metrico, da Belluno a St. Moritz il cui scopo era quello di agevolare le correnti turistiche afferenti alla zona dolomitica.

Nacque nel 1909 l’idea della Ferrovia Transdolomitica Meridionale a cura dell’Ing. Baudracco di Belluno.

Sono passati 110 anni dalla nascita di quella idea, e nonostante il tempo trascorso essa non è ancora morta, anzi è più viva che mai.

Al Comitato Ferroviario Trentino possiamo dire è succeduta l’Associazione Transdolomites che nel suo percorso di attività e di proposte ha ripreso il cammino di quelli anni.

La mostra di Panchià è una importante occasione per recuperare la memoria storica sbiadita nel corso degli anni ed il monito a riflettere sulla necessità di guardare al futuro con lungimiranza politica e grandi capacità imprenditoriali.

 

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Massimo Girardi

 

 

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