È diventato difficile dire alcunché, perfino rallegrarsi per una sentenza della Consulta che rafforza la nostra autonomia speciale e il suo radicamento costituzionale ed europeo, senza incappare in qualche censura del consigliere Savoi.
Il quale stavolta cerca maldestramente di usare la pagliuzza del voto di astensione sulla legge sui grandi carnivori di una parte del gruppo del Pd nella scorsa legislatura, per nascondere la trave dell’impugnativa della legge, in chiave anti-autonomista, da parte del governo nel quale esponenti della Lega Salvini ricoprivano le cariche di vicepresidente del Consiglio, ministro dell’Interno, ministro degli affari regionali e sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Che faceva questo esercito di guerrieri leghisti, mentre da Palazzo Chigi partiva l’impugnativa della legge provinciale? O dormiva, o acconsentiva. Per fortuna c’è la Corte costituzionale, a vegliare e vigilare.
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cons. Giorgio Tonini
