Sul “il Manifesto” in edicola oggi il Presidente del Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino Giorgio Tonini ha replicato alle annotazioni mosse qualche giorno fa dal costituzionalista e ex senatore dei DS Massimo Villone, rispetto ai rischi di localismo e di privilegi che interesserebbero le autonomie speciali di Trento e di Bolzano al tempo del Covid-19.
Se è vero che con uno sguardo locale e introflesso non sarà certo possibile affrontare temi di questa portata – conferma nella sua analisi Tonini – sono di ben altra natura le richieste al Governo delle Province autonome. Ai problemi che i due territori condividono con tutto il Paese, infatti, rischiano oggi di sommarsi paradossali quanto gravi effetti specifici legati alla diversa regolamentazione della finanza pubblica.
Le due Province, che esercitano direttamente un numero elevato di competenze e che mantengono sui propri territori a carico del bilancio statale ambiti percentualmente marginali delle funzioni pubbliche, non beneficiano infatti di trasferimenti dallo Stato, ma compartecipano con questo al gettito fiscale.
Da qui, secondo la natura pattizia e bilaterale che regola le relazioni finanziarie tra lo Stato e ogni autonomia speciale, le due Province hanno aperto un dialogo non solo legittimo, ma del tutto necessario, con il Governo per negoziare le modalità attraverso le quali poter disporre della medesima strumentazione delle Regioni a statuto ordinario.
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cons. Giorgio Tonini
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